Roger Corona, fotografo di origine francese ma figlio adottivo di Firenze per lavoro e Milano per l’arte, è in mostra allo Spazio Kryptos Materia di Milano fino al 30 Marzo. La luce nelle sue fotografie scolpisce il corpo femminile e lo consegna all’eternità, utilizzando l’obiettivo invece dello scalpello.
“La figura dell’opera Volo sembra quasi pura scultura. Il corpo delle modelle compie complesse circonvoluzioni per creare l’effetto e la forma volute dall’artista”, Glenda Cinquegrana consulente e curatrice d’arte contemporanea che già aveva scelto i lavori di Roger Corona per presentarli a MIA PHOTO Fair 2018. “Corps to corps”, la moda e il corpo, era il tema sviluppato mettendo a dialogo fotografi emergenti (Luca Izzo e Silvia Gaffurini) e professionisti. Due visioni diverse del corpo femminile.
La visione di Roger Corona trae ispirazione dai canoni classici della bellezza. I principi rinascimentali di riscoperta dell’individuo, armonia ed equilibrio delle proporzioni, misura e geometria delle forme si ritrovano in questi lavori degli anni novanta assolutamente attuali. La classicità ha di nuovo voce nel dialogo tra i fotografi d’arte contemporanei, attenti a denunciare la mercificazione del corpo femminile (Gaffurini) o destrutturarne le forme (Izzo).
La mostra PATTERN GEOMETRICO, voluta dall’Associazione Culturale Obiettivo Camera e curata da Filippo Rebuzzini, racconta di come la sua visione classica si rifletta in forme geometriche diverse, che il corpo prende in virtù della posizione e delle porzioni su cui si concentra l’obiettivo. “Le sue sono forme che tendono alla perfezione attraverso il rigore geometrico di volumi definiti dai bianchi e dai neri, inseguendo la lezione dei maestri rinascimentali”, Glenda Cinquegrana.
Il lavoro di Roger Corona si è poi focalizzato sui dettagli. E così nell’opera Morso (70 x 100 cm) unica protagonista è la bocca, una parte per il tutto. Due lavori magistrali come il busto, Tania 1, e le gambe, Volo, si possono anche ricomporre in un dittico in un gioco di significati e rimandi.
Sono fotografie che vanno viste dal vivo, insieme al video che allo Spazio Kryptos ci illustra la tecnica dell’artista.
La mostra indaga anche il rapporto di Corona con altri grandi della fotografia che gli hanno dedicato un ritratto, come l’amico storico Giovanni Gastel a cui si avvicina per un’idea di classicismo molto simile.
Roger Corona
Pattern Geometrico
Fino al 30 Marzo
SPAZIO KRYPTOS MATERIA
LUNEDÌ – VENERDÌ
15.00 – 19.30
via Panfilo Castaldi 26
Milano
www.kryptosmateria.it
www.obiettivocamera.it
Glenda Cinquegrana Art Consulting
www.glendacinquegrana.com/it/