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Allan Kaprow. A Bibliography

Allan Kaprow, A Bibliography, Excerpts from the Book, courtesy Mousse Publishing
Allan Kaprow, A Bibliography, Excerpts from the Book, courtesy Mousse Publishing

Allan Kaprow, A Bibliography, Edited by Giorgio Maffei, Mousse Publishing, 2012

Ricerca e testimonianza: una pubblicazione Mousse Publishing riscopre quarant’anni di programmi e documenti per gli happenings di Allan Kaprow

Allan Kaprow ha segnato la storia del teatro di ricerca e dell’arte contemporanea statunitensi. A livello teorico, insieme a Michael Kirby e Richard Schechner, è stato il formulatore di un’idea di arte scenica aleatoria ed estemporanea, in cui il confine tra esperienza estetica ed esistenza si assottiglia progressivamente. In questa concezione, il tempo diventa materia e mezzo privilegiato per la produzione di senso, alla stregua di tutti gli altri strumenti artistici tradizionali.
Allievo di Hans Hofmann, ne assume le caratteristiche vitali ed espressionistiche che definitivamente accolgono gestualità e immediatezza all’interno della visione estetica. Abbandona la pittura dopo un’intensa riflessione sull’Action Painting di Jackson Pollock. Convinto che l’opera di quest’ultimo sia così esauriente da poter oltrepassare la pittura per creare dei veri e propri ambienti e delle azioni indipendenti, diventa precursore di un concetto artistico che possa superare il tradizionale dualismo tra spettatore ed autore.
Avvicinatosi alla composizione musicale grazie al suo maestro John Cage, ne scopre il potenziale di interdisciplinarietà assistendo ad eventi in cui le musiche di Cage si rapportavano alle esperienze figurative di Robert Rauschenberg e alla danza contemporanea di Merce Cunningham. Poesia, musica, teatro, arte figurativa si confrontavano sullo stesso piano in performance di forte portata avanguardistica a livello di contenuti. Mantenevano salda, tuttavia, la distanza tra evento artistico e fruizione del pubblico a livello formale.
Abbattimento della quarta parete e interattività sono alla base dei suoi primi esperimenti, gli action-collages. L’ideazione degli happenings giunge con la presa di coscienza di un nuovo ruolo partecipativo da riservare al pubblico. L’Happening, o Activity, consiste in un’operazione artistica multisensoriale fondata su un programma. Una serie di parametri garantiscono la fluidità dell’approccio alla creazione, l’imprevedibilità dello svolgimento e l’evanescenza dei risultati. Si tratta di un’esperienza che deve coinvolgere le diverse facoltà percettive, utilizzando spazi mobili e mutevoli e facendo leva su una concezione temporale varia e discontinua. Un’azione senza un’esatta programmazione viene svolta con lo scopo di giungere ad un risultato artistico: in questo modo, la linea di confine tra arte e vita rimane il più indistinta possibile.
Per ogni azione o creazione di ambienti, Allan Kaprow elaborava dei booklets o dei video tapes che non avevano soltanto la funzione di documentare un’esperienza. Si trattava, infatti, di libri d’artista che tendevano a porsi come manuali di istruzione, utili a meglio comprendere o a sperimentare le azioni testimoniate. Una vasta gamma di discipline potevano convergere in queste pubblicazioni. Ancora una volta, l’autore si confrontava, nell’elaborazione di un “total book”, con l’interattività della propria arte, lasciando al pubblico libertà di interpretazione e una serie di parametri per poter comprendere, elaborare o rifruire l’evento. L’estensione dello strumento-libro, al di là delle proprie funzioni originarie di semplice testimonianza o di preciso documento, era un dei mezzi per giungere a questi risultati.
Un bibliografia di questi testi pubblicati dal 1962 al 1992, curata e introdotta da Giorgio Maffei e corredata da immagini e da stralci degli scritti di Kaprow, viene proposta da Mousse Publishing per la collana Bookspace. Il curatore introduce il lavoro editoriale di Allan Kaprow all’interno di una più vasta temperie culturale internazionale. A partire dalle avanguardie storiche, infatti, i libri d’artista non hanno soltanto contribuito a testimoniare le nuove correnti, ma sono diventati veri e propri luoghi di catalizzazione per sperimentazioni e ricerche. Rivendicando la loro condizione di opere d’arte, hanno giocato con significati e segni, riflettendo sulle categorie di testimonianza, documento, fruibilità, divulgazione. Si sono confrontati, a livello multimediale, con materiali, strumenti dell’editoria e della pubblicità, riflettendo sui tempi e sui mezzi di percezione ed interpretazione. Nel periodo in cui Allan Kaprow pubblica i booklets collegati alla realizzazione delle sue activities, altri artisti con differenti poetiche e scopi, hanno utilizzato immagini e fotografie per allargare l’orizzonte del libro al di là delle proprie originarie finalità: da Ed Ruscha a Richard Long, fino a Giuseppe Penone e Hans-Peter Feldmann.
La bibliografia di Kaprow, interamente in lingua inglese, si pone – nelle scelte delle opere incluse – come strumento di conoscenza e come primo tentativo di classificare un corpus di pubblicazioni. Dall’iniziale Assemblage, Environments & Happenings (1963), introduzione teorica al primo sviluppo delle activities, si accede agli anni Settanta con la definitiva caratterizzazione del proprio modello artistico attraverso segni elementari, notazioni sommarie e suggestioni spazio-temporali: tratti stilistici di un’intera epoca di sperimentazione.

Allan Kaprow
A Bibliography
Edited by Giorgio Maffei
Mousse Publishing
Pagg.: 123
Euro: 24,80
Isbn: 978-88-96501-79-5
www.book-space.info
Bookspace 01
http://www.moussepublishing.com/
http://www.giorgiomaffei.it/

About Ivan Fassio

Poeta, scrittore, curatore d'arte contemporanea.

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