Guglielmo Marthyn espone “Le Briciole della Favola” in occasione della 55ª Mostra della Ceramica di Castellamonte 2015, nuova produzione di ceramiche “fiabesche”
È inverno a Corinto, città dissoluta e corrotta. Una vergine muore, poco prima delle nozze. La nutrice ne raccoglie i giocattoli preferiti in un cesto. Posandolo sulla tomba, lo copre con una tegola per preservarlo dal freddo e dalle intemperie.
A primavera, una pianta di acanto fiorisce sul sepolcro. Giorno dopo giorno, l’arbusto avvolge il paniere. Le foglie cercano di farsi luce e, giunte alla tegola, la aggirano con una voluta sinuosa.
Lo scultore Callimaco passa accanto a questo curioso canestro. Impressionato e affascinato dalle forme create casualmente, si precipita nel suo studio e scolpisce un nuovo capitello a immagine di quello spettacolo fiorito. Così il De Architectura di Vitruvio racconta l’origine dello stile corinzio.
Ideata secondo le proporzioni del corpo femminile, questa colonna era percepita come il correlativo della natura, della purezza, del gioco, della danza, dell’immortalità dell’anima…
Dietro ad ogni immagine che, allo stesso modo, cresce spontaneamente intorno ad un nucleo di inaspettata intensità emotiva o di tradizioni fortemente condivise, cova l’archetipo: il valore del raccolto e del dono, la scoperta e la speranza, le più intuitive soluzioni di adeguamento, il gusto antico per la narrazione di aneddoti. La fiaba e il racconto popolare, le leggende e i miti rovesciano ancora su di noi uno stimolante carico di figure simboliche. Per questo, oggi, all’interno delle continue modificazioni di forme e nella costante dinamicità interpretativa dei contenuti, il nostro compito è ancora quello di indagare determinate strutture universali. Modalità essenziali, scavi alle radici dell’esistenza, analisi di modelli percettivi imprescindibili restano prerogativa dell’arte contemporanea.
Guglielmo Marthyn appoggia il suo fardello di storie all’albero dell’immaginazione. Lo abbandona per un certo periodo, affinché le trame decantino. Quello che resta sono gli attimi fissati ingenuamente in un’atmosfera di palpitante eternità: scene notturne di gufi appollaiati su alberi scarni, vegetazioni simpaticamente invadenti, golosi ladruncoli di ciliegie, massaie che si sporgono dal balcone per nutrire stormi di passeri.
Le briciole della favola – i residui immateriali, eppure impressi nella memoria, di ogni ninnananna o filastrocca udita durante l’infanzia – sono il panorama che l’artista propone al viandante. Le visioni di quest’ultimo, assorto e sognante di fronte al fertile giardino della fantasia, potrebbero essere il tema delle prossime creazioni: la via da percorrere per il rassicurante ritorno a casa o per l’intraprendente inizio di una nuova lettura…
Punto espositivo Casa Gallo
Via Pasquale Educ, 36-40, Castellamonte, ingresso gratuito
Sandra Baruzzi – Roberto Castellano – Guglielmo Marthyn
“CERAMICHE ARTISTICHE NEL CONTEMPORANEO”
Gli artisti Sandra Baruzzi, Roberto Castellano e Guglielmo Marthyn condividono lo spazio di Casa Gallo a Castellamonte, cortile e giardino. Ogni artista espone le opere
d’arte realizzate nel 2015, mettendo in evidenza la continua ricerca sia stilistica che tecnologica che lo connota.
Casa Gallo, Castellamonte
A cura di Ivan Fassio
Orario di apertura al pubblico:
giovedi’ – venerdi’ dalle ore 16,00 alle ore 18,00
sabato – domenica dalle ore 10,00 alle ore 13,00 e dalle ore 15,30 alle ore 18,30
http://www.sandrabaruzzi.it/
http://www.ceramicamart.it/
Guglielmo Marthyn, Le Briciole della Favola
In Occasione della 55ª Mostra della Ceramica di Castellamonte – XIIª Mostra di Arte Applicata
Ac Principio Terra Universa, Curatore Guido Curto
6 giugno – 19 luglio / 14 agosto – 6 settembre 2014, Castellamonte