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Primo Levi: Figure, la mostra a Milano

La forza creatrice di un filo di rame: gli animali di Primo Levi in mostra.

Fino a domenica 28 febbraio 2021, Primo Levi: Figure, mostra di sculture in filo di rame a Milano (al momento solo online).

La Centrale dell’Acqua di Milano, il primo museo italiano dedicato all’acqua, avvia una stagione di studio della cultura politecnica con una mostra d’eccezione: Primo Levi: Figure, che, dopo una prima assoluta alla Gam di Torino lo scorso anno, viene proposta al grande pubblico di Milano.

In esposizione una selezione dei lavori in filo metallico realizzati dallo scrittore torinese nel periodo 1955-1975, 17 lavori molto particolari che raccontano un aspetto poco noto di Levi, testimone, scrittore, uomo di scienza, cultura politecnica e chimico, destinati ad amici o a impreziosire la libreria di casa.

Primo Levi: Figure, mostra di sculture in filo di rame – Milano

L’immagine ormai largamente accettata che abbiamo di Primo Levi è quella di un poliedro che possiede un numero di lati ancora imprecisato, da tanti che sono. In lui si realizza la perfetta compenetrazione di cultura scientifica e tradizione letteraria, arricchita dagli apporti delle più svariate curiosità, conoscenze e competenze, tutte praticate con una modestia pari alla profondità: dalla storia all’antropologia, dalla linguistica alla zoologia, dall’etologia alla botanica. Narratore, saggista, poeta, traduttore, inventore di rebus e giochi linguistici, ha dato dignità letteraria al piacere del lavoro ben fatto, del “pensare con le mani”. Un maestro di contaminazioni, ibridazioni, intrecci, innesti, in cui l’arte combinatoria che è propria della chimica investe e arricchisce molteplici ambiti creativi.

Nella poesia Sidereus Nuncius, Galileo si vanta d’aver costruito un cannocchiale e si definisce “uomo dotto ma di mani sagaci”. È una qualifica che si attaglia perfettamente a Primo Levi, alla sua sapienza capace di tradursi in gesti esatti e concreti, di maneggiare le parole e la materia con lo stesso rispetto empatico. In lui il filo della scrittura è diventato spontaneamente filo di rame con cui costruire animali reali e immaginari che obbediscono al suo mai spento desiderio di contribuire a una Creazione sempre aperta, in progress.  Tra le tante lezioni cifrate nelle sue pagine c’è l’allegra tensione del tecnico-artigiano-artista che non si stanca di sperimentare nuovi linguaggi. Questa mostra, forse inattesa e imprevedibile per molti suoi lettori, ce lo fa capire e amare ancora di più.

Primo Levi: Figure, la mostra a Milano (al momento solo online)

Gli oggetti manufatti di Primo Levi sono i primi protagonisti di un viaggio che la Centrale dell’Acqua propone a Milano all’interno di una cornice di oltre 200 appuntamenti chiamata #InCentrale, che fino a luglio 2021 sarà incentrata sul ruolo dei saperi tecnici nella società contemporanea e sulla dimensione identitaria della città.
La mostra Primo Levi: Figure presso la Centrale dell’Acqua di Milano – museo di impresa di MM Spa – è realizzata insieme al Centro Internazionale di Studi Primo Levi di Torino, col patrocinio del Comune di Milano e la collaborazione dell’associazione Figli della Shoah.

Ospitiamo questa mostra in un luogo simbolo per Milano e per MM: una antica stazione di pompaggio dell’acqua diventato museo di impresa. Non è un caso che la mostra venga ospitata proprio qui dove si concretizza il mix di cultura industriale, passione, dedizione e curiosità.
Stefano Cetti, Direttore Generale di MM.

Con questa mostra celebriamo un Primo Levi forse meno conosciuto: l’uomo di scienza e di tecnica e, al contempo, l’uomo incline alla fantasia ed alla creatività, consapevole del delicato equilibrio fra industria ed ambiente ma soprattutto consapevole dell’enorme potenziale sinergico fra le due realtà.
Simone Dragone, Presidente di MM.

Alla presentazione del 3 dicembre erano presenti il presidente di MM Spa, Simone Dragone, il direttore del Centro Studi Primo Levi, Fabio Levi, la presidentessa di Figli della Shoah, Daniela Dana Tedeschi, il curatore dell’allestimento Gianfranco Cavaglià.

La forza creatrice di un filo di rame: gli animali di Primo Levi in mostra.

A corredo della mostra, un poderoso apparato critico illustrativo e numerosi video messaggi di donne e uomini della cultura: dall’attrice Sonia Bergamasco al presidente di Museimpresa Antonio Calabrò, dal curatore delle Opere complete di Primo Levi Marco Belpoliti allo scrittore Ernesto Ferrero, dal compositore Carlo Boccadoro alla scrittrice Elena Loewenthal, dal Segretario Generale della Compagnia di San Paolo Alberto Anfossi all’assessore alla Cultura del Comune di Milano Filippo Del Corno.

Gli oggetti manufatti di Levi sono stati allestiti con un progetto suggestivo di Gianfranco Cavaglià con Annarita Bertorello che colloca il visitatore in relazione intima con il singolo lavoro di Levi per scorgerne la forza evocatrice e il metodo straordinario di realizzazione.

La mostra illustra in una forma inedita la ricchezza della personalità e dell’opera di Primo Levi, testimone, scrittore e uomo di pensiero. Lo fa attraverso i risultati sorprendenti di quello che l’autore riteneva un gioco ‘serio’, un modo per sperimentarsi attraverso l’uso delle mani; le mani considerate uno strumento essenziale dell’essere umano assai poco valorizzato dalla nostra cultura, soprattutto negli uomini.
Fabio Levi, direttore del Centro di Studi Primo Levi.

Mostra di Primo Levi a Milano e online: Figure, le sculture in filo di rame

La mostra ‘Primo Levi. Figure’ è un evento in controtendenza che sfida lo scetticismo ribadendo la centralità dell’offerta culturale anche nel momento pandemico – pur restando per il momento visibile al pubblico in modalità virtuale – e si offre come spunto per riflettere sul rapporto che ciascuno di noi ha con il proprio mondo e la propria conoscenza.

Al contempo, la mostra, prosegue l’impegno di MM nei confronti delle scuole, con l’offerta di percorsi didattici e culturali, che nel solo scorso anno si è concretizzato in 173 laboratori didattici, momenti formativi per 255 insegnanti, 230 visite guidate. L’offerta didattica della mostra sarà realizzata in particolare con la collaborazione dell’associazione “Figli della Shoah”.

La mostra è allestita fino al 28 febbraio 2021, inizialmente visitabile solo on line e si spera al più presto anche di persona (con ingresso gratuito). Sono previsti tour guidati, lezioni di approfondimento, percorsi di formazione per gli insegnanti e laboratori per le scuole, mappe e una selezione di libri.
Nel frattempo, vi invitiamo ad ammirare le opere online cliccando qui.

 

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