giovedì , 21 Novembre 2024
Talia Chetrit Ever (Wet), 2018 Inkjet print, 76,2 x 114, 3 cm, Ed 1 of 4 + 2 AP Courtesy the artist, Kaufamnn Repetto Milano / New York and Sies + Höke, Düsseldorf

Una estate di mostre al MAXXI

Una estate di mostre al MAXXI. Tra installazioni site specific, fotografia, performance, progetti architettonici visionari e l’arte contemporanea africana.

Talia Chetrit
Ever (Wet), 2018
Inkjet print, 76,2 x 114, 3 cm, Ed 1 of 4 + 2 AP
Courtesy the artist, Kaufamnn Repetto Milano / New York and Sies + Höke, Düsseldorf

A giugno il museo inaugura la sua ricca programmazione estiva:

1 giugno – 28 ottobre 2018
MAXXI BVLGARI PRIZE
Il MAXXI e Bulgari insieme per sostenere i giovani talenti nell’arte presentano la mostra con le opere dei finalisti dell’edizione 2018.
Entra nel vivo il MAXXI BVLGARI Prize, il progetto del museo per il sostegno e la promozione dei giovani artisti che, grazie all’importante partnership con Bulgari, da quest’anno si rinnova, si rafforza e si proietta sulla scena artistica internazionale. Dal 1 giugno le opere dei finalisti di questa edizione, Talia Chetrit (1982), Invernomuto (Simone Bertuzzi, 1983 e Simone Trabucchi, 1982) e Diego Marcon (1985) – saranno esposte in una mostra al MAXXI a cura di Giulia Ferracci. Nella Galleria 4 del museo, la mostra è una vera e propria “immersione” nell’universo artistico dei tre finalisti. Senza un percorso prestabilito, l’esposizione si compone di tre aree, all’interno delle quali gli artisti hanno lavorato per restituire, con opere pensate per l’occasione o con una summa di lavori già realizzati, le tante suggestioni da cui nasce la loro produzione.

Diego Marcon
Ludwig, 2018
Video, animazione CGI, colore, suono, loop
Still da video
Courtesy l’artista
Opera prodotta con il sostegno della Fondazione MAXXI – Museo nazionale delle arti del XXI Secolo, Roma, e Bulgari

8 giugno – 2 settembre 2018
Nico Vascellari. REVENGE
Il MAXXI dedica un focus all’artista riallestendo la grande installazione vincitrice del Premio MAXXI 2006/2007 ed esposta alla Biennale di Venezia del 2007.
E’ rimasto chiuso al buio per una settimana in uno spazio di circa 4 metri quadri, ha colpito per ore una enorme scultura in bronzo facendola risuonare nello spazio, ha cantato su un palco la cui scenografia era sorretta dalla sua famiglia, si è seduto sul guardrail di una strada a quattro corsie con le auto che sfrecciavano a pochi centimetri da lui: è Nico Vascellari (Vittorio Veneto 1976) artista e performer tra i più interessanti della scena artistica contemporanea, cui il MAXXI dedica il focus REVENGE a cura di Bartolomeo Pietromarchi. Con REVENGE il museo propone un approfondimento sul lavoro dell’artista a partire dall’opera con cui vinse l’edizione 2006-2007 del Premio per la Giovane Arte Italiana, e che è parte della collezione del MAXXI Arte. L’installazione, esposta alla Biennale di Venezia del 2007 e da allora mai più riproposta al pubblico, costituisce una prova esemplare della produzione dell’artista e contiene molti degli elementi tipici della ricerca di Vascellari.
In occasione del riallestimento l’artista ne propone una nuova versione: una traccia sonora composta dalla rielaborazione dei suoni prodotti durante una performance corale realizzata al museo giovedì 7 giugno a partire dalle ore 21.00 alle 22.30, grazie al sostegno di Fendi (ingresso libero fino a esaurimento posti)

Nico Vascellari
Revenge
La Biennale di Venezia, 2007
Courtesy dell’artista

13 giugno – 21 ottobre 2018
YAP Rome at MAXXI
Un’oasi selvaggia di alberi e piante sulla piazza del MAXXI è l’installazione Green Gallery dello STUDIOD3R, vincitore 2018.
Piantare un bosco sulla piazza del MAXXI. Creare un’oasi di verde in cui possano trovare riparo gli uccelli del circondario, scegliendo specie di piante e alberi che crescono nella riserva naturale di Monte Mario e a Villa Ada, i due grandi polmoni verdi che abbracciano il quartiere Flaminio. E’ Green Gallery dello STUDIOD3R con Marcello Fantuz, il progetto ecologico, ecosostenibile, attento alla biodiversità e in contrasto con il riscaldamento climatico, vincitore di YAP Rome at MAXXI, progetto organizzato dal MAXXI in collaborazione con il Museum of Modern Art di New York, nell’ambito di Young Architects Program, il programma dedicato al sostegno e alla promozione della giovane ricerca architettonica giunto alla sua settima edizione italiana. Ogni anno YAP offre a un progettista o studio di architettura emergente, la possibilità di realizzare un’installazione temporanea sulla piazza del MAXXI che accolga le attività estive del museo e offra al pubblico ombra, acqua e spazi per il relax. Uno spazio che testimoni la ricerca e l’innovazione architettonica, attento ai temi della sostenibilità, del riciclo e riuso, e che sottolinei la natura pubblica della piazza del museo.

