Dal 7 febbraio all’11 aprile 2020, alla galleria Mazzoleni di Londra, la mostra personale dedicata alle opere di Gianfranco Zappettini
Ha aperto al pubblico il 7 febbraio alla galleria Mazzoleni di Londra, per restare visitabile fino a sabato 11 aprile 2020, “The Golden Age” (L’età dell’oro), una personale a cura di Martin Holman interamente dedicata alle opere pittoriche di Gianfranco Zappettini (Genova, 1939-).
La mostra sarà poi seguita da una seconda esposizione nella sede storica di Torino, aperta al pubblico dal 23 aprile al 4 luglio 2020.
Gianfranco Zappettini, co-fondatore negli anni ‘70 del movimento internazionale della Pittura Analitica (sviluppatosi tra Italia, Germania, Francia e Olanda), è considerato tra i più importanti pittori astratti italiani viventi. La definizione “Pittura analitica” fu coniata nel 1974 dal critico e storico dell’arte tedesco Klaus Honnef.
Le opere di Zappettini sono state esposte in importanti musei pubblici in tutta Europa (Westfälischer Kunstverein di Münster, 1971; Galleria Civica d’Arte Moderna, Torino, 1977; Musée d’Art Moderne de la Ville de Paris, Parigi, 1978; Palazzo delle Esposizioni di Roma, 1981) e a “documenta 6” di Kassel nel 1977.
La mostra londinese allestita alla Mazzoleni si concentra su una serie interamente nuova di dipinti, che indaga il significato simbolico dell’oro non solo in quanto materiale prezioso, ma anche sotto l’aspetto metafisico di perfezione spirituale. La profonda e personale ricerca di Zappettini su Taosimo, Zen e Sufismo è infatti intrinseca a questo corpus di lavori.
Il colore oro è il leitmotiv dell’intera installazione e, come scrive Zappettini stesso nel testo in catalogo, “se il tempo del mito è ciclico, vi è anche corrispondenza tra passato e futuro, tra fine e inizio, perché ciò che è stato necessariamente si ripeterà ancora. Una nuova “età dell’oro” succederà a quella in cui stiamo vivendo, epoca finale, degenerata e priva di spiritualità: questo narra il mito e questo può prefigurare l’arte, capace di custodirne i valori più profondi e, come il mito, di varcare i confini del tempo”.
Il metodo dell’artista si basa su una calma concentrazione; ogni singola area del dipinto, meticolosamente separata l’una dall’altra, può essere distinta attraverso la densità del colore, espressa attraverso la rispettiva stratificazione del materiale pittorico.
Per Zappettini, la pittura è un esercizio spirituale; i colori utilizzati nelle sue opere – l’oro, l’argento e il bronzo delle sue serie “La Trama e l’Ordito” – alludono ai significati di un ordine metafisico che comunicano gli antichi splendori di un tempo in cui l’arte aveva propensione vero l’ascendente e insisteva sul Divino, ricordando il Beato Angelico, Simone Martini e Ambrogio Lorenzetti.
Per la mostra torinese saranno incluse ulteriori opere da serie degli anni ‘90 e 2000.
Nel catalogo, pubblicato da Skira, saranno inclusi testi di Martin Holman, curatore e critico d’arte britannico; del professor Klaus Honnef, direttore museale, critico e storico dell’arte tedesco; della professoressa Paola Valenti, docente di storia dell’arte contemporanea dell’Università di Genova.
Gianfranco Zappettini: The Golden Age
7 febbraio – 11 aprile 2020
Da lunedì a venerdì dalle 10.00 alle 18.00
Sabato dalle 11.00 alle 17.00
Mazzoleni
27 Albemarle Street, London W1S 4HZ
Ingresso gratuito