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Alberto Giacometti arriva a Milano
Attraverso le sculture, i dipinti, i disegni realizzati fra gli anni Venti e Sessanta, il visitatore riceve gli strumenti per scoprire ed appassionarsi all’evoluzione dell’artista, partendo dagli inizi svizzeri e arrivando all’atelier di rue Hippolyte-Maindron a Parigi.
Presenti alla GAM di Milano tutti gli aspetti di Albero Giacometti: si va dall’esordio a contatto con il Post-cubismo e il Surrealismo per arrivare fino alla totale maturità artistica.
L’esposizione è suddivisa in cinque sale che corrispondono ad altrettante fasi dell’opera di Alberto Giacometti. Si inizia con opere che introducono all’intimità famigliare di Alberto Giacometti. Quindi coi busti che ritraggono i famigliari, il padre, la madre, il fratello Diego.
Si passa poi alla fase del Surrealismo che è ben rappresentata dal capolavoro “Boule Suspandue” che lo stesso Dalì definì prototipo degli “oggetti a funzionamento simbolico”.
Dalla terza alla quinta sala si assiste all’evoluzione della fase matura di Giacometti. La mostra chiude infatti al cospetto dell’immensa “Grande femme IV” che riassume la drammaticità delle opere di Giacometti e mette perfettamente in luce il lavoro sulle sculture monumentali della sua ultima fase artistica.
