CANALE ARTE Arte, mercato, aste minuto per minuto
Articoli correlati
Claudio Ruggieri alias Pintapiuma, Inaugurazioni Combinatorie, dal 21 settembre al 2 novembre 2014, Spazio Inaugurale – Studio di Paola Bisio, Torino
Combinazioni e ibridazioni di arte contemporanea, performance, poesia e video-art saranno le protagoniste – fino al 2 Novembre 2014 – nell’inedito spazio concettuale di Paola Bisio in via Principe Tommaso 22/G a Torino: con le “Cinque Fasi” di Pintapiuma, “Il Mistero della Genesi” di Tiziana Inversi, le pitture pneumatiche di Jean-Paul Charles…
Così scrive il cantautore genovese Max Manfresi riferendosi all’opera dell’artista interfasico Claudio Ruggieri alias Pintapiuma: “C’è più colore nei grigi di Pintapiuma che in un caleidoscopio… il colore è tutto nel nome che ha scelto, nei ritmi della pittura che sedimenta le sfumature del grigio, che sono tante, molte più di quelle che danno il titolo a un romanzetto di moda nei mesi scorsi, e dove certamente si trova più eros che in quello… i “quadri sporchi” di Pintapiuma sono anche la quintessenza del nitido e del pulito, di un pulito senza condizioni e, direi senz’altro, senza bisogno di paragoni… uno dei casi, rarissimi, in cui l’amore per l’opera non assume nessun alone dimostrativo, e supera in questo modo le velleità della critica…”
Nel lontano 1983, Claudio Ruggieri, alias Pintapiuma, era ancora un pittore. Credo che volesse, nel momento di completa maturazione tecnica ed espressiva, rendere cieca ogni opera, negare ogni possibilità di rappresentazione, coprire ogni immagine con la spessa e pesante sostanza dell’esistenza, con la nascosta essenza del sangue.
“Come ogni colore sopravvive privato di qualità in un barattolo, così la nostra linfa vitale vive in un involucro occultante”: questo può pensare l’incredulo spettatore di fronte ai quadri sporchi. Veri e propri dipinti, questi oli emanano, sotto l’apparenza del quasi monocromo, un’impressione di dubbio, un perturbante e fascinoso fremito d’incertezza: il grigio superficiale ed uniforme può contenere, percepibili sensibilmente ad un attento osservatore, tutti i colori dell’iride? Una logica risposta non c’è. È un sentore, che giunge a noi dagli abissi della vista – dalle profondità degli affetti e della memoria –, a farci sospirare: sì…
L’artista genovese nel corso di tre decenni di attività ha moltiplicato i percorsi e le prospettive di artista e gallerista, collaborando con artisti come Not Vital, Peter Nagy, Giovanni Rizzoli, Rossana Campo e Simonetta Fadda ha esposto al Padiglione delle Marginalità alla 52esima Biennale di Venezia nel 2007, curata dal noto africanista Giuliano Arnaldi.
Ora Pintapiuma presenta a Torino lo stadio successivo – “interfasico” – della propria pratica estetica. Per la seconda volta dopo la mostra del 2012 curata da Fabrizio Bonci alla Galleria Oblom, Pintapiuma espone le cinque fasi del proprio percorso artistico nello spazio concettuale di Paola Bisio, in compagnia del dipinto “Il mistero della Genesi di Tiziana Inversi e delle “Pitture Pneumatiche” di Jean-Paul Charles: tra negazione del concetto di autorialità e recupero della dimensione originaria del linguaggio.