YAP Rome at MAXXI
StudioD3R
Green Gallery, 2018
render
courtesy StudioD3R

22 giugno – 4 novembre 2018
AFRICAN METROPOLIS. Una città immaginaria
Le opere di 34 artisti africani per disegnare lo spazio della città contemporanea, specchio di una società in continua trasformazione.
E’ possibile vivere insieme in uno spazio che sembra composto da differenze insormontabili? E’ possibile costruire il ritratto di una città di cui tutti siano abitanti ma nello stesso tempo stranieri? Con la mostra African Metropolis. Una città immaginaria a cura di Simon Njami e Elena Motisi, realizzata in occasione della Seconda Conferenza Italia – Africa organizzata a Roma dal Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale, il MAXXI si concentra sul continente africano non solo per offrire una panoramica su una scena artistica poliedrica e intensamente espressiva, ma anche per presentare una immagine contemporanea di città, una possibile città delle città.
La mostra presenta un quadro della creatività africana alla luce delle grandi trasformazioni sociali, economiche e culturali della contemporaneità attraverso i lavori di 34 artisti tra cui El Anatsui, Akinbode Akinbiyi, Heba Amin, Abdoulaye Konaté, Lavar Munroe, Mimi Cherono Ng’ok, Pascale Marthine Tayou, Andrew Tshabangu e Ouattara Watts. Ne viene fuori un panorama complesso da cui emergono i rapporti intimi tra i diversi paesi dell’Africa e le sue comunità, il continuo dialogo con le tradizioni spirituali, artigianali e sociali, la rilettura critica del colonialismo, dell’apartheid e dei loro esiti attuali, l’attenzione ai temi della pace e della sicurezza, temi che si mischiano e si confondono, dando vita al ritratto di una xenopóleis in cui l’abitante modifica ed è modificato dall’ambiente che lo circonda.

AFRICAN METROPOLIS
Abdoulaye Konate,
Calao, 2016
Courtesy Primo Marella Gallery

22 giugno – 14 ottobre 2018
Road to justice
Memoria, rabbia e riconciliazione nei lavori di 9 artisti, per raccontare passato presente e futuro di un’Africa in rapida evoluzione.
Percorsi nella memoria collettiva e individuale, tentativi di ricostruzione della propria identità, narrazioni immaginarie che colmano gli spazi lasciati vuoti dalla storiografia ufficiale, le opere di nove artisti africani sono protagoniste di road to justice la mostra a cura di Anne Palopoli, che dal 22 giugno al 14 ottobre 2018 ci racconta, in un percorso che non pretende affatto di essere esaustivo, le complessità del continente africano, le sue ferite, le sue violenze, i possibili scenari futuri. La mostra realizzata in contemporanea con African Metropolis a cura di Simone Njiami e Elena Motisi (MAXXI 22 giugno – ottobre 2018), presenta un approfondimento della poliedrica scena artistica africana, in cui visioni personali e tradizioni si fondono con esiti di intensa espressività. Il percorso mette in dialogo opere della collezione permanente del MAXXI con altre scelte per questa specifica occasione: 11 lavori tra video, pittura, fotografia di John Akomfrah, Marlene Dumas, Kendell Geers, Bouchra Khalili, Moshekwa Langa, Wangechi Mutu, Malik Nejmi, Michael Tsegaye e Sue Williamson disposti in tre aree riferite al passato, il presente, il futuro dell’Africa.

ROAD TO JUSTICE
John Akomfrah
Peripeteia, 2012
still da video
© Smoking Dogs Films; Courtesy Lisson Gallery

MAXXI Museo nazionale delle arti del XXI secolo

Via Guido Reni 4A – 00196 Roma

Informazioni generali
Telefono 06 3201954
attivo dal martedì alla domenica, dalle ore 10.00 fino alla chiusura del museo
infopoint@fondazionemaxxi.it
www.maxxi.art

Invernomuto
Calendoola: SURUS, 2018
Still da video
Courtesy degli artisti, 999 Films e Pinksummer
Opera prodotta con il sostegno della Fondazione MAXXI – Museo nazionale delle arti del XXI Secolo, Roma, e Bulgari

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