La Casa d’aste Sant’Agostino di Torino scalda i motori di una importante settimana di aste. Dal 4 al 7 luglio 2023, nella sede storica di Corso Tassoni 56, vanno in asta arte orientale, argenti e antiquariato, design e infine due giornate coi dipinti.
Martedì 4 luglio 2023, ore 11,00, Arte orientale
La prossima asta di Arte Orientale della Sant’Agostino propone una selezione di oggetti, quali mobili, dipinti, sculture in bronzo, porcellane, giade e altre pietre dure, e ogni opera d’arte provenienti dalle varie zone dell’Asia e del Sud-Est Asiatico.
Segnaliamo una selezione di porcellane del XVIII sec su sfondo blu cobalto proveniente da una collezione privata ligure, una selezione di porcellane blanc de chine del XVIII sec proveniente da collezione privata milanese e una selezione di giade proveniente da collezione privata torinese.
Martedì 4 luglio 2023, ore 16,00, Argenti e antiquariato
A Luglio la casa d’aste Sant’Agostino presenterà una vasta raccolta di oggetti in argento, distinti in sessantacinque lotti compositi.
Dagli argenti antichi ben rappresentati da servizi di posate, saliere-pepiere, vassoi con punzoni mauriziani, marcati da alcuni dei più celebri argentieri piemontesi quali Carlo Balbino, Segre Benaja e Giovan Battista Borrani; senza dimenticare una serie di argenti del XIX secolo di area inglese e russa.
Presenti moltissimi argenti moderni tra i quali spicca la bellissima ed accurata raccolta di animali in argento come l’aragosta (con antenne mobili), la cicogna o la papera e il gallo cedrone: vere e proprie sculture lavorate a filo.
Non mancano gli argenti firmati come i candelieri della maison Cartier, a cinque luci cadauno; poggianti su base circolare decorata con festoni e corpo geometrico decorato a motivi vegetali e geometrici o ancora due grandi vassoi firmati “Cartier”, di forma ovale con bordo sagomato.
Completano l’asta anche una serie di arredi di antiquariato comprendenti cassettoni piemontesi intarsiati, armadi di area tedesca e francese e tavolini impero. Vasta, inoltre, la scelta di ceramiche Lenci che chiude l’asta.
Mercoledì 5 luglio, ore 15,00, Design
L’asta di giugno esiterà in una tornata unica un’interessante varietà di mobili e di oggetti d’arredo, che parte dagli anni ’40 fino ad arrivare ai giorni nostri, in grado di soddisfare le richieste del pubblico più esigente.
Uno sguardo sulla produzione dei più importanti designer italiani e stranieri tra i quali Franco Albini, di cui verrà esitata una libreria modello LB7 prodotta per Poggi e un tavolo modello cavalletto TL2 prodotto sempre per Poggi anni ’50.
Inoltre saranno in asta oggetti di design iconici come la poltrona 4801 disegnata da Joe Colombo e prodotta per Kartell e un vaso della serie Yantra, disegnato da Ettore Sottsass.
Non mancheranno i grandi nomi come Gio Ponti, lo studio BBPR, Ico Parisi, Gae Aulenti, Angelo Mangiarotti e molti altri.
Saranno rappresentate anche le più rilevanti case produttrici come Stilnovo, Fontana Arte, Maxalto, Artemide ed altre aziende storiche.
È possibile partecipare all’asta tramite sito internet, telefono, offerta scritta o recandosi in sala.
Giovedì 6 luglio, ore 16,00, e venerdì 7 luglio, ore 16,00, Dipinti
La prossima asta Sant’Agostino è dedicata ad un’ampia selezione di dipinti antichi, dell’800, del ‘900 e contemporanei, italiani e internazionali, oltre a una sezione di disegni.
Vi citiamo alcune opere, partendo da un movimentato “Carnevale”, assai ben dipinto, della rumena Magdalena Radulescu; segnaliamo poi una grande “Maternità” (1963) del sardo Dedalo Montali, formatosi a Brera e più tardi piemontese d’adozione. Molto valutato nel dopoguerra, è stato poi ingiustamente messo da parte da critica e mercato. Vi sono poi numerosi, eccellenti artisti torinesi, presenti con ottime opere: da Sobrile (splendido “Vaso di fiori” del 1948), da Paulucci a Colombotto Rosso (spettacolare “Bambola bionda”), da De Bonis ad Abacuc, da Spazzapan a Galvano. Più vicini ai giorni nostri ecco alcune tecniche miste del grande scultore Floriano Bodini, tra le quali una splendida “Figura femminile e cavallo” del 2000; poi un bell’acrilico e pastelli di Elio Torriero (“Ascolto” del 2002) e un olio astratto, “Roots” (2021) dello spagnolo Noel Villafuerte. Splendida la sezione dei disegni, in cui spiccano alcuni Felice Carena, un delicato inchiostro del grande romano Guglielmo Janni e una deliziosa “Signora con cagnolino” di Enrico Colombotto Rosso.
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