Il Corpo Elettrico è la quarta edizione del progetto espositivo accolto da Era Aurora, un laboratorio di poesia vivente di Davide Bava. Nel progetto curato da Ivan Fassio gli artisti hanno dato voce all’elettricità del corpo con foto, incisioni e poesia improvvisata.
Andrea Colucci sorprende con la sua pittura gestuale:
“Io nasco come pittore e non come incisore, ho subito adorato l’intervento che è nel suo stato embrionale, sulla differenza di segno. È un impianto molto grafico, c’è poca pittura, ed è qualcosa di nuovo che sto sperimentando”.
Come hai voluto ispirarti al corpo elettrico?
“Ho cercato di riprendere il tema partendo da due entità e c’è una correlazione tra loro che può essere di scontro o dialogo, inoltre è stato molto interessante sfruttare i bordi dell’ampia nicchia con dei segni che ricordano l’elettricità.”
Serena Debianchi si fotografa realizzando “Cronache di un guscio errante”.
Che legame hai con la chiocciola?
“ho realizzato gli autoscatti con una chiocciola che compie un viaggio sul mio corpo. Non si tratta del mio animale guida, ma c’è uno scontro tra la mia indole caratteriale estroversa e dinamica e la lentezza della chiocciola. Questa lentezza crea una compensazione energetica, un equilibrio dentro di me.”
Le Scapigliate sono quattro ragazze che hanno realizzato “If it feels good (then)”. Foto che non possono passare inosservate. Il tema che affrontano emoziona pungendo in un effetto-sorpresa.
Da dove è nata l’idea?
“Nel progetto parliamo delle pene d’amore, partendo dai motivi tropicali abbiamo pensato al cactus che è allegoria dell’amore pungente che fa soffrire, ma in un modo ironico e metaforico. Le foto parlano, attraverso i colori vivaci, dell’attimo che precede l’inevitabile sofferenza causata dall’amore, quando ancora è tutto bello ma sta per crollare.”
Il tabù del sesso come lo avete affrontato?
“La spinta provocatoria non è stata voluta, abbiamo più giocato sull’ironia, consapevolmente. In delle critiche siamo state additate da uomini come “frivole”, ma l’argomento del sesso è naturalmente presente in ogni donna.”
Aderite ad una rivoluzione femminile?
“La nostra posizione è dissociata dal femminismo, la rivoluzione sta nel non sottolineare le differenze di genere. Non ci interessa essere catalogate come artiste donne perché non vogliamo escludere l’uomo da questa esposizione.”
Federico Barazza proviene dal mondo della musica, del teatro e della poesia. Ci regala un’esibizione di poesia improvvisata percorrendo la sua psiche. Fa affievolire le luci, perché ha un problema che lo rende quasi privo della vista e farà entrare tutti nel suo mondo amplificando la percezione degli altri sensi.
“Mi baserò su ciò che mi ha trasmesso l’esposizione di stasera, una lentezza che ascendente e l’eccitazione. Il corpo elettrico è un corpo che freme e voglio far si che l’elettricità trapassi i corpi di tutti.”