giovedì , 21 Novembre 2024

Intervista a Ioanna Lalaounis, direttrice dell’Ilias Lalaounis Jewelry Museum di Atene

“Diventare il falco del patrimonio culturale del nostro futuro”: Ioanna Lalaounis racconta l’Ilias Lalaounis Jewelry Museum, da lei diretto sin dalla sua apertura.

Ioanna I. Lalaounis, ILJM Director and Chief Curator.

 

L’Ilias Lalaounis Jewelry Museum, unica istituzione dedicata al gioiello e alle arti applicate in Grecia, è un esempio straordinario di museologia contemporanea, aperto all’innovazione culturale e sociale. Fondato dal grande orafo artista e accademico Ilias Lalaounis nel 1993, è oggi diretto dalla figlia Ioanna, che ce ne parla in questa intervista.

Nel cuore di Atene, ai piedi della rocca dell’Acropoli, una palazzina neoclassica ospita un museo del gioiello unico nel suo genere, sia per genesi che per impostazione museologica, egualmente bilanciata tra tradizione e contemporaneità: fondato nel 1993 dal grande orafo, artista e accademico Ilias Lalaounis (Atene, 1920-2013) nei locali che furono il suo laboratorio e la sua casa, è diretto sin dalla sua apertura dalla figlia Ioanna, che porta avanti un progetto innovativo di tradizione, esposizione, ricerca accademica, esperienza tecnica e innovazione culturale e sociale.

 

Museo del Gioiello Ilias Lalaounis, Atene

 

Ilias Lalaounis è una figura leggendaria del XX secolo nel campo dell’oreficeria e delle arti applicate: straordinaria la parabola della sua vita umana e professionale, caratterizzata da un’inesauribile creatività e produttività che lo hanno portato ad una notorietà mondiale. Quarta generazione di una famiglia di orafi originari di Delphi, ha portato il suo talento ai vertici della scena internazionale: tra le sue estimatrici Jacqueline Kennedy, Elizabeth Taylor, Barbra Streisand, Charlize Theron; tra le committenze reali si ricorda quella dell’’Imperatrice Farah d’Iran che nel 1976 commissionò a Lalaounis la creazione di una collezione di gioielli e oggetti ispirati all’arte persiana, che andò in mostra al Palazzo Imperiale di Teheran.

 

Ilias Lalaounis, 1920 – 2013

 

Dopo gli studi in Economia e Giurisprudenza presso l’Università di Atene segue i corsi del pittore Alexandros Alexanfrakis e si dedica ai corsi di musica vocale bizantina, dimostrando da subito grande interesse per diversi ambiti del sapere. Nel 1940 diventa amministratore delegato dell’azienda orafa di famiglia fondata dallo zio Euthymios Zolotas alla fine del XIX secolo; ma è all’inizio degli anni ‘50, nel decennio complesso ma ricco di nuovi fermenti culturali che seguiva la fine della Seconda Guerra Mondiale che Lalaounis sviluppa una visione chiara della propria arte; decide di recuperare la grande tradizione dei manufatti della cultura ellenica conservati nei musei e dar loro vita nuova vita, recuperando tecniche antiche come la granulazione, la filigrana, la tessitura, la martellatura a mano e l’incisione, affiancando al contempo l’uso della tecnologia moderna.

Detail of the Classical – Hellenistic neckpiece in the form of the Hercules’ Knot (Classical Hellenistic Collection, 1957).

 

Il suo obbiettivo era quello di riallacciarsi al valore culturale e simbolico delle creazioni di un antico e glorioso passato e al contempo di veicolare questo bagaglio in chiave contemporanea, rilanciando la cultura del gioiello come opera d’arte e patrimonio di sapere, da promuovere e trasmettere. Nel 1969 lascia l’azienda di Zolotas, la cui direzione passa alla nipote Maria Papastamo, e ne fonda una sua, la “Ilias Lalaounis – Greek Gold SA, espandendosi progressivamente in Europa, Asia e America: tra il 1969 e il 2002 presenta 50 collezioni diverse, realizzando più di 18.000 disegni; grazie alla sua profonda conoscenza della storia antica oltre 25 collezioni sono ispirate alla storia greca, all’era preistorica, all’Impero bizantino, ma Lalaonuis ha saputo confrontarsi con creatività anche con argomenti differenti come la moderna tecnologia, l’ astronomia, la natura e la medicina, con collezioni che hanno saputo interpretare le scoperte e la cultura del XX secolo in modo del tutto originale.

 

 

Adv for Metaxa,Olympic Airways inflight magazine, 1971. Ilias Lalaounis’ body jewelry collection piece.

