giovedì , 21 Novembre 2024

Cercando le forme dell’anima all’Instituto Cervantes

Le forme dell'anima all'Instituto Cervantes

Le Forme dell’anima, collettiva di 14 artisti spagnoli in mostra al Cervantes.

Le Forme dell’anima, collettiva di 14 artisti spagnoli in mostra al Cervantes
Le forme dell’anima all’Instituto Cervantes

Arriva a Roma alla Sala Dalí dell’Instituto Cervantes dal 7 febbraio al 30 marzo “Las formas del alma” (Le forme dell’anima) a cura di Susana Blas. La collettiva comprende 109 opere tra fotografia, pittura, scultura e installazioni realizzate tra il 2010 e il 2016 da quattordici artisti spagnoli che affrontano il concetto di anima: Chechu Álava, María Bueno, Soledad Córdoba,Antonio Fernández Alvira, Santiago Lara, Mireya Martín Larumbe, Vicky Méndiz, Mapi Rivera, José Luis Serzo, Paula Noya, Yolanda Tabanera, SUSO33, Marina Vargas e Juan Zamora.

In occasione della mostra è previsto un ciclo d’incontri presso la Sala Dalí con artisti e autori spagnoli e italiani. Si inizia il 7 febbraio alle ore 18 con il dialogo tra Juan Zamora e Pietro Ruffo, moderato da Susana Blas dal titolo “L’etica dei dettagli”. Un incontro che di fatto anticipa il vernissage e vede protagonisti due artisti che attraverso la loro arte fanno riflettere sulla condizione umana, la natura, l’attualità. A Marzo, invece, sono previsti altri due incontri: “La pittura interiore” con le artiste Chechu Álava e Silvia Codignola, martedì 12 e “La mente dipinta: la lettura delle emozioni nella pittura figurativa” con il prof. Alfonso Troisi e prof. Miguel Berganza, il 19 marzo.

Filo conduttore di questa mostra dal grande impatto visivo è la spiritualità e i diversi modi di rappresentarla in rapporto alla natura, all’uomo e alla quotidianità, lasciando che il visitatore si abbandoni ai ricordi, alle intuizioni, alle visioni e ai simbolismi che le opere evocano.

La ‘Forma dell’anima’, collettiva artisti spagnoli.

L’esposizione parte dalla mostra «Il Bosco Interiore» ideata come conversazione collettiva e atemporale assieme alla scrittrice mistica Teresa de Ávila (1515-1582), già presentata nel 2015 alla Sala Juana Francés di Saragozza e che per questa occasione è stata ulteriormente ampliata.
“Le forme dell’anima” si articola in tre aree di confine nelle quali convivono la spiritualità quotidiana (luce, calma, poesia del momento), i rituali di iniziazione (buio, azione, rinascita) e le visioni oniriche (sogni, spirali, immaginazioni), elementi che vogliono generare nel visitatore un’esperienza emozionale che si impone sulle risposte intellettualizzate.

La funzione di questo intreccio collettivo è quella di una guida di viaggio, durante la quale, ogni opera, ogni dettaglio contiene la totalità della mostra. «Ogni opera d’arte va intesa non solo come qualcosa che ci è stato consegnato ma anche come una certa manipolazione dell’ineffabile».
La spiritualità va oltre gli opposti risultando sempre contraddittoria: questa esposizione vuole farsi strada attraverso il profondo e il periferico, attraverso l’immenso e l’esiguo, attraverso il non verbale, la solitudine. Centrandosi sulla delicatezza dei dettagli e sull’incertezza dell’amore.

Dal 7 febbraio al 30 marzo 2019 viene esposta per la prima volta a Roma, alla Sala Dalí dell’Instituto Cervantes (piazza Navona, 91)
 
Le Forme dell’anima, collettiva di 14 artisti spagnoli in mostra al Cervantes

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