Inizia qui la serie di interviste del Reportage La Via del Teatro a Milano ai protagonisti del “Fare Teatro”, per scoprire insieme le caratteristiche che distinguono Milano rispetto alle altre città. Filippo Del Corno, Assessore alla Cultura di Milano, ci racconta gli strumenti di finanziamento e i progetti di successo, testimonianza del forte coinvolgimento e supporto dell’Amministrazione pubblica milanese al mondo del Teatro. E insieme all’Assessore seguiremo gli sviluppi di due temi ancora aperti che hanno acceso il dibattito, e sicuramente ancora lo faranno, tra gli operatori del settore: Teatro Lirico e Codice dello spettacolo.
Nelle parole dell’Assessore, che vi invito a leggere nell’articolo di apertura del Reportage La Via del Teatro a Milano, due sono le cose che segnano il “Fare Teatro a Milano”: l’esperienza del Piccolo Teatro, il primo Teatro Pubblico Italiano, e la forte attrazione esercitata dalla città su grandi personalità del Teatro, che arrivano a Milano chiamate a lavorare in assoluta autonomia e indipendenza, sia dal punto di vista artistico che progettuale. E ancora l’Assessore ha definito il pubblico milanese appassionato, competente e nomade, sempre alla ricerca di stimoli, sottolineando, nei numeri molto alti della sua partecipazione all’offerta teatrale milanese, anche la presenza di molti giovani.
Intervista a Filippo Del corno, Assessore alla Cultura di Milano
Quali sono i finanziamenti o contributi a favore delle iniziative teatrali indipendenti?
Voglio sottolineare che gli strumenti di cui oggi noi ci siamo dotati e che a fine mandato lasciamo in eredità alla città, cioè il Finanziamento dei Teatri convenzionati e i Contributi alle attività continuative, configurano una relazione sistemica tra l’Amministrazione comunale e il sistema teatrale cittadino, che io credo sia decisamente virtuosa. Di fatti il nostro sistema teatrale gode di buona salute soprattutto se paragonato a quello di altre città italiane.
I due strumenti contributivi sistemici aiutano in maniera molto positiva le realtà teatrali indipendenti:
– Avviso pubblico per i Teatri convenzionati. Permette ai soggetti teatrali che producono a Milano e che lavorano in Teatri dotati di licenze di pubblico spettacolo di stipulare un accordo convenzionale con il Comune di Milano. L’accordo prevede una contribuzione su base triennale. E’ lo strumento più utilizzato. La loro attività viene analizzata, attraverso parametri numerici, rispetto alla capacità produttiva e la valutazione qualitativa è svolta da una commissione esterna. Di fatto il Bando cuba attorno ai due milioni di euro, è quindi più che sufficiente per soddisfare le richieste e dimostra una capacità contributiva positiva dell’Amministrazione nei confronti dei teatri convenzionati.
– Concessione di contributi per le attività continuative e i progetti nell’ambito dello spettacolo dal vivo, anche questo strumento cuba circa due milioni ed è abbondantemente finanziato. E’ rivolto più ai Festival o alle realtà teatrali caratterizzate da un livello alto di indipendenza e di una struttura non in grado di gestire Teatri dotati di licenze di Pubblico Spettacolo.
E poi abbiamo gli accordi commerciali con le grandi istituzioni di cui siamo soci fondatori, Piccolo Teatro su tutti. Quindi diciamo che l’impegno economico dell’Amministrazione per il mondo del Teatro è già molto ricco e dotato soprattutto di strumenti che, oggi come oggi, sono di fatto in grado di rispondere in maniera sistemica alle esigenze dello Spettacolo cittadino. Chiaramente se noi avessimo l’assicurazione che anche Regione Lombardia stia studiando il modo di investire analogamente sul sistema teatrale cittadino, saremmo tutti più tranquilli, al momento non è così. Questo è un punto su cui siamo particolarmente sensibili, perché è evidente che, soprattutto nell’equilibrio complessivo degli Enti Locali, il Comune di Milano sta facendo il massimo che può fare. Se viene a mancare o se il supporto di Regione Lombardia è deficitario, chiaramente l’intero sistema inizia a soffrire di carenze che altrimenti potrebbero svanire. Mi auspico ovviamente che in futuro questo cambi, non solo per il Teatro ma anche per altre voci dello Spettacolo.
