Si apre oggi, in via Della Rocca 41 a Torino, Faust Fest, il festival multidisciplinare curato da Gianluigi Ricuperati. Fino al 4 novembre, l’emanazione diretta di Faust, il “negozio” notturno e il locale per lettori insonni ideato da Gianluigi Ricuperati, ospita Faust Fest, una sorta di Wunderkammer aperta sulla notte torinese durante la settimana dell’arte. Canale Arte seguirà la programmazione con una serie di approfondimenti sulle esposizioni e sugli interventi di queste intense giornate.
Sei mostre – una delle quali dedicata alla “Dreamachine” di Cerith Wyn Evans, Brion Gysin, William Burroghs dalla collezione di Marco Rossi – sono lo scenario per una serie di interventi e talk: tra gli ospiti del festival Hans-Ulrich Obrist, Patricia Urquiola, Emiliano Ponzi, Heidi Julavits, Luigi Serafini, Cleo Fariselli, Gianni Vattimo, Italo Rota.
Lo stesso curatore sostiene la necessità di costituire innovativamente un programma definitivo di educazione pubblica. Non soltanto intesa come evento periferico di una fiera, una tale proposta potrebbe anche rappresentare la cifra distintiva della programmazione didattico-culturale di un museo. “Questo è quello che dovrebbero fare, o che potrebbero fare i musei”, sottolinea Gianluigi Ricuperati, “fare educazione pubblica gratuita, multidisciplinare, in luoghi interessanti, quindi con un elemento quasi artistico nelle scelte di progettualità culturale, strettamente legate ai temi della contemporaneità”.
Avvalendosi della collaborazione di uno staff che vanta figure del mondo creativo come Maurizio Cilli e Giulia Nomis, Faust Fest vuole essere una finestra di discussione, dibattito e approfondimento sulla settimana dell’arte torinese.
Tra i partner, aziende come Henraux, leader nel mondo nell’uso del marmo, con i quali Faust ha realizzato la visione, condivisa con Patricia Urquiola, di stampare i manoscritti di Proust su marmo sottile come una pagina.
Mutina, altra eccellenza con cui collabora Sarah Cosulich, ha supportato Faust con i Dialogues, nel cui ambito si inserirà l’intervista di Obrist a Gianni Vattimo. Insieme a Davines, una delle poche corporation italiane quasi totalmente eco-sostenibili, gli shampoo d’artista che tutti potranno portarsi a casa. Grazie a Caffè Giuliano e Ferrino Tende, partner torinesi, Faust ha inventato un Café New Frontiers in un campo-base delle idee, dove si potrà ascoltare musica speciale dallo stereo Yar. E poi: Ciam, marchio umbro di ‘refrigerator design’, ha donato al programma del Faust una pralineria dove Italo Rota ha collocato le conchiglie Xenofore, portatrici e traghettatrici di diversità!