Giovedì 28 settembre dalle 19 inaugura presso Spazio Parentesi in via Belfiore 19 a Torino la mostra collettiva “I Lumi del Viaggio” con Benedetto Bonaffini, MORENOX (Moreno D’Angelo), Roberto Tarallo Giovando. Le sfumature del viaggio declinate in fotografia digitale, nel reportage e nella pittura a tecnica mista su pannelli. Fino al 10 ottobre, tutti i gironi dalle 11 alle 13 e dalle 15 alle 20 (info 3382270563).
Durante l’inaugurazione presentazione del volume Codigo Rio de Janeiro, PRINP, con Dario Salani. Concerto di Maria Messina.
Benedetto Bonaffini scrive di sé: “L’arte è un’esperienza. Si può percorrere in svariati modi diversi. C’è chi progetta prima.. organizza ordina. C’è chi ripete in maniera ossessiva le stesse forme tutte diverse… C’è chi si perde dentro un tramonto… E c’è chi va a zonzo e aspetta con pazienza quello che può arrivare. Sono forme di espressione a volte semplici a volte complesse della creatività umana. L’importante non è la tecnica usata (quella, dopo che la conosci vorresti dimenticarla) ma quello che comunica il risultato finale. Il colore è per me un richiamo forte che in parte è stato rimpiazzato dalle parole.”
La collettività generalmente esprime, nelle proprie strutture, tutta la malinconia del tramonto. L’occidente, vago eppur tremendo. Talvolta, invece, emergono, dall’urbano scenario, i colori chiari dell’alba, per candido abbandono; i profumi della sera, ché gli abitanti cittadini rimpiangono le distese di lavanda degli atavici giardini; la notte blu, dove un balcone acceso reclama l’assenza d’un amore. Su pannelli, fogli, manifesti, si riversano per Benedetto Bonaffini, nel pubblico spazio dedicato, le emozioni delicate di ogni senso, intime private, come un cemento rigettate: tiepido. (i.f.)
Morenox (Moreno D’angelo) è giornalista, dj e artista. Vive e lavora a Torino. Da tempo porta avanti un originale progetto di “opere oniriche”, particolari “foto che non sembrano foto” in grado di scandagliare senza trucchi lo spazio tra il reale e virtuale, rileggendo in questo modo dettagli realtà metropolitana.
Roberto Tarallo Giovando, regista, fotografo e artista, nasce a Villastellone (TO) il 2 maggio 1959. Dal 2008 si divide tra Torino, Villastellone, Cintano Canavese e Rio de Janeiro. Codigo Rio de Janeiro è il suo ultimo progetto di ozio creativo nella società post-industriale. Nel 1992/93 realizza, in co-regia con Sabine Scholz, il documentario AN ABSOLUTELY NORMAL DAY IN EAST BERLIN, colonna sonora di Paolo Fresu e Furio Di Castri.
Dal 1990 documenta la rassegna Musica90, e realizza, con Francesca Lari e Gianni Canale, una docu-intervista a Manu Dibango. Nel 1998 documenta lo Sweet Revenge Tour di Ryuichi Sakamoto a Torino, le immagini entrano nel libro di Massimo Milano “Ryuichi Sakamoto conversazioni” Arcana editore. Dal 1994 al 1998 è il fotografo ufficiale del JVC International Jazz Festival Torino. Nel 1993 è sul set del film Dichiarazioni d’Amore di Pupi Avati e realizza il Back-Stage che diventerà la mostra IL CINEMA SECONDO PUPI AVATI esposta alle Arcate Murazzi Torino.
Nel 1995 è Direttore Artistico di IL DOLCE GUARDARE: festa per i 100 anni del Cinema, a Villastellone.
Nel 1997, chiamato da Pupi Avati, è fotografo di scena e collaboratore al film Il testimone dello sposo.
Fine anni ‘90 viaggia in Messico dove realizza immagini di vita popolare che diventeranno ANTEPRIMA MESSICANA, esposte ad Artevision Torino di Maria Barletta e Uma Franchini, poi diventato PhLibero Torino.
Nel 1996/97 fotografa il quartiere dove ha scelto di vivere e nasce la mostra SAN SALVARIO FOTOGRAFIE DENTRO IL QUARTIERE coprodotta con Assessorato alla Cultura Regione Piemonte.
Tra le realizzazioni significative SIL 2003, PIETRA ALTA IPER SPOT 2004, con le musiche di Giorgio Li Calzi.
Nel 2004 è fotografo e Direttore Artistico per ConfCooperative Piemonte con il progetto SCATTI D’AUTORE immagini contemporanee della cooperazione agricola piemontese, sala expo Museo dell’Auto Torino, mostra e catalogo. Nel 2006, per ConfCooperative Piemonte, LA DIMENSIONE CREATIVA E I SUGGERIMENTI DELLA TERRA, Accademia Albertina di Belle Arti Torino, mostra fotografica e catalogo.
Nel 2006 L’UMANITA’ COCO’S 50, Torino, l’anno sucessivo PALPITI GIORNI E NOTTI AL PASTIS, Torino.
Nel 2010 ANTEPRIMA RIO DE JANEIRO, mostra fotografica Axtra Gallery Torino. Nel 2010 inaugura la sua Home Gallery, a Cintano Canavese Torino, con il nome H S Gallery. Nel 2010 espone alla Libreria Biggio di Torino SCATTI DI JAZZ ultime stampe manuali ai sali d’argento, dopo le prime realizzate sul finire degli anni 60 con il padre.
Nel 2015 realizza il progetto OPERA LA GRANDE FAMIGLIA COCO’S fotografia contemporanea popolare: mostra in San Salvario presso il locale Coco’s. 2008, 2012, 2014, 2016 viaggi fotografici a Rio de Janeiro.
Maria Messina, classe 1982, è compositrice, arrangiatrice e cantante e si è laureata in canto Jazz nel 2014 presso il conservatorio “G.F. Ghedini ” di Cuneo. Cresciuta in un ambiente musicale stimolante, il padre è compositore e chitarrista, comincia giovanissima a scrivere musica, creando un suo stile personalissimo ed originale. Nel corso degli anni partecipa a vari progetti in ambito musicale spaziando dal punk all’elettronica e al jazz e dimostrando un’attitudine fuori dal comune nella scrittura e nell’esibizione dal vivo. Ha inoltre collaborato con cinema e teatro scrivendo musiche per cortometraggi (Carne Fresca di Daniele Lombardi – The man over the witness di Omar Maestroni – Le persone dimenticano in fretta di Michele Brandstetter de Bellesini) e spettacoli teatrali (Una e trina di Antonello Governale – L’ospite inatteso per la Compagnia Totola con regia di Giulia Brogi). Nel 2011 è uscito il suo album d’esordio “Never Walking Shoes” interamente composto e arrangiato da lei.