Mercoledì 10 aprile 2019 la Comunità Montana dei Castelli Romani e Prenestini presenta il progetto Tuscolo. Il luogo primitivo dell’anima.
Questo progetto celebra la riapertura del Parco Archeologico e Culturale di Tuscolo al termine dei lavori di riqualificazione e restauro dell’intera area archeologica.
Il grande orientalista e poeta Fosco Maraini ha definito il Tuscolo “luogo primitivo dell’anima“.
È un’anima molto antica quella del Tuscolo, cresta dell’immenso Vulcano Laziale. Conserva le memorie di un’era di tumulti geologici e le vestigia dei primi uomini a popolare questa area.
La sua fondazione viene fatta risalire a Telgono, figlio della Maga Circe e di Ulisse.
Nell’attraversarlo basta tendere l’orecchio per sentire ancora gli echi delle eruzioni e il vocìo di coloro che vi dimoravano.
Lungo la strada sono disseminate tombe a colombario e mausolei risalenti a un’epoca che si estende dal I secolo a.C. al I secolo d.C.
È probabile, tuttavia, che alcuni di questi spazi fossero già adibiti a ultima dimora in epoca precedente a quella romana.
Le tombe di epoca romana venivano poste su strada, in maniera tale da raccogliere le preghiere degli avventori che si trovavano a passarvi vicino, di fatti tutti i colombari della Via dei Sepolcri sono rivolti al sentiero.
Sembra manifesta l’intenzione di indirizzate tutte le tombe verso un punto specifico: Sud Ovest. In questa direzione si stagliano il Colle Iano e, sullo sfondo, l’imponente Monte Cavo, l’arcaico Mons Albanus.
Anticamente sulla sua vetta vi si trovava il tempio più sacro per l’intera Lega Latina, il santuario di Giove Laziale o Iuppiter Latiaris. Viene da pensare che l’orientamento delle sepolture sia una forma di rispetto verso un luogo così sacro.
Parco Archeologico Culturale di Tuscolo
Strada Provinciale 73b
Monte Porzio Catone (RM)
Inaugurazione: mercoledì 10 aprile 2019 ore 11.00