L’arte italiana contemporanea negli Stati Uniti ha trovato un ambasciatore in Ezio Gribaudo, che dal primo aprile al 28 maggio espone i suoi teatri della memoria in West Texas a Lubbock. Non solo, all’inaugurazione della mostra Ezio Gribaudo’s Theaters of Memory, Gribaudo verrà anche omaggiato con un importante premio alla carriera, The ICC (Istituto Italiano di Cultura) Lifetime Achievement Award, consegnato dal Direttore dell’Istituto Italiano di Cultura di Los Angeles Valeria Rumori. Nell’ambito della mostra, verrà anche proiettato il documentario The White Magic of Ezio Gribaudo diretto da Marco Agostinelli e Andrea Liuzza nel 2015
Il premio Lifetime Achievement Award, che verrà consegnato al Maestro Ezio Gribaudo in occasione della sua mostra personale a Lubbocck in Texas, riconosce l’eccellenza italiana nel mondo ed è stato assegnato a personalità quali Claudia Cardinale, Vittorio Storaro, Dino De Laurentiis, Francis Ford Coppola, Sergio Pininfarina, Ennio Morricone, Claudio Magris, Emilio Vedova e Renzo Piano.
All’inaugurazione della mostra, Gribaudo riceverà anche la cittadinanza onoraria di Lubbock. Gli interventi di apertura includono quello del Console Generale di Houston Elena Sgarbi, del Direttore dell’Istituto Italiano di Cultura di Los Angeles Valeria Rumori, del Dean di Arts and Sciences della Texas Tech University Brent Lindquist, del direttore del LHUCA Jean Caslin, dell’editore Marta Hallett, dell’editore Paola Gribaudo e di Victoria Surliuga, Associate Professor di Italianistica alla Texas Tech University.
Il documentario The White Magic of Ezio Gribaudo, diretto da Marco Agostinelli e Andrea Liuzza (2015), verrà proiettato all’inaugurazione e durante la mostra.
Il 19 aprile 2016 Victoria Surliuga terrà una conferenza su Gribaudo presso l’Istituto Italiano di Cultura di Los Angeles.
La mostra di Lubbock raccoglie una serie di lavori che elaborano il tema della memoria in Gribaudo, a partire dal 1965 fino al 2015. L’archeologia della conoscenza e dell’esperienza umana sono i temi principali di queste opere, che si basano su associazioni concettuali e cromatiche per evocare la memoria e i ricordi. Gribaudo rivisita le pratiche mnemoniche rinascimentali riassumendo i momenti principali della sua decennale carriera artistica.
Ezio Gribaudo è nato il 1929 a Torino, dove vive e lavora. Un’intensa attività espositiva accompagna la sua carriera artistica dal 1953 a oggi, segnata da importanti riconoscimenti tra i quali il premio per la grafica alla XXXIII Biennale di Venezia del 1966 e alla Biennale di San Paolo del Brasile nel 1967.
Le sue opere più note sono i logogrifi, i flani e gli studi monocromatici bianchi. Pittore, scultore, grafico, Gribaudo è tra gli editori d’arte più affermati e ha lavorato con Willem De Kooning, Marcel Duchamp, Joan Miró, Henry Moore e numerosi altri.
Le sue opere si trovano nelle collezioni permanenti di diversi musei, tra i quali il Museum of Modern Art di New York (MoMA), la Peggy Guggenheim Collection (Venezia), Ca’ Pesaro (Venezia), il Musée des Arts Decoratifs (Parigi), il Museum of Imagination (Hudson, NY), la Robert McDougall Art Gallery (Christchurch, Nuova Zelanda) e il Museu de Arte Moderna do Rio de Janeiro (Brasile).
Gribaudo ha esposto i suoi lavori negli Stati Uniti in diverse occasioni: nel 1966, alla Wittenborn One-Wall Gallery di New York, a Chicago alla Galleria Roma nel 1969, alla Marisa del Rey Gallery nel 1970, nel 1981 alla E. Nakhamkin Gallery, sempre a New York, nel 1984 alla Lawrence Ross Gallery di Beverly Hills. Nel 1986 ha partecipato a una collettiva presso l’ICAF (The International Contemporary Art Fair in Los Angeles) e ha inaugurato la mostra Books and Prints presso la Stubbs Gallery (New York) dove ha esposto i suoi lavori nel 1995. Due altre mostre a New York avvengono rispettivamente nel 2006, presso la Briggs Robinson Gallery e nel 2013 all’Istituto Italiano di Cultura di New York, Chronicle of an American Journey 1961.
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