La mostra personale di Sabrina D’Alessandro “La Oficina Resurrección de Palabras Perdidas”, negli spazi di Copernico Milano Centrale fino al 10 Settembre, è parte del progetto espositivo di Whitelight Art Gallery “di Parole faccio Arte”. Un progetto che si muove tra Milano, Torino e Roma con mostre personali di tre artisti che usano la parola come mezzo di espressione artistica: Sabrina D’Alessandro, Giorgio Milani e Opiemme. L’arte contemporanea per la cultura e fruibile gratuitamente.
E’ il 2009 quando Sabrina D’Alessandro fonda l’URPS Ufficio Resurrezione Parole Smarrite: “ente preposto al recupero di parole smarrite, benché utilissime alla vita sulla terra”. Sono parole realmente esistite ed usate nella lingua italiana scritta o orale, in testi letterari di autori storici e in dizionari antichi, ma dimenticate. Video, sculture, installazioni e performance le riportano in vita, puntando l’attenzione su di esse.
Ho chiesto a Sabrina D’Alessandro come è nata la sua passione per le parole e come sceglie quelle da “resuscitare”.
“Questa ricerca la porto avanti da sempre, per passione. Mi interessavano le parole buffe o rare, che mi piacevano per il loro suono e significato. Ho iniziato a collezionarle, e poi a lavorarci fino a trasformarle nel 2008 in arte. Di quelle parole ho fatto ritratti e video, e un libro. Le parole che cerco descrivono comportamenti e atteggiamenti umani. Mi catturano quelle sfumature di significato che, in queste parole perdute, ti danno un’idea in più per capire la personalità di chi incontri. I miei ritratti descrivono l’umanità delle persone che ne sono l’oggetto. Vivo a casa loro un paio di giorni in un’atmosfera informale e di chiacchiere. Ne nasce un’opera impressionistica ispirata alla persona, a cui associo anche delle parole.” Servizio RITRATTI dell’URPS una delle stanze virtuali che vale la pena visitare, per saziare la vostra curiosità che l’idea di questi ritratti particolari avranno sicuramente suscitato.
E ancora la domanda che non avrei potuto tacere, quali parole in questi dieci anni hanno conquistato la sua sensibilità.
“REDAMARE – amare ed essere amati. <La mutua redamazione è che così l’amico tuo parimente ami te come tu lui, perché se tu amassi sanza essere amato non saria questa vera amicizia. G. Savonarola> Esprime la reciprocità di un sentimento.
IL PIACERE DEL MAGNOLINO – deriva da Benedetto Magnolino signore del cinquecento, che se ne andò una sera da Firenze a Pisa a piedi sotto la pioggia per una strada fangosissima. Agli amici che chiedevano perché lo facesse rispose per piacere.
È un modo di dire per intendere la bellezza di un piacere irrazionale nel fare una cosa e che gli altri non capiscono. Il mio piacere del magnolino è quello di restituire sotto una forma artistica parole che comunque sono state di tutti”.
Il Censimento Peculiare “è una rilevazione qualitativa che riguarda l’animo umano”. Coinvolge direttamente le persone nella scelta della parola da “salvare”, tra una seleziona che ruota intorno ad un determinato tema proposto da Sabrina.
Il XII Censimento Peculiare. Qual è la parola del passato che esprime il difetto più diffuso nel presente? (Nell’umanità tutta, o anche, a voler rifrugare, in se stessi).
FANNÒNNOLO – affetto da pigrizia
MARAMALDO – individuo che sfrutta la propria posizione di potere per infierire su chi è in svantaggio (dal nome di un capitano di ventura Fabrizio Maramaldo, 1553)
SOPPIATTÒNE – individuo che agisce nascostamente per lo più per ipocrisia
FALIMBÈLLO – persona vacua e vanesia, fringuello
MOSCONDÒRO – chi molto pretende e poi si accontenta di una scelta scadente
LECCAPRÌNCIPI – adulatore e rampicatore sociale
CIACCINO – dicesi di persona che si intrometta in cose che non gli competono e che tutte faccia male. Affannone
OTTRETTATÓRE – individuo che sparla, critica e denigra in modo malevolo. Un detrattore
Quale parola riportare in vita? L’istallazione ha girato per diversi luoghi dando ogni volta risultati diversi. Rivelando così il modo di pensare oggi in ambienti sociali e geografici tra loro distanti. Singolare l’esempio che l’artista stessa racconta. Sia i carcerati di Bollate, dove la libertà è negata, che i residenti dell’isola di Gozzo, luogo ameno vicino a Malta in cui regna la libertà, hanno scelto di salvare la parola FANNÒNNOLO.