Il successo è stato planetario: le sue creazioni sono state esposte in oltre 70 mostre personali in musei e gallerie di tutto il mondo; tra questi il ​​Victoria and Albert Museum, lo Smithsonian Institute, il Philadelphia Museum of Art, l ‘Israel Museum in Jerusalem, il Pushkin Museum of Fine Arts, La Chapelle de la Sorbonne, il Museo Nazionale d’Arte della Romania, il Museo delle Arti Turche e Islamiche.

Numerosi i premi ricevuti, tra cui quello di “Commendatore dell’Ordine al Merito” della Repubblica Italiana e, nel 1986, è diventato Membro dell’Academie des Beaux Arts et des Lettres de France, unico orafo ammesso per il suo straordinario contributo all’arte del gioiello. Nel 1993 le officine dell’azienda sono state trasferite in nuove strutture (l’attività di famiglia è seguita dalle figlie Aikaterini, Demetra, Maria) e la sede originaria è stata trasformata per ospitare il primo Museo dei gioielli in Grecia, un’organizzazione no-profit totalmente dedicata al gioiello e alle arti decorative.

Nelle intenzioni di Lalaonuis il Museo non doveva rappresentare un luogo meramente celebrativo: piuttosto, anche grazie alla storia della sua esperienza come artista di successo ma anche come divulgatore attento e sensibile all’importanza del patrimonio culturale e della sua conservazione come conoscenza e consapevolezza, rivestire un ruolo sociale attivo nel sostenere lo sviluppo della gioielleria greca e non solo. Una mission ambiziosa ma anticipatrice di molte tendenze della museologia contemporanea, e oggi perseguita con costanza e determinazione da Ioanna Lalaounis.

 

Ilias Lalaounis Jewelry Museum permanent collection

 

Abbiamo avuto l’ opportunità di rivolgere a Ioanna Lalaounis alcune domande sul Museo e i suoi obbiettivi.

 Il Museo del gioiello Ilias Lalaounis (ILJM) è stato fondato nel 1993 ed è il primo e unico museo della gioielleria in Grecia. Con quali finalità è nata nelle intenzioni del suo fondatore?

Il Museo è stato aperto al pubblico nel 1994 per diventare un vero e proprio centro di studi sul gioiello: una tradizione di 5000 anni che, attraverso la storia dell’Arte greca, poteva diventare materia viva grazie ad un nuovo sistema educativo proposto dalle attività del Museo. Un centro educativo in cui vengono promosse arti decorative tradizionali e moderne, in particolare gioielli, attraverso le opere di Lalaounis e grazie ad attività teoriche e pratiche. Ci tengo a sottolineare che il museo è ospitato nello spazio in cui erano collocati i laboratori Lalaounis e parte della casa della famiglia. Collocato sotto la rocca dell’Acropoli, questo museo unico non solo si trova in una posizione straordinaria e porta con sé una grande storia per la creazione del gioiello, ma racconta anche la storia di successo del suo fondatore, portando le creazioni di gioielli in oro nella geografia culturale della moda contemporanea. Tutto questo è presentato nella collezione permanente, dove sono esposti i manufatti originali progettati e supervisionati da Lalaounis a partire dal 1940. È in questo spazio che i maestri artigiani hanno insegnato alle giovani generazioni come applicare tecniche antiche a creazioni moderne e questo fa ancora parte dell’obiettivo del Museo. Per lo più l’ILJMuseum è un luogo per attività educative pratiche, programmi all’avanguardia che vengono continuamente proposti ai visitatori greci e internazionali.

Ilias Lalaounis Jewelry Museum installation view

 

L’ILJM Museum è un luminoso esempio di luogo che conserva opere ma che è anche un luogo vivo, proiettato sul futuro e sull’educazione delle giovani generazioni. Cosa puoi dirci di questo?

Non si tratta solo di educare da un punto di vista tecnico, si tratta di educare le giovani generazioni affinché l’artigianato e la loro storia possano diventare fonte di ispirazione per creazioni future e persino per una migliore qualità della vita. Il Museo dovrebbe essere un luogo in cui, attraverso il processo educativo, viene insegnato ai visitatori a rispettare la realizzazione di opere importanti. Con lo studio della loro storia o di una storia di successo (come quella di Lalaounis), le persone possono essere ispirate da fatti reali del nostro recente passato che riguardano il nostro patrimonio culturale e i manufatti stessi diventano la prova vivente della nostra identità culturale.

 

Quanti esemplari annovera il Museo? … È ancora in corso? C’è qualche opera in particolare che vorresti aggiungere al Museo?

