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Aperta Parentesi. Mostra Collettiva

Sogno di Elisa Filomena per Aperta Parentesi, a cura di Ivan Fassio
Sogno di Elisa Filomena per Aperta Parentesi, a cura di Ivan Fassio

Stasera, venerdì 15 settembre 2017 a partire dalle ore 19 presso Spazio Parenesi in via Belfiore 19 a Torino, si inaugura la mostra collettiva con Ennio Bertrand, Riccardo Cecchetti, Elisa Filomena, Davide Galipò, Cecilia Gattullo, Tiziana Inversi, Alice Krizman, Gabriele Operti, Ester Pairona, Hermann Reiter, Franceso Salmeri, Davide Sorrenti, Chiara Zotti. Fino al 20 settembre, tutti i giorni dalle 11 alle 13 e dalle 15 alle 20. Per l’occasione, Canale Arte presenta un testo creativo di presentazione dello Spazio Parentesi.

Spazio Parentesi

Nascere in poesia progressivamente, da sempre, per la stessa imperscrutabile impalpabile indefinibile tensione che ci consente di dirci pian piano contemporaneamente, e di venire, quali pericolosamente stessi, al mondo. Esserne fatalmente coscienti incoscienti, esserne fatati, è già compierne il destino.

Palpitazione, mai memoria, cristallizzazione neppure. Da rendere in perfezione e completezza: magia della terra che germoglia la scissione cara, inevitabile. Per lettura, voce, movimento, amplificazione-eco, scrittura, grafia, corpo-mondo, tutto. Che ciò sia chiaro, in splendore mattutino: è già compierne il destino.

E il filo tirato stia soltanto tra le categorie, a saperle riconoscere. Negli attriti del gruppo-esistenza, in oltre, ché a chiamarli altrimenti si rischia di scivolare nella Storia. Tale il mestiere di scrittore, che è alla base del raccolto, del racconto. La scelta della fabula e l’ironia per il frammento, il divertimento o l’invettiva in situazione. Come da bambino, sapiente, dal pampino riconoscere la distanza, anche nell’aggrovigliato intreccio dei tralci nei filari, tra la vite di barbera e il grignolino. Individuare, in tanta grazia, è già compierne il destino.

Per concludere, non finisce mai. Né sarà sufficiente, né abbastanza, peso-nulla da dichiarare con addosso tanto odore di polvere da sparo. L’amore per l’arte venatoria, dunque. E la violenza necessaria. Il cacciatore esperto si carica e sceglie da sé bossolo capsula e proiettile, viaggia, cartucciera stretta in vita. Camminare, scovare, uccidere la bestia. In immacolate contingenze, si viene ammessi in qualche circolo, si viene ricordati. Questo è secondario, oltreché meschino da sperare, e calcolarlo è inammissibile. Esserne certi, stando dritti, è già compierne il destino.

Spazio Parentesi

via Belfiore 19

Torino

info: 3382270563

 

About Ivan Fassio

Poeta, scrittore, curatore d'arte contemporanea.

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