miart 2014 ha riportato a Milano la grande arte internazionale.
Dal 28 al 30 marzo miart, giunta alla diciannovesima edizione, ha raccolto presso fieramilanocity ben 148 fra le più interessanti gallerie dal panorama nazionale e internazionale per fare il punto sullo stato del mercato dell’arte. La buona notizia è che il mercato dell’arte comincia a stare bene.
L’idea che ci siamo fatti passeggiando fra gli stand milanesi è che l’entusiasmo con cui si è aperto il 2014, percepito a Bologna in occasione di Artefiera, stia diventando una vera è propria ventata. Vendite e acquisizioni in crescita in un modo che non si vedeva da qualche anno. Crisi alle spalle dunque? Non ci sogniamo nemmeno lontanamente di dirlo. Il mercato dell’arte, e in particolare quello italiano, è ancora provato da un periodo che pare un eufemismo definire nero ma quando sono gli stessi stranieri a tornare nello stivale allora forse possiamo parlare di bagliore luminoso in fondo al tunnel.
Rimangono le difficoltà e le incertezze causate dalle legislazione italiana che continua a punire il collezionismo italiano con una tassazione che riteniamo eccessiva e che parte dalla semplicistica equazione collezionista uguale evasore. Così si punisce un settore in estrema difficoltà e che tenta di riprendere il volo nonostante ali appesantite, ma soprattutto viene dimostrata grande miopia nei confronti del grande giacimento petrolifero che l’Italia ha sotto di sé: il proprio patrimonio culturale.
Tornando a Milano, miart dimostra di essere una fiera che, alla diciannovesima edizione, è davvero diventata maggiorenne. Ben organizzata ha selezionato con cura le gallerie e distribuito intelligentemente le sezioni mettendo a disposizione di collezionisti e appassionati una realtà pienamente godibile. miart dimostra di cercare e trovare il proprio spazio nell’ambito delle fiere internazionali e non ci stupiremmo se edizione dopo edizione andasse prendesse il posto di realtà ben consolidate del panorama mondiale.
Interviste: Vincenzo de Bellis, Michele Perini, Filippo Del Corno, Dario Fo, Ludovico Pratesi, Peter Femfert, Lia Rumma, Christian Marinotti