La collezione permanente del museo conta più di 5000 manufatti, tuttavia ogni anno vengono aggiunti nuovi pezzi in tutte le sezioni: nella collezione internazionale di gioielli, le arti decorative risalenti all’inizio del XIX secolo, l’artigianato e le arti applicate. Idealmente vorremmo aggiungere più artigianato dal sud Europa, dai paesi balcanici e dal vicino Oriente, oltre a gioielli etnici.

Potresti indicarci gli highlights delle collezioni permanenti?

 I punti salienti della collezione permanente possono essere rintracciati all’interno delle 50 diverse collezioni realizzate da Lalaounis, in particolare tra le sei sezioni in cui sono state organizzate per essere esposte al Museo. Individuerò quindi diversi highlights a partire dalla collezione “Dawn of Europe” (1969) con le pietre focaie ispirate alle pitture rupestri dell’Europa preistorica, realizzate con l’antica tecnica dell’incisione con la pietra focaia su cristallo di rocca e presentate come piccoli oggetti d’arte.

Maria Lalaouni in advertisement, wearing the diadem (Ilion Collection, 1983) inspired by the original artifact found by Henry Schliemann during the excavations , at the Hill of Hissarlik in Turkey.

 

Un’opera nodale è la tiara (Collezione Ilion, 1983) ispirata al diadema trovato da Henry Schliemann in quello che si pensava fosse il tesoro di Troia, rinvenuto sulla collina di Hissarlik in Turchia alla fine del XIX secolo. Questa lunga storia di tesori ritrovati e della loro interpretazione moderna è narrata durante le visite al museo e nelle nostre attività educative. Vorrei anche evidenziare il Nodo del collare di Ercole (Collezione Classica-Ellenistica, 1957), una delle pochissime copie che ilias Lalaounis ha prodotto ispirandosi direttamente ai gioielli del periodo ellenistico del III sec. AC. Il simbolismo e le complesse tecniche che sono state studiate dall’artigiano contemporaneo per ri-creare questo pezzo antico lo rendono un manufatto unico nel suo genere, da studiare e visionare nelle esposizioni permanenti. In quarto luogo, consiglierei la collezione di gioielli per il corpo “Blow Up”, che mostra davvero l’originalità e la mente creativa del fondatore. Lalaounis ha realizzato 50 tipologie di “body ornaments” in un modo unico: i gioielli per il corpo sono stati realizzati alla fine degli anni ’60 e credo che siano manufatti di alta gioielleria unici per dimensioni e qualità del materiale. Sicuramente vorrei evidenziare la collezione “Motion in Space” (1973) e le opere delle collezioni nella quinta sezione che mostrano l’ispirazione che l’artista ha tratto dalla tecnologia contemporanea. Negli anni ’70 Lalaounis non si è ispirato solo al viaggio dell’uomo sulla luna ma anche alle applicazioni uniche che il microscopio ha consentito, permettendo agli scienziati di vedere ingrandite le cellule umane, animali e vegetali. Potrei andare avanti e avanti con più punti salienti, ma non voglio togliere il piacere e l’entusiasmo di scoprire le opere e vederle da vicino.

 

Neckpiece from the Motion in Space Collection (1974) inspired by the constellation of Leo and the use of the telescope.

 

Come ha reagito la città di Atene al Museo? La gioielleria è considerata un’espressione culturale nel Paese? Che tipo di visitatore frequenta i vostri spazi?

 La cultura del gioiello gode di una lunga tradizione nel nostro paese e fortunatamente nella nostra città sono annoverati molti orafi di alta gioielleria che hanno seguito la lezione di Lalaounis a metà del XX secolo. In Grecia c’è sempre stato un grande interesse per i gioielli di moda, bigiotteria o gioielli prodotti in serie, e infine negli ultimi 15 anni è emerso un particolare interesse per i gioielli d’artista. Pertanto la produzione di gioielli in Grecia rappresenta oggi tutte le forme di gioielleria moderna, di alta fattura, commerciale e d’artista, e le persone stanno imparando a conoscere la differenza tra ogni tipo di gioiello. I nostri visitatori sono di tutte le età e provengono da tutti i paesi: è fantastico accogliere persone entusiaste di scoprire le nostre collezioni, le nuove mostre temporanee e i laboratori di artisti dal vivo.

Ilias Lalaounis Accademico di Francia, 1986

 

Potresti indicare un pezzo come “Director’s choice”, c’è un’opera che preferisci per qualche ragione tra tutte?

  Come ho avuto modo di dire in precedenza non indicherei un unico esemplare, amo tutte le opere del museo allo stesso modo come se fossero i miei figli: ognuna di loro ha la sua identità, ruolo, storia, significato simbolico, capacità artistica, influenza e motivo di ispirazione per me stessa e per ciò che può tramettere ai visitatori.

 

 Ci puoi parlare delle attività collaterali come mostre temporanee e come scegli i temi da proporre ai visitatori?

