L’a.d. di Nexo Digital, società di distribuzione che propone la rassegna “La grande arte al cinema”, commenta il successo delle biografie dei grandi artisti.
È innegabile l’attenzione sempre maggiore che il grande schermo sta riservando al mondo dell’arte. Tra i biopic sui grandi artisti del passato, negli ultimi mesi hanno registrato record di presenze e di incassi nelle sale italiane “Loving Vincent”, primo film interamente dipinto su tela, con il contributo di 125 artisti da ogni parte del mondo, e “Egon Schiele – Death and the Maiden”, lungometraggio del 2016 sul genio dell’espressionismo viennese. Quest’ultimo, riproposto a furor di popolo, dal 26 al 28 febbraio scorsi in occasione del centenario della morte dell’artista, è tuttora presente in alcuni cinema.
Sono solo due esempi, ma se ne potrebbero fare molti altri, di film di successo di argomento artistico, non a caso caratterizzati entrambi dalla scelta della formula “evento”, una trovata che concede al pubblico di assistere alla pellicola solo in determinati giorni. Gli appassionati di cinema e di arte sembrano gradire, visti i numeri, e accettano di buon grado di pagare un sovrapprezzo rispetto al consueto biglietto di ingresso.
Per Franco Di Sarro, a.d. di Nexo Digital, società di produzione e distribuzione di contenuti nelle sale cinematografiche digitalizzate: “il cinema può tornare il luogo di aggregazione culturale e sociale che è sempre stato. Per questo lanciamo i nostri film come eventi unici che possano connettere fisicamente nelle sale tante persone con un medesimo interesse”.
Sempre a proposito dei film-evento, Di Sarro osserva che, in Italia ma anche all’estero, sono stati la molla che ha spinto il pubblico a darsi degli appuntamenti fissi, quasi seguendo un calendario. “Uno spettatore può, nella stessa sala ma in giorni diversi, vedere un anime, seguire i balletti della Royal Opera House di Londra e partecipare alle più importanti mostre del mondo, comodamente seduto nella sua poltrona. Tutto questo in giorni infrasettimanali in cui un tempo – Di Sarro lo sottolinea – le sale cinematografiche risultavano poco frequentate”.
E proprio a un lunedì, un martedì e un mercoledì di metà febbraio risale un altro successo di pubblico, quello dell’atteso appuntamento con il genio del Barocco: “Caravaggio – L’anima e il sangue”, viaggio narrativo e visivo attraverso i luoghi e le opere che hanno caratterizzato la vita del tormentato Michelangelo Merisi. Tra le prime produzioni italiane realizzate in 8k, il film è stato distribuito da Nexo Digital in 353 sale e ha portato al cinema 130mila spettatori incassando un milione e 200mila euro.
Numeri incredibili per appena tre giorni di programmazione, che hanno fatto di “Caravaggio – L’anima e il sangue” il documentario d’arte più visto al cinema in Italia, con una media per copia altissima. Il risultato ha spinto la distribuzione a concedere al pubblico due nuove date, il 27 e il 28 marzo, per assistere al film-evento. Per gli spettatori italiani c’è un’ulteriore attrattiva: la voce fuori campo di Caravaggio è quella inconfondibile di Manuel Agnelli, leader degli Afterhours diventato noto al pubblico del piccolo schermo dopo l’esperienza da giudice di “X Factor” e oggi alla guida di “Ossigeno”, in seconda serata su Rai3.
Il biopic su Caravaggio rientra tra i film proposti da Nexo Digital nell’ambito della rassegna “La grande arte al cinema”. Ma quando ha avuto inizio l’attenzione della società per il mondo dell’arte? “Il primo tour cinematografico dentro una mostra è stato ‘Leonardo Live’ – spiega Di Sarro – Prendeva il via dalla mostra della National Gallery di Londra dedicata a Leonardo da Vinci, portata su grande schermo per una prima volta mondiale. Era il 2012 ed era venuto il tempo di proporre nelle sale anche contenuti come questi, solo apparentemente ‘di nicchia’. Il successo dell’evento, con sale in sold out in tutta Italia, ci ha fatto pensare che fosse importante mettere a punto una vera e propria stagione. E così abbiamo fatto”.
Il 2018 targato Nexo si era aperto con “David Hockney dalla Royal Academy of Arts”. Dopo il boom del docufilm su Caravaggio, il prossimo appuntamento al cinema per gli appassionati del genere è “Hitler contro Picasso e gli altri”, approfondimento sui rapporti tra nazismo e arte, co-prodotto da 3D Produzioni e Nexo Digital, con la partecipazione di Sky Arte HD, e distribuito al cinema solo per due giorni, il 13 e 14 marzo.
Seguirà, dal 9 all’11 aprile, l’uscita del documentario “Van Gogh – Tra il grano e il cielo”, con il contributo di Marco Goldin, curatore dell’omonima mostra tuttora in corso alla Basilica Palladiana di Vicenza.
La rassegna “La grande arte al cinema” si chiuderà l’8 maggio con “Cézanne – Ritratti di una vita”, che prende le mosse dalla grande mostra dedicata al padre dell’arte moderna, allestita tra la National Gallery di Londra, il Musée d’Orsay e la National Gallery of Art di Washington.