Sarà visibile sino al 30 gennaio presso la Galleria 111 di Roma Interferenze, prima mostra del Coletivo MUDA.
Il progetto è stato curato da Altrodesign, una realtà nata dall’incontro di architetti e designer italo-brasiliani, Mauro Carloni, Claudio Faraoni, Rodrigo Iorio , Carinthia Lopes e Ippolyta D’Ayala Valva. Una visione di rigenerazione urbana condivisa e promossa da entrambi i partner: così come il collettivo MUDA (composto dalle designer Bruna Vieira e João Tolentino e dagli architetti Diego Uribbe, Duke Capellão, Rodrigo Kalache) anche Altrodesign opera per contribuire ad un impatto positivo nel contesto socio culturale della città, vista come laboratorio creativo in continua evoluzione, con azioni che possano perdurare nel tempo.
La mostra è preziosa occasione per presentare e illustrare attraverso immagini, video e applicazioni concrete del materiale impiegato il significato che per MUDA e Altridesign assume il concetto di rigenerazione urbana attraverso l’arte e il design: un processo che, se pur ha molti punti con la street art, ne estende la valenza nel tempo con progetti qualificanti realizzati con materiali non effimeri come la piastrella di maiolica, applicabili a grandi spazi sino alle singole abitazioni.
Dopo aver scelto zone urbane spesso abbandonate il gruppo inserisce sulle superfici (o posizionati come sculture) pannelli dalle dimensioni variabili composti da maioliche con fondo bianco e dipinte con inchiostro minerale, adatte sia all’esterno come all’interno, non deperibili. Il risultato di questa giustapposizione di moduli sono geometrie dai colori sgargianti, veri e propri murales o interventi tridimensionali di grandi dimensioni, che reinterpretano in chiave contemporanea la tradizione portoghese delle azulejos, piastrelle di ceramica sottili, smaltate e poi decorate, che compongono disegni dalle mille combinazioni, potenzialmente infinite. Interventi che da artistici diventano messaggi culturali, rigenerazione e riqualificazioni di zone della città e riappropriazione della dimensione urbana da parte della stessa comunità, che assiste ad un cambiamento sociale e non solo estetico. In Brasile l’attività del Coletivo MUDA ha infatti interessato prima musei, giardini, piazze pubbliche, strade e poi anche abitazioni private. Ogni intervento rappresenta non solo un’installazione site specific, pensata per il luogo e le dimensioni, ma anche soul-specific, aggiungendo un’interpretazione coerente del contesto umano che la caratterizza, sia che si tratti di spazi urbani che di quelli più intimi.
All’interno degli spazi della galleria romana il Coletivo illustra le tecniche specificatamente utilizzate per la realizzazione delle maioliche; grazie ad un video si possono ammirare inoltre altri lavori presenti in diverse parti del mondo oltre al Brasile come Taiwan, New York, Lisbona, Firenze, osservando le possibili applicazioni nei differenti contesti e la grande varietà di applicazione pratica sino all’utilizzo domestico.
Il progetto è affiancato e sostenuto da Artclhub, nuovo player del mercato dell’arte che opera come art agency ed headhunting fondato da Silvia Segnalini, che ne ha condiviso la visione etica, creativa e sperimentale.
PER INFO
Galleria 111, Via Giulia 111 Roma