La banditrice Vanessa Carioggia, della Casa d’aste Sant’Agostino di Torino, tra i soliti ignoti di Amadeus
Arte e mercato possono anche produrre momenti curiosi come quello di ieri sera su Rai 1. L’incontro fra universo dell’intrattenimento e aste ha portato in tv, fra ignoti avvocati, macellai e karateka, la banditrice torinese Vanessa Carioggia della Casa d’aste Sant’Agostino.
Momento importante per la casa d’aste torinese visto che proprio oggi, mercoledì 14 marzo alle 18, inaugurerà l’esposizione della propria 145^ asta, un evento dedicato al design internazionale.
L’asta, prevista per il 19 e 20 marzo nella storica sede di corso Tassoni 56 a Torino, sarà preceduta dalla consueta esposizione che permetterà a collezionisti e amanti del design di fare una passeggiata fra grandi capolavori del design internazionale.
Attuale ancora oggi, il design anni ’50 non conosce crisi: cresce infatti l’interesse da parte dei collezionisti per aggiudicarsi all’asta oggetti rari e preziosi, icone di un periodo storico caratterizzato dalla voglia di “trasformazione” e riscatto.
Lampadari, vetri, mobili, poltrone e divani occuperanno le sale della storica sede della casa d’aste torinese.
Verrà celebrata la creatività del design italiano con oggetti di Ico Parisi tra i quali spicca la poltrona mod. 856 prodotta da Cassina nel 1958 e il divano modello 1947.39A, Gio Ponti con un’importante console impiallacciata in piuma di noce, Franco Albini, Luigi Veronesi, Ettore Sottsass, Aldo Tura, Gaetano Pesce; saranno visibili oggetti prodotti da storiche aziende del Made in Italy come Stilnovo, Fontana Arte con il lampadario modello 2127 in ottone nichelato spazzolato, dischi in cristallo sagomato molato e grande gemma centrale in cristallo del 1955, Arredoluce, Venini, Seguso, Cristal Art, Cassina, I.S.A e molte altre.
Tra i top lot della 145^ asta verrà esitata la libreria modulare LB7 di Franco Albini che rappresenta l’apice degli esperimenti “razionalisti” dell’architetto lombardo. Creata nel 1957 per Poggi, la libreria ha il vantaggio di poter essere posizionata ovunque, potendola ancorare tra pavimento e soffitto mediante montanti fissati a pressione. Inoltre, gli scaffali possono essere configurati secondo esigenze personali, sfruttando al massimo lo spazio offerto dalla struttura.
Importante la presenza della coppia di librerie componibili in alluminio, metallo verniciato e cromato del designer Ignazio Gardella che grazie alla struttura in montanti verticali perforati, permette di fissare le mensole in legno tramite bulloni reggipiano secondo il proprio gusto e le proprie esigenze.
Spicca tra le altre, la libreria da centro girevole di Claudio Salocchi in legno e struttura in metallo laccato prodotta da Sormani negli anni ’60.
Il divano mod. Fasce e la specchiera firmati Luigi Caccia Dominioni vogliono rendere omaggio, oltre che all’architetto, alla storica azienda produttrice Azucena che recentemente ha terminato definitivamente la propria produzione. Il divano, realizzato in metallo cromato e tessuti imbottiti celebra lo spirito degli arredi del catalogo Azucena che prediligeva l’accostamento di materiali diversi, l’uso di forme tradizionali e materiali molto costosi.
Tra i vetri emerge il “Sasso” di Fulvio Bianconi, marcato Venini Italia, in vetro massiccio trasparente con inclusione in pasta vitrea, ornata da una fascia di tre strati di vetro opaco e trasparente, parte superiore incisa da linee irregolari.