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Serie TV in galleria

Il Centro Luigi Di Sarro presenta THE SERIALIST, ciclo di mostre che indaga il rapporto tra creatività artistica e serie tv

THE SERIALIST
con Mia D. Suppiej, Valentina Nascimben, Stefan Nestoroski, Mauro Piccinini, Luca Resta e Davor Suker
a cura di Giulia Lopalco e Emanuele Rinaldo Meschini fino al 31 ottobre 2017.

Il progetto The Serialist, ideato e curato da Giulia Lopalco e Emanuele Rinaldo Meschini, è un ciclo di mostre che propone di indagare il rapporto tra creatività artistica e il fenomeno delle serie televisive e web. Cominciando negli ultimi anni a uscire dalla considerazione di mero prodotto di intrattenimento, le serie stanno diventando oggetto di attenzione e analisi crescente in quanto fenomeno socio-culturale complesso e spazio di elaborazione della nuova mitologia della società contemporanea. Trama, personaggi, tempo, ambientazioni, sono solo alcuni dei numerosi materiali visivi e linguistici con cui gli artisti sono invitati a confrontarsi.

THE SERIALIST con Mia D. Suppiej, Valentina Nascimben, Stefan Nestoroski, Mauro Piccinini, Luca Resta e Davor Suker

Ogni appuntamento pone al centro dell’attenzione una specifica serie televisiva e per questa prima mostra si sceglie un cult che ha dominato gli anni Novanta, finendo con l’essere inserita nel Guinnes dei primati come la serie più vista al mondo: Baywatch. Un gruppo di bagnini belli e generosi, spiagge californiane e un unico obiettivo: proteggere i bagnanti dalle insidie del mare. La prima mostra, pensata per gli spazi del Centro Luigi Di Sarro, si concentra dunque su Baywatch (1989-2001) presentando nuovi lavori di sei giovani artisti italiani e internazionali: Mia D. Suppiej, Valentina Nascimben, Stefan Nestoroski, Mauro Piccinini, Luca Resta e Davor Suker.

Baywatch si è imposta subito come un’abitudine per il pubblico degli anni novanta, rassicurato da un’estate sempre fissa sullo schermo e dal ripetersi incessante di un linguaggio visivo facile e immediato che l’ha resa un successo globale. Tra gli artisti invitati c’è chi non si è perso una puntata di Baywatch e chi ricordava soprattutto Pamela Anderson.

Baywatch, il cast della serie tv anni 90
Pamela Anderson icona di Baywatch

Ad ognuno la serie è stata proposta come una scatola d’immagini e significati da poter aprire con qualunque sguardo e strumento espressivo. In mostra si scopre una selezione di opere molto diverse – scultura, installazione, performance, video – che sono state appositamente concepite o riconfigurate per questo primo appuntamento di The Serialist.

Cambio costume (2017) di Valentina Nascimben è un’installazione che invita lo spettatore a scrutare un inaspettato orizzonte estetico: sondando il web e l’immaginario collettivo, l’artista mette a confronto corpo e gesti dei personaggi di Baywatch e icone della storia dell’arte per rivelare archetipi di bellezza nascosti dietro l’apparente cambiamento nel tempo dei concetti di erotismo, eleganza e armonia. Con il lavoro Men at work (2009-2017), Luca Resta diffonde nello spazio alcune serie di giochi da spiaggia, oggetti normali che il bianco del marmo di Carrara priva della loro banalità e funzionalità trasformandoli in forme preziose e seducenti. La materia e la sua lavorazione ha in quest’opera il medesimo potere di nobilitazione delle scenografie e inquadrature della serie americana, capaci di trasformare un comune bagnino in un vero e proprio eroe moderno. In questa nuova versione dell’opera l’artista aggiunge un nuovo livello di contrasto, presentando gli oggetti su parasoli dalle superfici metallizzate che ne accentuano la percezione puramente estetica, senza necessità di significato e utilizzo.

THE SERIALIST n.1 a cura di Giulia Lopalco e Emanuele Rinaldo Meschini

Stefan Nestoroski presenta il video Forever and Always (2017) lavorando con una componente essenziale nella struttura delle serie tv anni novanta: la sigla d’inizio che richiamava lo spettatore all’attenzione. Se quest’ultima ci trasporta immediatamente a più di vent’anni fa, le immagini fanno compiere un salto ancora più estremo nel tempo. Un taglio e un montaggio accurato di documentari d’inizio Novecento e opere Dada e Surrealiste, producono una successione d’immagini armoniche e nello stesso in assoluto contrasto con la canzone. L’artista demitizza e decolora Baywatch, va oltre i suoi cliché e le sue finzioni sostituendoli con persone, rituali e azioni comuni. Il risultato è un’opera che con sottile ironia induce a riflettere sul potere dell’immagine. Nel video Dioniso è venuto con Erigone e Pamela (2017) Mauro Piccinini lavora sulla componente puramente erotica della serie, di cui Pamela Anderson è celebrata come simbolo assoluto. Un lavoro divertente e provocatorio che dedicato a quella che è stata la musa controversa di un’intera generazione, uomini e donne comprese, esalta e intreccia le sfere del sogno, del desiderio represso e dell’ossessione.

The Serialist | Centro Luigi Di Sarro – Roma

Le due perfomance di Mia D. Suppiej e Davor Suker saranno visibili solo durante il giorno d’inaugurazione. Pronti (2017) di Suppiej è un’opera che celebra la partenza, un tema chiave del ritmo visivo di Baywatch, rinnovato e rinforzato dal ripetersi costante in ciascun atto di salvataggio. Muovendosi sul campo della definizione e della presentazione, utilizzando la parola e il video, l’artista dà forma sotto gli occhi dello spettatore a una rappresentazione disorganica che esprime la contraddizione e la sospensione di significato come essenza dell’inizio.

Per la performance Wildwatch (2017) di Davor Suker, realizzata in collaborazione con il tatuatore Nicolò Macci, gli spettatori sono invitati a scegliere tra alcuni simboli di Baywatch codificati per l’occasione da farsi gratuitamente tatuare all’interno dello spazio espositivo. Il valore di un significato profondo che affiora sulla pelle, racchiuso nell’atto di tatuarsi, diventa emblema dei segni e messaggi inconsci di cui è portatrice la serie televisiva rimasti impressi nella memoria collettiva.

Centro di Documentazione della Ricerca Artistica Contemporanea Luigi Di Sarro

Nel mese di settembre 2017, si è svolto presso la Fondazione Lac o Le Mon / Cafausica, San Cesario di Lecce, un workshop sulle serie televisive che ha avuto come obiettivo la creazione di una mini serie interamente scritta e recitata dagli artisti e dai curatori della mostra. Per circa una settimana la residenza è stata spazio di condivisione e set di riprese del primo episodio di Come Together. Nuovi episodi saranno sviluppati per le successive mostre di The Serialist.

La mostra aderisce alla Tredicesima Giornata del Contemporaneo indetta da AMACI – Associazione dei
Musei d’Arte Contemporanea Italiani
Centro di Documentazione della Ricerca Artistica Contemporanea Luigi Di Sarro
Via Paolo Emilio 28 – 00192 Roma – Tel. +39 063243513
da martedì a sabato h 16.00 – 19.00
www.centroluigidisarro.it info@centroluigidisarro.it

 

 

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