La mostra “Era solo un’estate”, inaugurata il 19 settembre 2024 presso la Casa d’Aste Sant’Agostino di Torino, segna una tappa importante nella carriera del fotografo Riccardo Bandiera, un artista capace di raccontare emozioni complesse attraverso immagini che fondono la realtà e l’onirico. Le opere esposte appartengono ai suoi progetti “Hiraeth” e “Nantes Lubricis Pelagi”, lavori intrisi di simbolismo che esplorano la relazione tra presenza e assenza, con l’acqua come elemento centrale e al contempo sfuggente.
Il titolo della mostra, tratto da un verso della poetessa Laura Accerboni, evoca una malinconia profonda, il ricordo di un’estate ormai conclusa. È una nostalgia che risuona nelle fotografie di Bandiera, permeate da un senso di smarrimento e ricerca. Il progetto “Hiraeth”, il cui nome deriva da una parola gaelica che esprime il rimpianto per un passato idealizzato, ci porta sott’acqua, a cinque metri di profondità, dove rocce marine e modelli umani si fondono in composizioni che celebrano l’eterno ritorno dell’acqua. La particolarità tecnica di questi scatti, realizzati in apnea e senza l’uso di post-produzione, evidenzia l’abilità di Bandiera nel catturare la natura fugace del movimento e della luce, conferendo alle sue immagini un’aura eterea.
Hiraeth
Le stampe di “Hiraeth”, su carta cotone e plexiglass, offrono una tattilità che dialoga con i materiali naturali, come nelle opere montate su rocce marine. Qui, la scelta di una tiratura limitata contribuisce a rendere le fotografie oggetti preziosi, non solo per il loro valore artistico, ma anche per la loro unicità materiale.
Nantes Lubricis Pelagi
In “Nantes Lubricis Pelagi”, il contrasto è evidente: l’acqua è assente, ma le figure femminili continuano a cercarla, attraverso i movimenti del nuoto sospesi in una dimensione onirica e malinconica. L’assenza fisica dell’acqua è sostituita dall’illusione creata da un vetro sfocato, che interpone una barriera tra lo spettatore e le modelle, rafforzando la sensazione di inaccessibilità. Anche qui, Bandiera dimostra una padronanza assoluta della luce naturale, che insieme al colore e alla posa, dà vita a composizioni eleganti e misteriose.
Le opere in mostra raccontano un dialogo continuo tra ciò che è presente e ciò che è assente, tra il visibile e l’invisibile. C’è una malinconia sottile che attraversa le fotografie, un sentimento di nostalgia che non è solo per un tempo passato, ma per qualcosa che forse non è mai stato. Bandiera riesce a trasportare il visitatore in un mondo sospeso, dove le regole della fisica sembrano piegarsi a favore di una narrativa emotiva che lascia spazio alla riflessione.
Le opere in mostra raccontano un dialogo continuo tra ciò che è presente e ciò che è assente
In conclusione, “Era solo un’estate” è una mostra che non si limita a presentare delle fotografie, ma invita a un’esperienza sensoriale e meditativa. Riccardo Bandiera, attraverso la sua maestria tecnica e la sua visione poetica, crea un racconto visivo che tocca corde profonde e che trova nella malinconia il suo filo conduttore. Una mostra da non perdere per chi cerca nell’arte una riflessione sulla transitorietà e sul desiderio mai appagato di tornare a ciò che è perduto.
La mostra, curata da Vanessa Carioggia, sarà aperta al pubblico dal 19 settembre al 10 ottobre 2024 presso la Casa d’Aste Sant’Agostino di Torino.