L’artista trentino Peter Senoner ha realizzato una nuova installazione per l’area archeologica della Basilica Paleocristiana della Nuvola Lavazza, in occasione di Art Site Fest.
L’ottava edizione di Art Site Fest, in programma tra il 12 settembre e l’11 dicembre 2022, è dedicata al tema della narrazione nelle sue molteplici declinazioni. Le emergenze dei nostri giorni segnati da guerra, pandemia e cambiamenti climatici, ci impongono di raccontare questa nostra inedita condizione. Trovare i linguaggi adatti a nuove narrazioni è una sfida che non interessa solo l’arte e la creatività, ma coinvolge anche le imprese, in particolare modo quelle che vantano una tradizione di saperi affinati nell’affrontare i momenti di crisi e di trasformazione.
Peter Senoner (Bolzano, 1970) ha collocato Bodymatic, tre recenti opere inedite, all’interno dell’area archeologica, figure sulla soglia tra umano e immaginario, che tornano, misteriose, nella sua ricerca poetica. Creature che mettono in dialogo un futuro avveniristico e un lontano passato (qui perfettamente espresso dal contesto archeologico) collocando il visitatore in un tempo sospeso. La Basilica Paleocristiana, posta al piano seminterrato della Nuvola Lavazza e scoperta durante i lavori di realizzazione della nuova sede e museo di impresa si rivela un luogo di grande suggestione e aperto alle contaminazioni con il contemporaneo: la storia remota dei resti, vegliati da presenze che arrivano da un’altra dimensione, ci dicono che questi nostri giorni, per quanto difficili, sono solo il breve tratto di una durata ben più ampia. Il cambiamento è la chiave e la sfida a cui è chiamato l’uomo di ogni Tempo.
Completa l’installazione l’opera sonora Sighs and silences from the deep space, di Project-To. Si tratta di una nuova sonorizzazione, realizzata sulla scorta dell’esperienza fatta lo scorso anno con Murmures. È anch’essa un’opera site specific che dialoga da un lato con le architetture della Basilica e dall’altro con le sculture di Peter Senoner: Sighs and silences from the deep space si basa su un algoritmo che combinando frammenti sonori (voci, suoni, frequenze) secondo una logica stocastica, rende impossibile (o almeno altamente improbabile) una sequenza già udita. Chi tornasse infinite volte nella Basilica ascolterebbe ogni volta combinazione diverse di suoni e di frasi. La sonorizzazione è resa possibile dall’interpretazione di Eleni Molos (su testo di Domenico Maria Papa), che, con la sua voce, dà corpo al dialogo tra presenze distanti, offrendo al visitatore un’esperienza d’ascolto sempre diversa. Sighs and silences from the deep space è prodotta da Teca edizioni.
Project-TO nasce dall’idea di due artisti torinesi, Riccardo Mazza e Laura Pol. Il primo è internazionalmente conosciuto per le sue ricerche nel campo della psicoacustica. È compositore e docente di musica elettronica. La seconda è una fotografa e video-maker, autrice di lavori nel mondo dell’arte e dei musei. Projet-To si propone di connettere la musica elettronica con l’arte visiva, producendo live performance e progetti multimediali.
Eleni Molos, dopo la laurea magistrale in Filosofia Teoretica all’Università di Torino e il dottorato di Ricerca su Paul Ricoeur, si dedica a tempo pieno alla recitazione. Entra nel Teatro dei Sensibili di Guido Ceronetti. È poi nella Compagnia di attori del TPE di Torino e lavora stabilmente con Alberto Gozzi, Sergio Ferrentino, Pierpaolo Sepe. Ha partecipato a produzioni del Teatro Stabile di Torino, del Piccolo Teatro di Milano, del Teatro Franco Parenti di Milano. Collabora con il Polo del 900 di Torino, l’Università, degli Studi di Torino, Radio24, la RSI (Radio Svizzera Italiana), la RAI. È la voce di audiolibri di narrativa (Audible, Storytel)
Peter Senoner nasce a Bolzano nel 1970. Dal 1994 al 2001 studia presso l’Accademia di Belle Arti di Monaco di Baviera. Dal 1997 al 2000 si reca a New York per un soggiorno studio (USA), nel 2002 e 2004 a Tokyo (JP), nel 2006 e 2008 a Vienna (A), nel 2011 e 2012 a Berlino (D) e nel 2016 a Detroit (USA). Dal 2006 è docente presso l’Institut für Experimentelle Architektur dell’Università di Innsbruck (A). Dal 2018 al 2020 è stato docente presso la facoltà di Arte e Design della Libera Università di Bolzano (I). Dal 2021 è docente presso la Facoltà di Architettura e Design della Technische Universität di Rosenheim (D). Dal 2005 vive e lavora a Chiusa, Bolzano (I).
PER INFO
L’opera sarà visitabile fino al12 dicembre 2022. Per informazioni sulle modalità di visita, consultare il sito del Museo Lavazza.