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Michelangelo Pistoletto, L'uomo nero (1959) Courtesy Mazzoleni

“Michelangelo Pistoletto” alla Mazzoleni

Dal 27 settembre al 15 dicembre, alla galleria Mazzoleni di Londra, la mostra “Michelangelo Pistoletto: origins and consequences” a cura di Alberto Fiz

Aprirà al pubblico il 27 settembre nella suggestiva cornice della galleria Mazzoleni, nel distretto artistico di Mayfair, a Londra, la mostra “Michelangelo Pistoletto: Origins and Consequences” a cura di Alberto Fiz, dedicata alla figura dell’artista nato a Biella nel 1933, esponente di spicco dell’arte povera italiana. La mostra resterà aperta fino al 15 dicembre.

Le opere esposte, provenienti da diverse collezioni private internazionali, sono state realizzate nel periodo che va dal 1958 al 2012 e includono rari lavori degli esordi, carboncini su tela, acrilici, sculture insieme ai celebri “Quadri specchianti”, emblematici della produzione dell’artista italiano.

Michelangelo Pistoletto è una delle figure centrali del movimento dell’arte povera, nato in Italia nella seconda metà degli anni ‘60 del Novecento in aperta polemica con l’arte tradizionale. Gli artisti che aderiscono alla corrente, per la maggior parte attivi in ambito torinese, utilizzano materiali “poveri”, da qui il nome, come terra, legno, ferro, stracci, scarti industriali per evocare le strutture originali del linguaggio della società contemporanea, fanno ampio ricorso alla forma dell’installazione, mettono in relazione l’opera con l’ambiente circostante e con il pubblico, che non è mero osservatore ma attore.

Michelangelo Pistoletto Sacchetto di spazzatura (1973)
Courtesy Mazzoleni

La mostra “Michelangelo Pistoletto: origins and consequences” alla Mazzoleni si apre con i primi lavori sperimentali di Pistoletto per documentare poi le modalità che lo hanno condotto alla sua produzione matura.

Sono esposti, tra gli altri, tre rari dipinti con figure maschili tra cui “L’uomo nero” del 1959, esplorazioni del ritratto/autoritratto su sfondo nero e riflettente, che vanno considerati come precursori del linguaggio maturo dell’artista.

Nel 1960 Pistoletto presenta la sua prima personale alla Galleria Galatea a di Torino, e nello stesso anno realizza numerosi autoritratti su sfondi monocromi oro, argento o rame. Nel 1962 inizia a usare materiali riflettenti, applicando immagini dipinte su carta velina (tra queste, in mostra alla Mazzoleni, “Scultura di Chamberlain” del 1965) e in seguito serigrafate, su lastre di acciaio inossidabili.

Michelangelo Pistoletto, Faretto (1964)
Courtesy Mazzoleni

Sono i “Quadri specchianti”, che hanno garantito all’artista biellese la fama internazionale. Ciò che caratterizza queste opere è la dualità, rappresentata da un’immagine fissa applicata su una superficie riflettente e le immagini in movimento create dal riflesso dell’osservatore e dell’ambiente circostante. Il pubblico, insomma, diventa elemento performativo, protagonista.

“I Quadri specchianti – spiega Pistoletto – suggeriscono una doppia proiezione, nella parete e fuori, nello spazio dell’osservatore. In un certo senso integrano pittura e scultura”.

Michelangelo Pistoletto, Dono di Mercurio allo Specchio (1971)
Courtesy Mazzoleni

Lo conferma, in mostra, “Dono di Mercurio allo Specchio” (1971), dove una statua in bronzo di Venere è strategicamente posizionata di fronte allo specchio. Pistoletto obbliga lo spettatore ad affiancare la Dea, considerata la più bella donna del mondo classico, e a interagire con essa. La scultura richiama da vicino la “Venere degli Stracci” (1967), una delle opere paradigmatiche dell’Arte povera, ma in questo caso è lo spettatore a installarsi al suo posto.

In “Donna con lampada” (1974), serigrafia su acciaio inox lucidata a specchio, una tecnica perfezionata a partire dal 1971, la tensione è accentuata dall’immagine di Grazia Mussat che regge una lampada. Il lavoro fa parte di una serie prodotta insieme al fotografo Paolo Mussat Sartor, a lungo collaboratore di Pistoletto a Torino. L’uomo, insieme alla moglie, sono i soggetti delle opere, uno shooting fotografico dentro un altro shooting.

Michelangelo Pistoletto, Donna con lampada (1974)
Courtesy Mazzoleni

In mostra alla Mazzoleni di Londra, significativi lavori degli anni ottanta, novanta e Duemila, tra i quali “Specchio Nero” (1961-1989), un’opera in legno e vetro, dove l’artista esplora le riflessioni ‘oscure’ e i contrasti tra luce e vuoto.

 

Michelangelo Pistoletto: Origins and Consequences

27 settembre – 15 dicembre 2018
Lunedì-Venerdì 10-18
Sabato 11-17

MAZZOLENI
27 Albemarle Street, Londra W1S 4HZ

Ingresso libero

About Roberta Turillazzi

Giornalista per passione e professione dal 2015. Mamma e moglie giramondo, che attualmente vive a Londra. Lettrice a tempo pieno. Amo l'arte, il cinema, i libri e il calcio.

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