Il Codice dello spettacolo
Al momento mi sembra che ci sia ancora incertezza su come il Codice dello Spettacolo avrà direttamente attuazione.
I progetti per il Teatro a Milano
Il Teatro Maciachini
Il Teatro Maciachini è finalmente funzionante ed è credo una delle grandi scommesse vinte della città. È stata data la denominazione Teatro Bruno Munari in omaggio ad una delle grandissime figure, che hanno rivolto il loro lavoro artistico e creativo al mondo dell’infanzia e dell’adolescenza.
È diventato in pochissime settimane un centro assolutamente riconosciuto da parte del pubblico delle famiglie e delle scuole. Aver dedicato la produzione e la realizzazione di attività teatrali in quel teatro esclusivamente al pubblico dei bambini innanzitutto e poi dei ragazzi ha avuto un grande ritorno positivo. Mi sembra un caso veramente virtuoso. L’attività ordinaria del Teatro è già molto sviluppata. Inoltre noi collaboriamo con loro coinvolgendoli nei nostri eventi. In occasione di Book City, Piano City e Music Week abbiamo fatto programmi insieme a loro specificatamente rivolti al mondo dei ragazzi.
Teatro continuo di Burri
E’ uno spazio che abbiamo restituito alla città ormai da quattro anni. Una piattaforma scenica all’interno del Parco Sempione, che viene utilizzata per manifestazioni di carattere musicale, teatrale e performativo in maniera molto libera e spontanea, come tra l’altro prevedeva l’autore stesso. Usato nelle stagioni primaverili ed autunnali è diventato un palcoscenico privilegiato per divertire.
Teatro Lirico
Il Teatro Lirico sta svolgendo la sua attività. Si è trattato di un cantiere di restauro, che adesso è in corso di fine svolgimento, molto complicato. Siamo in attesa della sentenza del Consiglio di Stato. Noi abbiamo fatto un procedimento ad evidenza pubblica che si è concluso per noi positivamente, ma rispetto al quale è stato fatto un ricorso al TAR. Questo ricorso ha prodotto ovviamente poi un nuovo ricorso al Consiglio di Stato. Una volta arrivata la sentenza del Consiglio di Stato potremo capire di fatto se l’esito esprimerà la gestione del Teatro oppure se porterà a valutazioni diverse.
Il Museo delle Marionette
I Teatro delle marionette è una tra le forme teatrali più antiche. Il Museo delle Marionette è un luogo che conserva il patrimonio delle marionette della dinastia dei Colla e svolgerà attività di laboratorio legate alla trasmissione della conoscenza sulla grande arte delle marionette.
Sarà mai realizzata una settimana dedicata al Teatro o un Festival per presentare nuove produzioni o promuovere il Teatro Indipendente?
Sono molto scettico a proposito, non è sicuramente nei prossimi progetti dell’amministrazione. Il Teatro proprio per la sua caratteristica di continuità e di assoluta sedimentazione nella città, attraverso il lavoro e le attività degli organismi teatrali esistenti, non ha bisogno di una piattaforma di quel tipo. È un’esigenza che non viene avvertita dalla città. Del resto, come dice lei, alcuni Festival settoriali a Milano già ci sono e stanno lavorando molto bene, penso al Festival Danae e al Festival Segnali.
Al momento il programma Fare Milano, presentato con il Sindaco, prevede quattro settimane dedicate all’Arte, alla Fotografia, al Cinema e alla Musica. Noi abbiamo concentrato la nostra attenzione sui quattro linguaggi, nelle quattro settimane previste, che invece avevano bisogno di piattaforme aggregative. Il Teatro ha già tante forme di aggregazione e collaborazione, penso a Invito a Teatro su tutte.