La luce e i silenzi. Orazio Gentileschi e la pittura caraveggesca nelle Marche del Seicento.
Fabriano, Pinacoteca Civica Bruno Molajoli – fino all’8 dicembre 2019
Prosegue fino all’8 dicembre 2019 la grande mostra di Fabriano dedicata a Orazio Gentileschi e gli influssi che la pittura di Caravaggio ebbe sulla regione. A poco più di due mesi dall’apertura La luce e i silenzi: Orazio Gentileschi e la pittura caravaggesca nelle Marche del Seicento, in corso alla Pinacoteca Civica Bruno Molajoli di Fabriano, ha raggiunto più di 5600 visitatori.
A cura di Anna Maria Ambrosini Massari e Alessandro Delpriori, l’esposizione, promossa da Regione Marche, il Ministero per i Beni e le Attività culturali, il Comune di Fabriano e Anci Marche, è parte del progetto Mostrare le Marche nato per promuovere la conoscenza e lo sviluppo dei territori colpiti dal sisma del 2016.
Dopo l’esposizione su Gentile da Fabriano nel 2006 e il prestigioso riconoscimento ricevuto dall’Unesco, la città ospita un’altra grande mostra sulla figura e l’attività di Orazio Gentileschi, pittore commovente, caravaggesco elegiaco e limpido, che rivela uno speciale focus nel momento fabrianese e marchigiano.
L’esposizione riunisce infatti i capolavori realizzati ad Ancona come la sublime Circoncisione, con quelli del periodo fabrianese, con La Vergine del Rosario oggi nella Pinacoteca Civica, la Visione di Santa Francesca romana oggi a Urbino, l’intensa Maddalena per l’Università dei Cartai, nucleo di una stanza tematica in cui Gentileschi viene messo a confronto con Giovan Francesco Guerrieri, grande caravaggesco marchigiano. Sono inoltre parte integrante del percorso espositivo le opere di Gentileschi conservate presso la Cattedrale di San Venanzio e nella Chiesa di San Benedetto e che ben ricostruiscono la conversione caravaggesca dell’artista fiorentino.
Notevoli e diversificate le presenze che mostrano l’influenza del genio del Merisi anche in questa parte d’Italia: da Alessandro Turchi a Valentin de Boulogne, da Bartolomeo Manfredi ad Antiveduto Gramatica, da Giovanni Serodine ad Angelo Caroselli, fino a Carlo Bononi, la cui pala realizzata per il monastero delle clarisse cappuccine e oggi a Brera, è tornata per la prima volta a Fabriano dopo le spoliazioni napoleoniche del 1811. In mostra anche le opere di tutti quegli artisti che hanno fatto da contrappunto alla diffusione del linguaggio caravaggesco, mostrandone l’impatto, ma con un’inflessione più classicista, come Giovanni Lanfranco, Simone Cantarini, Guido Cagnacci, Giuseppe Puglia e Girolamo Buratti.
L’esposizione La luce e i silenzi: Orazio Gentileschi e la pittura caravaggesca nelle Marche del Seicento ha voluto instaurare un rapporto forte con il territorio e con il caravaggismo che attraversò la regione, per questo rappresenta un’occasione unica per ammirare opere emblematiche di un momento fra i più memorabili della storia dell’arte, con uno slancio verso la modernità mai visto prima, che ha aperto la porta alle emozioni, alla loro forza vitale e drammatica, al loro dibattersi profondo che è ancora il nostro.
Info:
Telefono: 0732 250658
Email: mostra.gentileschi@comune.fabriano.an.it
Sito internet: www.pinacotecafabriano.it
Orari d’apertura:
10-13/15-18 – Chiuso il lunedì
Biglietti:
Intero: 5€
Gruppi con più di 20 persone: 4€
Gruppi scolastici con più di 15 persone: 3€
Over 65: 4€
Under 18: 3€
Con biglietto ingresso Grotte di Frasassi: 4€
Gratuito: portatori di handicap e loro accompagnatori, accompagnatori gruppi, giornalisti, bambini sotto i sei anni, residenti nel Comune di Fabriano.
Visite guidate:
Ogni giorno alle 10:15 / 11:30 / 15:00 / 16:30 / 18:00
Costo 2€