Paola Bisio, Metamorfosi Ossea, B.Art Café, dal 5 al 19 dicembre 2014, Torino
In occasione della mostra personale di Paola Bisio “Metamorfosi Ossea” presso il B.Art Cafè di Torino, Canale Arte presenta un’anticipazione critica dell’esposizione.
La bestia nera della fiaba, da esorcizzare ed allontanare, è la trama. Individuate le strutture fondanti di ogni ripetizione, l’artista ne trarrà, ad immagine, una parallela realtà: svincolata e scatenante, tragicamente scissa e condivisa. Il carattere episodico e descrittivo connesso con la figura necessiterà, per questo tipo di liberazione, dell’invenzione di uno spazio assoluto, di un vuoto pneumatico in cui imporre nuove regole di corrispondenza.
Sulla scena faranno naufragio spezzoni abortiti di archetipiche narrazioni e frammenti onirici, immersi in fertili soluzioni innovative. Due vie renderanno possibile questo superamento: la direzione tracciata dalla forma astratta – in cui l’espressione delle tensioni si palesa e rifrange – o il ricorso ad una logica della sensazione – in cui il miracolo della percezione si impone e fonde. Dalle impalcature scheletriche dell’esistenza entrambe le modalità succhieranno la linfa necessaria per vestirsi di nuovo.
Le opere di Paola Bisio riescono a percorrere, contemporaneamente e paradossalmente, le due strade. I corpi e gli organi – sottesi dalla rappresentazione – si mutano senza sosta come indicazioni di durate e risultati provvisori: fili tesi o intrecciati ad evidenziarne le interiorità pulsanti, bende a bloccarne fiotti ematici. La fisicità è colta nel momento mobile in cui si sta generando, mentre esplode dall’armatura ossea verso l’esterno: nella verità della carne. L’energia emerge: l’emozione colorata e calda che contorna e indora un paesaggio intimo. Il territorio è mosso da minime scosse telluriche, le acque osservate dalle ghiaie del fondale.
Come genere anti-illustrativo e pre-iconico, l’arte passa precedentemente attraverso i sensi, per approdare finalmente all’esplicitazione. Allo stesso tempo, intesa come continuo processo letterario, la pratica estetica riannoda i passaggi della favola e intesse con fresche parole il racconto. Nelle crepe, riflesso dal cielo stellato, brillerà il prezioso metallo del desiderio…