sabato , 23 Novembre 2024

MUDA e Altrodesign per una nuova rigenerazione urbana in mostra a Roma

Sarà visibile sino al 30 gennaio presso la Galleria 111 di Roma Interferenze, prima mostra del Coletivo MUDA.

Coletivo MUDA, veduta dell’installazione, Galleria 111, Roma.

Il progetto è stato curato da Altrodesign, una realtà nata dall’incontro di architetti e designer italo-brasiliani, Mauro Carloni, Claudio Faraoni, Rodrigo Iorio , Carinthia Lopes e Ippolyta D’Ayala Valva. Una visione di rigenerazione urbana condivisa e promossa da entrambi i partner: così come il collettivo MUDA (composto dalle designer Bruna Vieira e João Tolentino e dagli architetti Diego Uribbe, Duke Capellão, Rodrigo Kalache) anche Altrodesign opera per contribuire ad un impatto positivo nel contesto socio culturale della città, vista come laboratorio creativo in continua evoluzione, con azioni che possano perdurare nel tempo.

Coletivo MUDA, Não há mensagem 2 / TAIWAN, 2018, Steel structure 540x540x220 cm with 1280 tiles painted with epoxy paint, Tainan, Taiwan

La mostra è preziosa occasione per presentare e illustrare attraverso immagini, video e applicazioni concrete del materiale impiegato il significato che per MUDA e Altridesign assume il concetto di rigenerazione urbana attraverso l’arte e il design: un processo che, se pur ha molti punti con la street art, ne estende la valenza nel tempo con progetti qualificanti realizzati con materiali non effimeri come la piastrella di maiolica, applicabili a grandi spazi sino alle singole abitazioni.

Coletivo MUDA, veduta dell’installazione, Galleria 111, Roma.

Dopo aver scelto zone urbane spesso abbandonate il gruppo inserisce sulle superfici (o posizionati come sculture) pannelli dalle dimensioni variabili composti da maioliche con fondo bianco e dipinte con inchiostro minerale, adatte sia all’esterno come all’interno, non deperibili. Il risultato di questa giustapposizione di moduli sono geometrie dai colori sgargianti, veri e propri murales o interventi tridimensionali di grandi dimensioni, che reinterpretano in chiave contemporanea la tradizione portoghese delle azulejos, piastrelle di ceramica sottili, smaltate e poi decorate, che compongono disegni dalle mille combinazioni, potenzialmente infinite. Interventi che da artistici diventano messaggi culturali, rigenerazione e riqualificazioni di zone della città e riappropriazione della dimensione urbana da parte della stessa comunità, che assiste ad un cambiamento sociale e non solo estetico. In Brasile l’attività del Coletivo MUDA ha infatti interessato prima musei, giardini, piazze pubbliche, strade e poi anche abitazioni private. Ogni intervento rappresenta non solo un’installazione site specific, pensata per il luogo e le dimensioni, ma anche soul-specific, aggiungendo un’interpretazione coerente del contesto umano che la caratterizza, sia che si tratti di spazi urbani che di quelli più intimi.

Altrodesign, Coletivo Muda,  Roma, galleria 111, Silvia Segnalini,
Coletivo MUDA, HEALING II, 2018, tile panel 10,35 x 9,91 m, Badim Hospital, Tijuca, Rio de Janeiro

All’interno degli spazi della galleria romana il Coletivo illustra le tecniche specificatamente utilizzate per la realizzazione delle maioliche; grazie ad un video si possono ammirare inoltre altri lavori presenti in diverse parti del mondo oltre al Brasile come Taiwan, New York, Lisbona, Firenze, osservando le possibili applicazioni nei differenti contesti e la grande varietà di applicazione pratica sino all’utilizzo domestico.

Il progetto è affiancato e sostenuto da Artclhub, nuovo player del mercato dell’arte che opera come art agency ed headhunting fondato da Silvia Segnalini, che ne ha condiviso la visione etica, creativa e sperimentale.

PER INFO

Altrodesign_Coletivo Muda

Galleria 111, Via Giulia 111 Roma

About Paola Stroppiana

Paola Stroppiana (Torino, 1974) è storica dell’arte, curatrice d’arte indipendente e organizzatrice di eventi. Si è laureata con lode in Storia dell’Arte Medioevale presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Torino, città dove ha gestito per più di dieci anni una galleria d'arte contemporanea. Collabora con diverse testate per cui scrive di arte e cultura. Si interessa a nuovi percorsi d’indagine come il gioiello d’artista e le ultime tendenze del collezionismo contemporaneo, argomenti sui quali ha tenuto conferenze presso l’Università degli Studi Aldo Moro di Bari, Il Museo Civico di Arte Antica e la Pinacoteca Agnelli di Torino, il Politecnico di Milano.

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