Il Mare, mostra collettiva d’arte visiva, inaugura sabato 9 luglio nella Cripta di San Michele Arcangelo. Con il Patrocinio della Città di Torino, fino al 18 giugno.
Il Mare presenta gli artisti Ennio Bertrand, Carlo Gloria, Fabio Nicotera, Carla Sanguineti, Andrea Chidichimo, Gosia Turzeniecka, Severino Magri, Davide Fasolo, Marco Memeo, Vadis Bertaglia, Adriano Paltrinieri, Riccardo Cecchetti, Francesco Pellerano, Francesca Vignale, Greta Bertino, Indiesigh, Andrea Massarelli, COSTAROCOSA (Roberta Toscano/ Armando Riva).
Gli approdi dell’intuizione, a cui le potenti imbarcazioni della ragione non riescono ad attraccare, sono sabbiosi, cangianti, franosi. Fragile, lo scoglio di queste rive è frangibile e friabile. Se anche volessimo stabilire una posizione per gettare le fondamenta di un molo, nessuna bitta potrebbe essere fissabile… Con un orizzonte tanto mutabile, allo stesso modo, sarebbe comunque vano ed impossibile invertire la rotta. Occorre navigare a vista, esplorando le continue trasformazioni della costa, osservando stupiti le metamorfosi del paesaggio, rispetto alle indicazioni ormai obsolete delle carte nautiche a nostra disposizione.
La facoltà dell’immaginazione ci guida, paradossalmente, tra le correnti della realtà. Così conosciamo il mondo: nell’applicazione giocosa di strumenti improvvisati, nella creativa immedesimazione in dinamiche perennemente correttive ed evolutive. Percepiamo il nostro corpo e la società: abbozzando, attraverso pretesti, il congiungimento di noi alla componente biologica o relazionale. L’appiglio di appoggio per ogni nostra operazione, una volta usato, si ripresenta come residuo. Possiamo decidere se gettarlo a mare, o se riutilizzarlo come un’ancora per incanalare, intorno ad esso, le energie per la creazione di una nuova disciplina. Conseguentemente alla nostra scelta, l’oggetto sarà ammirabile in lontananza, nella completezza della propria maturata inutilità. Oppure rappresenterà soltanto l’occasione per continuare ad imparare, leggendo l’universo nelle pieghe di ogni momentanea mancanza ed imperfezione… La scorza della natura sarà sempre intaccabile dalla forza dell’inventiva. Si riformuleranno i nostri tratti su diversi piani, in una finzione necessaria alla comprensione dell’interiorità. La quotidianità si rinnoverà su un disegno inedito: schizzo per un progetto di superiore qualità.