Il prossimo 25 marzo Sant’Agostino Casa d’Aste esiterà l’asta della collezione privata di Marco Vallora (Torino, 1953 – Vercelli, 2022).
Critico d’arte e cinematografico, studioso, il giornalista e curatore torinese è scomparso improvvisamente nell’ottobre del 2022. Nel corso della sua intensa attività professionale ha collezionato oltre ottanta opere, che lo hanno accompagnato nella sua vita e provengono dalla sua ultima abitazione; questa settimana sarà possibile ammirarle nella sede di Sant’Agostino Case D’Aste in CorsoTassoni 56 a Torino.
La sua collezione è una sorta di viaggio nell’arte che spazia dal primo Novecento fino ai giorni nostri, testimonianza della sua famiglia, dei tanti incontri e amicizie, dei suoi studi e delle sue passioni. Alcune opere provengono dalla casa materna (come il ritratto della madre Bianca Accornero Vallora di Daphne Maugham Casorati, o il curioso collage di tessuto realizzato dalla madre della pittrice, Beldy Beldy Maugham, anch’ella artista) ma la maggior parte sono disegni e dipinti a lui dedicati di artisti contemporanei con i quali intratteneva rapporti non solo professionali, ma anche di stima e amicizia reciproca. Non a caso la copertina scelta per l’asta è il ritratto di Vallora eseguito da Velasco Vitali sui ritagli di alcuni articoli di giornale scritti dal critico, a seguito di un’intervista riguardo al tema del ritratto.
Tra gli artisti gli amici di sempre Carol Rama, Giulio Paolini, (entrambi presenti in asta con diverse opere dedicate all’amico) Trento Longaretti, Carlo Mattioli, Mino Rosso, Piero Ruggeri, Sergio Saroni, e ancora, Giancarlo Ferroni, Francesco Casorati, Giancarlo Vitali e suo figlio Velasco, Giovanni La Cognata, Armodio (Vilmore Schenardi), Tullio Pericoli, Massimo Pulini, Diego Saiani, Marino Ceccarelli, Ettore Sobrero, Alessandro Papetti, Marco Fantini, tutti artisti che saranno presenti nell’asta. Ma non solo: in collezione anche diverse opere di esponenti della cultura come Alfonso Gatto, Mario Lattes, Carlo Levi, Mino Maccari, Lalla Romano artisti ma noti anche come scrittori e poeti, che condividevano con Vallora l’amore per la letteratura.
Vallora era nato nel 1953 a Torino, dove si è laureato con una tesi sul Metaromanzo e l’autorispecchiamento nelle arti, relatore Gianni Vattimo, co-relatori Claudio Magris, Gianni Rondolino e Lionello Sozzi. Critico cinematografico e storico dell’arte, ha lavorato come consulente editoriale presso la casa editrice Einaudi. Ha collaborato con quotidiani e settimanali come La Repubblica, La Stampa, Panorama, L’Europeo, gli inserti culturali del Giornale e di Il Sole 24 ore. Ha dedicato saggi a Barthes, Proust, Butor, Picasso e le avanguardie, Ejzensejn, Roberto Longhi, Giovanni Testori, Cocteau, Pasolini. Curatore di mostre internazionali, ha insegnato Storia dell’Arte Contemporanea all’Università di Urbino, ed Estetica al Politecnico di Milano.
Musicologo (il padre era un violinista) e appassionato collezionista di libri, negli anni ha collaborato con molteplici giornali e riviste anche su questi temi.
È stato direttore della rivista di cinema Essai. Tante le mostre che ha curato o presentato in catalogo, con l’eclettismo e la curiosità che hanno caratterizzato tutta la sua esistenza. Una figura colta che ha segnato profondamente la vita culturale in Italia, come dimostrano i tanti attestati di stima di artisti e colleghi.
PER INFO
La collezione privata di Marco Vallora
Lunedi 25 marzo ore 15.00
Sant’Agostino Case d’Asta