Trương Thế Linh è un giovane artista emergente di talento, alla ricerca della propria identità in un mondo che cambia velocemente intorno a lui. Un artista di cui pochi ancora hanno parlato anche nel suo paese. Una promessa dello scenario artistico Vietnamita.
Trương Thế Linh è nato a Quang Binh in Vietnam e ha il suo studio nell’antica città di Huè. Ha partecipato a diverse mostre collettive a Huè, Hanoi e Ho Chi Minh City.
L’ispirazione dei suoi ritratti nasce da riflessioni profonde:
“Sono nato nel 1989 e cresciuto durante il periodo di maggiore cambiamento e rinnovamento del mio paese. Si può dire che siano stati i 30 anni più rilevanti nella storia dell’esistenza umana. Anni testimoni di un giro di volta importante nell’economia e nella società, accompagnati da cambiamenti nei pregiudizi sociali e spirituali, ma anche da tentazioni e sfide materiali. Oggi il mondo è come un film dal ritmo frenetico a cui i personaggi devono adattarsi. Sembra non esserci spazio per persone come me, che amano sognare e guardare indietro al passato…Nelle opere che dipingo io sto solo registrando i miei sentimenti e le sensazioni che provo ogni giorno”. Trương Thế Linh
Instability è la prima mostra personale dell’artista curata da una Galleria, che si è tenuta a cavallo tra 2018 e 2019 a Ho Chi Minh City (Saigon) presso la Craig Thomas Gallery. “Ha lavorato molto, un anno intero, per questa esposizione. Quando ho visto per la prima volta il suo lavoro ho percepito un conflitto, una crisi di identità forse, e ho voluto raccontarlo. Non sono molti gli artisti in Vietnam che indagano il nudo maschile, né si è visto fino ad ora qualcosa del genere nella scena artistica Vietnamita contemporanea, è sicuramente un giovane artista molto interessante.” Craig Thomas, Direttore Craig Thomas Gallery.
Trương Thế Linh sin dall’inizio focalizza la sua ricerca sulla pittura figurativa contemporanea, con uno stile unico e drammatico, concentrato sull’effetto della pittura sulla superficie della tela e sulla forza della figura. Anche negli ultimi lavori esplora il mezzo pittorico, la resa della pelle e la rappresentazione della persona, di cui nasconde sempre l’espressione.
Forte è il contrasto tra luce ed ombra ad evocare forse un conflitto interiore. Lo sfondo delle sue figure, “ritratti o autoritratti”, è sempre un monocromo per lo più nero che le mette in primo piano, come fossero poste sotto la luce di un riflettore. Lo sguardo invadente, su questi corpi senza identità, la tavolozza e la pennellata incisiva usate dall’artista danno drammaticità al dipinto.
Trương Thế Linh si muove tra il realismo fotografico e il gioco di colori della pittura astratta. Utilizza inoltre l’effetto della sfocatura, le figure non hanno contorni definiti. Lo scopo è quello di destabilizzare, irritare, sconvolgere, provocare una reazione nello spettatore, mettere in dubbio le sue percezioni. L’ambiguità di queste figure maschili lascia allo spettatore la libertà di interpretare. Intanto, è evidente, Trương Thế Linh lascia trasparire ciò che sente: solitudine, confusione e tutti quegli stati d’animo che emergono unicamente nei momenti di maggiore intimità di un individuo.