Futurismo e Ritorno all’Ordine sono i cardini di una mostra antologica aperta al pubblico fino al 2 luglio alla Fondazione Accorsi-Ometto di Torino
1910-1920, dieci anni importantissimi che la Fondazione Accorsi-Ometto mette sotto i riflettori con la splendida antologica “Dal Futurismo al Ritorno all’Ordine. Pittura italiana del decennio cruciale 1910-1920”.
Un viaggio, quello fra le storiche sale di Via Po, assolutamente cronologico. L’intento della curatrice Nicoletta Colombo è quello di ripercorrere il clima culturale italiano che segna la nascita dell’arte moderna. Le 72 opere in mostra, provenienti da musei e collezioni private, mettono in evidenza le peculiarità di un periodo che ha segnato l’arte del XX secolo.
Come suggerisce chiaramente il titolo della mostra, il percorso studiato dalla curatrice inizia con opere futuriste. Vediamo quindi Marinetti, Boccioni, Balla, Carrà, Sironi, Prampolini e altri protagonisti del tempo.
Si passa poi all’età del Simbolismo, delle Secessioni. I protagonisti: Martini, Viani, Casorati, Oppi, Chini.
Infine il Ritorno all’Ordine che vediamo ben rappresentato con Carrà, Sironi, de Pisis Funi, Rosai, Casorati, Soffici e altri. E naturalmente de Chirico.
Peculiarità della mostra è quella di mettere a confronto opere degli stessi autori in periodi diversi, offrendo così al visitatore la possibilità di respirare in prima persona l’aria del cambiamento che fu.
La mostra “Dal Futurismo al Ritorno all’Ordine. Pittura italiana del decennio cruciale 1910-1920” sarà aperta al pubblico fino al 2 luglio 2017, presso il Museo Accorsi – Ometto di Torino