La Galleria V & V celebra vent’anni di collaborazione con il Maestro Alberto Zorzi con una mostra retrospettiva nella sede di Vienna sino al 2 maggio.
Come già ebbe a dire il grande critico Enrico Crispolti in un suo testo del 2005, Zorzi è uno scultore-orafo che ha saputo convertire la propria vocazione d’inventività plastica entro la dimensione del gioiello. […] Aberto Zorzi trasferito nell’attività orafa uno spiccato senso per la geometria e lo spazio architettonico; a questi ha saputo abbinare negli anni un’originale sensibilità cromatica, ottenuta grazie all’uso di pietre di colore e persino della tempera sul metallo, con un soluzione tecnica del tutto inedita. Così l’artista definisce la sua cifra stilistica: “I miei gioielli devono rivolgersi alle persone di oggi, devono essere compresi con il linguaggio che oggi è dominante nelle nostre società, la geometria euclidea”: le sue opere infatti rivelano un’impronta “ scultureo – architettonica “, determinata non solo da forme geometriche predominanti, ma anche da alcune influenze dell’arte cinetica di scuola padovana (il Gruppo N), dal razionalismo e funzionalismo del Bauhaus, e dagli insegnamenti della scuola del poliedrico Max Bill.
La retrospettiva intende ripercorrere gli ultimi 20 anni di lavoro con la V & V, con una selezione accurata di oltre 60 gioielli, opere di vere e proprie sculture da indossare, scelte da Veronika Schwarzinger, direttrice della Galleria, insieme all’artista: l’idea è quella di evidenziare concetti, le tecniche di realizzazione e i materiali plurimi con i quali l’artista riesce a esprimere compiutamente la sua cifra stilistica e la sua poetica. Dalle collezioni “Vibratilità”, formate da lunghe collane e bracciali in lamine sottilissime in argento, argento dorato, brunito e rutenio, alle creazioni più recenti dal titolo “Structura”, realizzate con fili e lamine d’oro giallo e bianco e pietre semi-preziose (quarzi, agate, diaspri) con una impronta geometrica interpretata e modificata dall’artista in senso dinamico; un nuovo movimento strutturale caratterizza le opere dal 2000 in avanti.
Il ciclo denominato dall’artista “Scriptura”presenta un gruppo di bracciali di forma cubica, triangolare o circolare che presentano nella loro superficie satinature profonde, incisioni, tagli, buchi, trafori che definiscono i caratteri di una scrittura immaginaria, eseguiti in argento e oro, argento e rutenio.
Come ricordato, anche l’aspetto del colore ricopre un aspetto importante nell’economia del lavoro di Zorzi, tanto da diventare una sua caratteristica distintiva: pietre dure e semi – preziose come agate, cristallo di rocca, ametista, quarzi, diaspri, onici, calcedonio sono spesso usate come lampi di colore che entrano in dialogo con la struttura del gioiello con eleganza e armonia. A questo tipo di inserimento cromatico Zorzi ha quindi aggiunto lo smalto a gran fuoco, colorazioni e patine su metallo e recentemente l’uso della pittura a olio su metallo: un processo cromatico originalissimo mai utilizzato finora nel gioiello d’artista.
Nelle diverse serie che raccontano il percorso stilistico dell’artista negli ultimi si riconosce, pur nella varietà di forme e cromie, una spiccata coerenza di intenti, una progressione di una precisa cifra stilistica che si dispiega in tutta la sua chiarezza, in cui emergono limpidi il suo accentuato vocabolario scultoreo, il suo messaggio di struttura e geometria, l’impronta architettonica che si libra felicemente nella terza dimensione, pur rispettando i canoni dell’indossabilità.
Argento e oro con superfici meravigliosamente fini e fortemente differenziate con sfumature di colore. Anelli dalle geometrie euclidee, collane e orecchini dall’aspetto modulare di flessuosa leggerezza. Zorzi è un maestro che dispiega sotto i nostri occhi creazioni di grande eleganza, imponenti e allo stesso tempo caratterizzata da leggerezza architettonica, in un’armonia estetica equilibrata e armoniosa. Il suo obbiettivo, come lui stesso ha avuto modo di dichiarare, è quello di rinnovare il linguaggio orafo e renderlo più vivo, in dialogo con la nostra contemporaneità.
Alberto Zorzi nasce nel 1958 in provincia di Padova. Studia presso l’Istituto d’Arte Pietro Selvatico, l’Università di Padova e l’Università Ca’ Foscari di Venezia; Successivamente ho conseguito la Laurea Magistrale in Storia dell’Arte Moderna e Contemporanea all’Università degli Studi di Padova e all’Università Cà Foscari di Venezia. Infine, ho concluso positivamente il Dottorato di ricerca in Storia delle Arti con l’Università Cà Foscari, lo IUAV di Venezia e l’Università di Verona. Si è dedicato alla docenza, dapprima allo stesso Istituto Selvatico, poi all’Istituto Europeo di Design di Milano, all’Università di Firenze e Siena, infine, all’Accademia di Belle Arti di Ravenna e Bologna.
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