La Fondazione Merz ospita fino all’ 11 Ottobre una delle quattro mostre del progetto Tutttovero.
I lavori di Mario e Marisa Merz sono affiancati dalle opere di altri artisti; lo scopo è riflettere sul dialogo artistico tra i coniugi Merz e gli artisti da essi influenzati.
L’opera che colpisce subito, viste ache le sue dimensioni, è “Pietra serena sedimentata depositata e schiacciata dal proprio peso così tutto quello che è in basso va in alto e tutto quello che è in alto va in basso sopraelevazione e opera incerta di pietra serena“.
Il tavolo metallico risulta costruito misurando la Cupola del Brunelleschi a Firenze, su di esso giacciono lastre di pietra serena che ospitano un’ordinata selezione di ortaggi e frutti.
Attorno a questa imponente opera troviamo una serie di lavori di altri artisti con cui Mario e Marisa Merz hanno lavorato.
L’intento della Fondazione è stato, infatti, evidenziare la relazione tra gli artisti, andando ad indagare il discorso di verità che viene a crearsi nei rapporti personali di questi ultimi con i coniugi Merz.
Possiamo, ad esempio, osservare come i MASBEDO, con Spirale, si siano ispirati al video Lumaca, realizzato da Gerry Schum nel 1970, in cui si vede Merz disegnare una spirale su un vetro posto davanti a lui. L’installazione dalla forma a spirale, di Nicolò Massazza e Iacopo Bedogni, è una collettiva che coinvolge un gruppo di video artisti internazionali (tra cui Jan Fabre, Marzia Migliora, Catherine Sullivan, Nicolas Provost, Sigalit Landau, Shaun Gladwell, Damir Ocko, Emmanuelle Antille, Rä Di Martino, Gianluca e Massimiliano De Serio).
Le opere al neon di Marzia Migliora ( Monitor and keep at a distance ) e Alfredo Jaar ( ) traggono ispirazione dalla ricerca artistica compiuta da Merz, che dal 1960 iniziò ad utilizzare il neon come elemento fondamentale dei suoi lavori.
Nell’ampio spazio espositivo della Fondazione Merz, emerge il grande lavoro di Kounellis: Untitled (2009).
La distesa di scarpe e cappotti offre una presenza drammaturgica; le semisfere di piombo, poste sui capotti all’altezza del cuore, rappresentano invece il peso dei lavori di Kounellis, come dice lo stesso artista “non sono legato alla leggerezza”.
La pregevole scelta delle opere esposte in Fondazione Merz, non è sufficiente ad aiutare lo spettatore a comprendere quali fossero i rapporti, diretti e indiretti, tra Mario e Marisa Merz e gli altri artisti presenti in mostra. Per i meno avvezzi alla storia dell’arte contemporanea, risulterà infatti complesso comprendere la grande influenza che i coniugi Merz hanno avuto su un’intera generazione di artisti.
Questi gli artisti in mostra: Anselmo, Barclay, Barney, Benassi, Botto & Bruno, Buren, Cabrita Reis, De Maria, Tacita Dean, De Serio, Jaar, Kounellis, Lewitt, MASBEDO, Migliora, Ortega, Rabbia, Sala e Weiner.
Tuttovero – Fondazione Merz – 25 aprile / 11 ottobre
via limone, 24
10141 torino
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