Come si può vedere dal nostro archivio, dalla fondazione del Museo abbiamo prodotto più di 1500 programmi educativi unici per bambini e adulti: teoria e pratica su gioielli e altre arti decorative, oltre 90 mostre temporanee con opere provenienti da musei, collezioni private e collezioni di artisti e persino lavori di bambini e studenti. Pur adottando nuove tendenze in ambito museologico nel rispetto di tutto il nostro pubblico, il museo ha bisogno di adattarsi alle nuove realtà ma al contempo indicare con forza la differenza tra virale e reale. Oggi il lavoro di un museo è diventato molto difficile, anche a causa della nuova realtà Covid, perché la qualità unica di un Museo è nelle sue attività pratiche. Per quanto ci riguarda si possono scoprire tutte le nostre attività sui social media e apprendere molto di più sulle mostre temporanee, fiere d’arte, eventi, corsi di storia dei gioielli, programma di artisti di gioielli in residenza, stage per tutti e molto altro ancora.

 

Puoi parlarci di workshop interattivi come Metalsmithing Studio / ZEM per artisti…. Il Museo ILJM sembra un’Accademia di Belle Arti!

Il museo non è un’Accademia di Belle Arti, non è una scuola per l’apprendimento dei mestieri: è un museo che consente ad amatori e professionisti di scoprire la storia, le antiche e le nuove tendenze delle arti decorative e applicate: può essere visto come una scuola di perfezionamento per artisti. I workshop interattivi, il programma live jewelry artist in residence all’interno dei due workshop, ZEM e ZEDET, danno l’opportunità ad artisti professionisti di coinvolgere il pubblico con il proprio lavoro, scoprire di più su cosa funzioni meglio per la realizzazione delle proprie opere ma anche relativamente a come il pubblico le valuti, come gioiello indossabile o gioiello decorativo. Gli artisti che partecipano a questo programma hanno accesso ai nostri archivi e alle collezioni, e possono anche essere coinvolti in progetti museali donando loro una grande esperienza sia nella realizzazione che nel processo educativo.

 

Altrettanto importante è la Hephaistos Summer School, in collaborazione con la Hellenic American University, haec.gr/en/. Come è nata questa collaborazione?

La Hephaistos Summer School ( www.jss.gr) è un programma unico al mondo incentrato sulla storia della gioielleria occidentale dall’antichità classica fino agli anni ’40. È un programma accreditato che di solito viene programmato in estate. A causa della situazione attuale proveremo anche a proporlo come corso online, tuttavia la sua unicità riguarda l’insegnamento all’interno del nostro museo e nei musei, collezioni e laboratori di gioielleria ateniesi. Il programma è tenuto da nove stimati professionisti, professori di archeologia, artisti, storici di gioielli e persino produttori di gioielli.

 

Come immagini il Museo in futuro, quali sono i tuoi obiettivi?

 Attualmente il museo, come tutte le organizzazioni simili nel mondo, sta attraversando una grande crisi. Ritengo tuttavia che l’esperienza pratica che il museo consente, l’assistenza educativa che fornisce a scuole e università non sia sostituibile: credo che i musei presto richiameranno il loro pubblico, riacquisteranno la loro importanza e saranno apprezzati ancora di più dalle giovani generazioni. Il nostro obiettivo è quello di continuare con attività educative uniche e all’avanguardia e presentare mostre con opere che non si possono apprezzare se non di persona

 

Qual è la lezione più importante che ti ha lasciato Ilias Lalaounis?

Un buon atteggiamento positivo, lavorare sodo, lottare per ciò che amiamo di più e per ciò che pensiamo sia meglio fare per aiutare gli altri a scoprire sé stessi attraverso l’educazione e l’intrattenimento. Diventare il falco del patrimonio culturale del nostro futuro.

 

Per info

Ilias Lalaounis Jewelry Museum

Kallisperi 12 & Karyatidon Str., Acropolis 11742

Athens, Greece

 

 

About Paola Stroppiana

Paola Stroppiana (Torino, 1974) è storica dell’arte, curatrice d’arte indipendente e organizzatrice di eventi. Si è laureata con lode in Storia dell’Arte Medioevale presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Torino, città dove ha gestito per più di dieci anni una galleria d'arte contemporanea. Collabora con diverse testate per cui scrive di arte e cultura. Si interessa a nuovi percorsi d’indagine come il gioiello d’artista e le ultime tendenze del collezionismo contemporaneo, argomenti sui quali ha tenuto conferenze presso l’Università degli Studi Aldo Moro di Bari, Il Museo Civico di Arte Antica e la Pinacoteca Agnelli di Torino, il Politecnico di Milano.

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