Diverse le opere di Sabrina d’Alessandro in mostra, ognuna attribuibile ad uno dei vari dipartimenti in cui è strutturato l’Ufficio Resurrezione Parole Smarrite. I versipiuvoli, libretti d’artista che riportano aforismi mordaci ispirati a parole perdute. I video del “Reparto Nomenclatore”, organo preposto alle denominazioni. Parole scilingue parole legate al territorio e ormai obsolete, illustrate da Sabrina e recuperate per la rubrica di enogastronomia realizzata dall’artista per Expo 2015.
Le parole accartocciate nei ritratti e nelle performance rappresentano il concetto della parola morta. Metafora della parola perduta rispetto a quella salvata nel ritratto o della parola resuscitata nelle performance in cui Sabrina apre le parole accartocciate e ne recita il significato davanti al pubblico.
La mostra milanese è l’occasione per inaugurare la succursale colombiana dell’Ufficio Resurrezione:
La Oficina Resurrección de Palabras Perdidas. Una performance dal vivo unisce musica e recitazione per resuscitare parole spagnole come REDAMAR che ha nell’italiano REDAMARE, una delle parole preferite di Sabrina, il suo specchio in tutto, anche nell’identico significato. Un video mostra una famosissima youtuber colombiana che si occupa di ricamo a cui Sabrina ha chiesto di ricamare la parola Redamar utilizzando la fibra di fique. Artigianato locale e cultura vengono così resuscitati dalla parola.
“di Parole faccio Arte” fino al 21 dicembre 2018
Scopriamo gli altri due artisti scelti da Whitelight Art Gallery per il progetto espositivo e i prossimi appuntamenti.
Giorgio Milani
La sua ricerca inizia indagando il rapporto fra immagine e scrittura. A renderlo famoso sono i suoi “poetari”: caratteri tipografici in legno originali, che Milani recupera e ricompone non necessariamente a creare una parola di senso. La lastra che sembra pronta per la stampa diventa invece opera d’arte e, attraverso la tecnica del frottage (con tela e colori ad olio), diventa anche un pretesto per giocare con i colori e con la stampa. Dipingere il carattere di bianco ha un significato ben preciso, spersonalizzarlo. Le parole sono importanti, sono la cultura. Smaterializzate dal loro contesto, la sublimano. Questa è in poche parole la poetica di Milani.
Opiemme
Dietro uno pseudonimo si cela un artista che usa insieme ritagli di giornale legati ad un tema, cartine geografiche, caratteri che vorticano sulla superficie, parole scomposte o poesie per raccontare storie. Chi guarda è chiamato a riflettere ed è coinvolto nella creazione di significato dell’opera. I suoi lavori su tela, su carta, su muro sono dedicati a città, tematiche precise, pubblicità, articoli, fatti del passato. L’artista ha trovato una nuova strada, fatta anche di immagini e non solo di parole, per comunicare le sue poesie.
Giorgio Milani – mostra personale
Torino Copernico Garibaldi – C.so Valdocco – Dal 28 settembre – al 21 dicembre 2018
Sabrina D’Alessandro – mostra personale
Roma Clubhouse Barberini – Via San Basilio 48 – 12 ottobre – 21 dicembre 2018
Opiemme – mostra personale
Milano Copernico Castello- Piazza Castello 13 -19 settembre- 21 dicembre 2018
Sabrina D’Alessandro
La Oficina Resurrección de Palabras Perdidas
Mostra personale
Fino al 10 settembre 2018
Orari di apertura : lun – ven ore 10.00-18.00
Sabato su appuntemento
Copernico Milano Centrale
Via Copernico angolo Lunigiana
e
Milano Copernico Castello
Piazza Castello 13
Milano