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“Flashback l’arte è tutta contemporanea” a Torino

Dal 31 ottobre al 3 novembre, al Pala Alpitour di Torino, la VII edizione di Flashback, la fiera dell’arte pensata come “opera aperta”

Flashback, la fiera dell’arte pensata come “opera aperta”, compie sette anni, numero magico come il luogo che la ospita: Torino, la più contemporanea e mitteleuropea delle nostre città, da sempre quadrata ma visionaria, disciplinata ma capace di slanci di lucida follia.

Dal 31 ottobre al 3 novembre, al Pala Alpitour, quasi 50 gallerie esporranno opere di altissimo livello, opere di pittura, scultura e arti decorative, senza soluzione di continuità tra antico e contemporaneo, tra soggetti già molto affermati e altri di recente fondazione.

Nata nel 2013 dall’intuizione di Stefania Poddighe e Ginevra Pucci, con l’obiettivo di costruire un luogo di cultura visiva che unisse in un’unica soluzione cultura e mercato, senza vincoli di spazio e di tempo, Flashback propone un approccio all’arte più versatile, per consentire a un pubblico sempre più vasto di godere di opere non più percepite come lontane da sé, per ragioni temporali o culturali, ma come documenti nel nostro vissuto, come esperienza concreta nel qui e ora.

Nero/Alessandro Neretti, All the Things that We Need (2015)

Flashback fornisce quindi strumenti di conoscenza, per aiutare a riconfigurare la nostra identità e a costruire la memoria di chi siamo stati e soprattutto di chi potremo essere. Non una ricerca archeologica nel passato ma la consapevolezza di quanto questo sia parte integrante del nostro spazio di esistenza: la necessità di “utilizzare il preesistente”, per far sì che quello che è già presente possa rappresentare un’opportunità per porre le basi della società del futuro. Un progetto finalizzato in ultima analisi alla formazione di senso critico.

Il motto della manifestazione – l’arte è tutta contemporanea – è ormai famoso nel settore e si ispira alla ricerca concettuale di Gino De Dominicis sul tema dell’immortalità dell’opera d’arte. Il passato viene trasportato nel presente, facendo piazza pulita di etichette temporali e di forme artistiche. Quello che conta è solo l’esperienza di fruizione dell’opera e l’atemporalità della stessa.

Questo sincretismo è ciò che ha permesso a Flashback di crescere esponenzialmente negli anni ed è ciò che contraddistingue un progetto che si rinnova annualmente proprio come il tema scelto. L’edizione del 2019 è dedicata agli ERRANTI che con i precedenti titoli – l’Enigma del tempo, Il Labirinto, L’Energia, In senso Inverso, Nuovo Sincretismo e le Rive di un altro mare – forma i capitoli di un racconto unico.

Flashback, Torino

I personaggi siamo noi, crononauti dell’arte e nell’arte, vagabondi nel suo eterno presente, fruitori erranti, popolo misterioso che ha il vezzo di impicciarsi della storia (passata e futura) di tutti i popoli. Il titolo di questa settima edizione prende spunto da un romanzo fantascientifico datato 1986 della coppia di scrittori sovietici Arkadij e Boris Strugackij. Per Flashback questi Vagabondi nel e del tempo sono “Gli Erranti” (The Wanderers).

Quello che contraddistingue Flashback sono il linguaggio scelto per comunicare col pubblico, estremamente contemporaneo, fatto di loghi vivaci, temi insoliti, colori ricercati e allestimento, e i contenuti.

Questi si suddividono in:

  • flashback expo: le gallerie che, scelte per l’eccezionalità e qualità delle loro proposte, concorrono a comporre il magico atlas di flashback;
  • flashback special project: flashback è Opera Viva, il progetto dell’artista visivo Alessandro Bulgini che si sviluppa a partire dal 2013 e stigmatizza di anno in anno il valore e la funzione dell’arte;
  • flashback exhibition: i progetti espositivi realizzati indoor e outdoor;
  • flashback lab: i laboratori didattici che fanno scoprire ai più piccini le meraviglie dell’arte e sono dedicati alla conoscenza attiva e alla fruizione consapevole del patrimonio culturale;
  • flashback sound: il ricco e vivace palinsesto dedicato alla musica che, in un’attenta ricerca, spazia senza soluzione di continuità tra passato e presente;
  • flashback storytelling: il progetto che promuove, attraverso la narrazione, la sensibilizzazione e il coinvolgimento diretto e attivo tra il pubblico e l’arte;
  • flashback talk: il ricco programma di incontri che vede la propria peculiarità nell’approccio diacronico ai temi affrontati, una visione che spazia nel tempo dall’antichità alla modernità e viceversa;
  • flashback video: il programma dedicato all’immagine in movimento, dalla video-arte al documentario;
  • flashback art class: le lezioni di storia dell’arte “tutta contemporanea”.

Se la fiera, allestita durante la settimana della Torino Art Week, a inizio novembre, è il picco e la sintesi di quello che Flashback vuole rappresentare, il progetto non si ferma mai, è in continuo divenire e si sviluppa durante tutto l’anno, attraverso una serie di iniziative. L’obiettivo è migliorare immagine e identità di tale territorio, rafforzandola a livello internazionale, incrementando il coinvolgimento dei pubblici e accrescendo la possibilità di scelta e conoscenza.

Emanuela Barilozzi Caruso, Unknown (2019), Opera Viva

In questo percorso si inserisce “Opera Viva”, progetto speciale dell’artista visivo Alessandro Bulgini che, dopo aver dichiarato la fiera e tutti i capolavori presentati “Opera Viva”, ha lasciato gli spazi dell’arte per inoltrarsi nel territorio. Il 25 luglio è stato posizionato in piazza Bottesini a Torino il mega manifesto, opera d’arte realizzata da Emanuela Barilozzi Caruso, e a questo sono seguiti altri momenti di “countdown”. La fiera sarà inaugurata il 30 ottobre al Pala Alpitour.

Una manifestazione universale per contenuti e riconoscimento, ma peculiare per le modalità di approccio all’arte e al territorio. Un’importante occasione per i collezionisti, ma anche un buon amplificatore di progetti di arte urbana che portano a riflettere. Tutto questo e molto altro è Flashback.

 

FLASHBACK

31 ottobre – 3 novembre 2019
Dalle 11.00 alle 20.00

Pala Alpitour
Corso Sebastopoli 123, Torino

 

About Roberta Turillazzi

Giornalista per passione e professione dal 2015. Mamma e moglie giramondo, che attualmente vive a Londra. Lettrice a tempo pieno. Amo l'arte, il cinema, i libri e il calcio.

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