Sino al 14 febbraio 2022 il Museo Nazionale del Cinema ospita “Diabolik alla Mole”, una mostra a cura di Luca Beatrice, Domenico De Gaetano e Luigi Mascheroni.
La mostra è allestita al piano d’accoglienza del Museo Nazionale del Cinema, un nuovo spazio espositivo che completa il percorso di visita tradizionale. Nel 2022 il leggendario personaggio – nato nel 1962 dalla penna delle sorelle Giussani- compirà 60 anni : il Museo Nazionale del Cinema di Torino ha voluto rendere omaggio all’iconico “Re del terrore” (dal titolo del primo numero di Diabolik) con una mostra evento che coinvolge anche il MAUTO – Museo dell’Automobile: alla Mole Antonelliana si celebra il fumetto, le sue trasposizioni cinematografiche e il coinvolgimento con il mondo dell’arte e del design; al Mauto si festeggiano i sessant’anni della Jaguar E-Type, l’auto che l’elegantissimo rapinatore solitario utilizza per i suoi audaci colpi: una compagna lucida, nera, super-performante, come Diabolik del resto. Quando fu presentata al Salone di Ginevra, ricorda Mariella Mengozzi, direttrice del Mauto, la Jaguar E-type, disegnata dall’inglese Malcom Sayer, si impose come un vero e proprio capolavoro sia per le linee che per le prestazioni, addirittura superiori alle coeve Ferrari, Maserati e Aston Martin.
L’intero progetto espositivo si presenta come una vera e propria mostra-evento la cui inaugurazione è avvenuta concomitanza con l’uscita dell’attesissimo film Diabolik dei Manetti bros con Luca Marinelli, Miriam Leone, Valerio Mastandrea e Alessandro Roia, prodotto da Mompracem con Rai Cinema e distribuito nelle sale da 01 Distribution. Un concetto visivo attorno a cui si aggrega ovviamente il cinema, con foto e materiali di scena del nuovo film – come ad esempio la ghigliottina apparsa nell’albo numero 3 del fumetto, che in particolare iispira la vicenda narrata dai Manetti bros. E poi materiali inediti della versione diretta da Mario Bava nel 1968 e di quella mai realizzata nel 1965 da Seth Holt con l’attore francese Jean Sorel.
La cura per il design di Eva Kant, mitica compagna di Diabolik, sofisticata e iconica quanto il protagonista, è specchio dello stile di vita moderno nei primi anni ’60, così come la passione per l’arte (Diabolik ruba un quadro per lei, giurandole amore): due fattori che hanno stimolato il progetto di allestimento, un vero e proprio viaggio dentro le oscurità dei rifugi sotterranei della coppia diabolica con mobili e arredi del tempo, tra cui la lampada Taccia dei Castiglioni e la chaise long Le Corbusier, e opere d’arte dal gusto pop, come il multiplo di Mimmo Rotella o l'”Eva siamo salvi” di Ugo Nespolo, pensate come un omaggio all’inafferrabile criminale e alla sua complice.
Come racconta Luca Beatrice, curatore di questa sezione: “[…] Alla ricerca di omaggi della nostra arte all’uomo col pugnale e a Eva ho rintracciato opere relativamente recenti, a testimonianza del fatto che il fenomeno dura da tanto e non accenna a smettere: il doppio ritratto luminoso di Marco Lodola, nefli anni Ottanta esponente del Nuovo Futurismo e attento sempre a cogliere l’aura intorno ai personaggi che più lo meritano, serie limitata di polaroid ottenute a partire dalle copertine del fumetto, scomposte e rielaborate con lo stile tipico di Maurizio Galimberti, un dipinto psichedelico, in bianco e nero, del pittore aretino Giancarlo Montuschi. Ho trovato un tocco di America con l’opera di Ronnie Cutrone, storico assistente di Andy Warhol.
