L’8 maggio nelle sale di Palazzo Cipolla a Roma ha aperto al pubblico la mostra “Sicilia, il Grand Tour”, una raccolta di acquerelli di Fabrice Moireau raccontati da Lorenzo Matassa.
Un’iniziativa promossa e realizzata dalla Fondazione Cultura e Arte, in collaborazione con la Fondazione Federico II. Ad Opera Laboratori Fiorentini – Civita Group è stato affidato il contributo tecnico-organizzativo.
Circa 400 opere a colori del “pittore dei tetti di Parigi”, concesse dalla Fondazione Dragotto, tracciano un nuovo percorso goethiano. Illustri viaggiatori hanno offerto il proprio sguardo per raccontare la Sicilia al mondo intero. Superarono mille difficoltà per scoprire paesaggi disegnati dalla natura e rileggere ciò che l’antichità e l’arte avevano consolidato in monumenti d’immenso valore. Nelle loro parole la Sicilia fu il luogo della definitiva crescita conoscitiva ed emozionale. Nasceva il “Grand Tour” e Goethe ne era il massimo profeta.
A distanza di quasi due secoli e mezzo da quel tempo, l’Isola rivive un nuovo “Grand Tour” affidato ai pennelli e alle matite di uno dei più grandi acquarellisti del mondo, Fabrice Moireau, e al racconto di viaggio di un fine giurista e uomo di cultura, Lorenzo Matassa.
Nei luoghi ritratti l’artista si è recato personalmente, accompagnato dall’inseparabile zaino che contiene gli attrezzi da lavoro del pittore: la tavolozza, i colori, i fogli bianchi, i pennelli, l’immancabile sgabello pieghevole. Riprese dalla mano sapiente del Maestro Moireau diventano acquerelli le testimonianze archeologiche dell’Isola, le vedute di alcune riserve naturali, le isole minori, i numerosi castelli, gli scorci dei siti UNESCO. Un lungo itinerario nella Sicilia più intima, nei luoghi meno conosciuti, ma non per questo meno affascinanti e meritevoli di un viaggio.
“La mostra “Sicilia, il Grand Tour” è un meraviglioso viaggio nella memoria, un’immersione nei luoghi, negli scorci, nei paesaggi più belli e suggestivi della mia terra natia, condotta sull’onda della soave pennellata di Fabrice Moireau, indiscusso maestro di una tecnica tanto pregevole quanto oggi scarsamente praticata qual è l’acquerello”, afferma il Prof. Avv. Emmanuele F. M. Emanuele, Presidente Onorario della Fondazione Cultura e Arte.
“Sicilia, il Grand Tour” è anche un libro di successo edito dalla Fondazione Tommaso Dragotto, arricchito dal racconto del magistrato scrittore Lorenzo Matassa. Già nel titolo c’è il richiamo alle suggestioni di quel fenomeno che, tra il Settecento e la prima metà dell’Ottocento, portò in Sicilia viaggiatori stranieri e uomini di cultura accompagnati da artisti del paesaggio. Così accadde a Goethe che visitò l’Isola nel 1787. Il suo diario, illustrato da Christoph Heinrich Kniep, divenne leggenda.