Stasera, giovedì 7 febbraio dalle 17,30 presso Spazio Parentesi in Cavallerizza Irreale in via Giuseppe Verdi 9 a Torino (II piano, stanza 4C), presentazione de “Gli Aberranti” di Luca Atzori. Letture poetiche di Cetty Di Forti. A seguire, “Inconscio e Ripetizione. La Fabbrica della Soggettività”, Meltemi Edizioni. Presentazione con l’autore Tiziano Possamai, docente di Psicologia della Comunicazione all’Accademia di Belle Arti di Venezia.
Esposizione Spazio Parentesi / La Fabbrica della Soggettività con Emanuele Longo e Romina Di Forti. Illustrazioni di Riccardo Cecchetti. Letture performative di Luca Olivieri e Khalil Zenzemì. Musiche di Davide Orlando.
L’argomento centrale di questo libro “Inconscio e Ripetizione. La Fabbrica della Soggettività” è un nuovo tipo di inconscio, diverso dall’inconscio psicoanalitico tradizionale. Ne fanno parte tutti gli automatismi (motori, cognitivi, emotivi) interiorizzati dal soggetto durante la sua formazione e il suo sviluppo grazie alla ripetizione, volontaria o involontaria, di determinate esperienze e situazioni. Questi schemi contribuiscono a definire, senza che ce ne rendiamo conto, i nostri modi abituali di leggere e di affrontare gli eventi del mondo e sono alla base di molte delle nostre più diffuse e profonde abilità, ma anche di molte nostre insufficienze e incapacità.
L’indagine si dispiega a partire da questa contrapposizione e si pone in dialogo continuo con la teoria psicoanalitica freudiana dell’inconscio, della quale capovolge e al contempo arricchisce la prospettiva, mettendo in luce oltre all’importanza di ridurre anche la necessità di custodire e di ampliare gli spazi d’inconsapevolezza e oblio di sé, nei quali dimora ogni concreta possibilità di sviluppo, salute e trasformazione del soggetto.
Gli Aberranti, di Luca Atzori, è la teatronovela della follia. I personaggi sono tutti matti, e si muovono nel mondo, fra corridoi psichiatrici, sentimenti inappagati, lavoro frustrante e nero, disoccupazione (che già come parola basta di per sé) e poi pensioni, sogni, successi, ovvero la trinità delle illusioni che fanno da carburante per vivere nel grande labirinto dell’oggi senza domani.