Accanto a fumetti, tavole e disegni originali, e rarità provenienti dall’archivio della casa editrice Astorina e da collezionisti privati – attraverso le immagini dell’Archivio Publifoto di Intesa Sanpaolo, si ricostruisce il clima da cronaca nera delle metropoli del Nord Italia, in quella linea criminale che unisce Torino e Milano attraverso le “imprese” della malavita in quei coloratissimi e “neri” anni Sessanta, così ben raccontati dalla penna di Dino Buzzati, allora articolista di nera, ritratto in una celebre foto alla sua scrivania con alle spalle il poster di Diabolik.
Anche la colonna sonora di Diabolik (etichetta Carosello Records ed edita da Edizioni Curci e Creuza) èanche tra i protagonisti della mostra: le musiche di Pivio & Aldo De Scalzi, infatti, fanno da sottofondo ai disegni, tavole e oggetti di scena esposti: tra i materiali presenti anche il doppio vinile della colonna sonora e gli spartiti dei brani, a dimostrazione della grande sinergia tra il fumetto e le sue varie declinazioni nate nel corso degli anni. L’universo cinematografico di Diabolik viene integrato da “mondi” nuovi come il videomapping e la realtà virtuale. Dopo lo spettacolare videomapping che per tre settimane ha “vestito” la Mole Antonelliana con le sfolgoranti immagini del film, arriva un esclusivo contenuto in VR che permetterà allo spettatore di immergersi a 360° nell’atmosfera del film. Disponibile in anteprima il 16 dicembre nelle sale CineVR del Museo Nazionale del Cinema, Diabolik VR Experience è un corto di 1’32” realizzato da Omar Rashid Gold Productions per Rai Cinema, girato in VR360 nel misterioso covo di Diabolik e sarà fruibile dal 17 dicembre anche sull’App Rai Cinema Channel VR e sulla pagina Facebook di 01 Distribution e di Diabolik – Il film.
Come ricordato, l’omaggio che Torino fa a Diabolik si completa al MAUTO – Museo Nazionale dell’Automobile di Torino con la mostra Colpo grosso al museo, a cura di Giosuè Botto Cohen che, fino al 6 marzo 2022 e con un allestimento dedicato, celebra i 60 anni la Jaguar E-type, la mitica auto di Diabolik Come ricorda Benedetto Camerana, Presidente del Mauto: “…una doppia mostra straordinaria per attivazione di miti, collettivi e personali, e di un immaginario allo stesso tempo metallico e romantico. È una occasione perfetta di integrazione tra culture diverse, visive e pop, con una costruttiva e reciproca invasione di campo tra due Musei Nazionali, del Cinema e dell’Automobile”.
Intesa Sanpaolo è main partner dell’iniziativa In collaborazione con Rai Cinema, Mompracem, Astorina, Archivio Publifoto Intesa Sanpaolo, MAUTO – Museo Nazionale dell’Automobile, Poste Italiane, Xmas Comics. Il catalogo, pubblicato da Silvana Editoriale, contiene i testi dei curatori Domenico De Gaetano, direttore del Museo Nazionale del Cinema, Luca Beatrice, critico d’arte, Luigi Mascheroni, giornalista de Il Giornale, oltre ai contributi di Benedetto Camerana, presidente del MAUTO – Museo Nazionale dell’Automobile, Mariella Mengozzi, direttore del MAUTO – Museo Nazionale dell’Automobile, Mario Gomboli, direttore editoriale di Astorina, Gianni Bono, giornalista e storico del fumetto italiano. In occasione della mostra al Museo Nazionale del Cinema e dell’uscita in sala del film, Poste Italiane propone uno speciale annullo filatelico dedicato a Diabolik.
PER INFO
DIABOLIK ALLA MOLE Museo Nazionale del Cinema Via Montebello 20 – Torino, dal 16 dicembre 2021 al 14 febbraio 2022
COLPO GROSSO AL MUSEO MAUTO, Museo Nazionale dell’Automobile di Torino Corso Unità d’Italia, 40 – Torino dal 16 dicembre 2021 al 6 marzo 2022