sabato , 23 Novembre 2024

L’ospite illustre raddoppia con due preziosi Cima da Conegliano al Grattacielo Intesa San Paolo

Cima da Conegliano Madonna con il Bambino

Due splendidi dipinti di Cima da Conegliano accolgono i visitatori al Grattacielo Intesa Sanpaolo sino al 9 gennaio per il consueto appuntamento con l’Ospite Illustre.

 

Cima da Conegliano, Madonna col Bambino, 1495 ca. Pinacoteca Nazionale di Bologna.

 

La rassegna  accoglie annualmente negli spazi dell’edificio disegnato da Renzo Piano un’opera di rilievo della pittura mondiale in prestito temporaneo da prestigiosi musei italiani e stranieri.  I due dipinti, entrambi raffiguranti una Madonna con Bambino, il cui medio formato indica una committenza privata, provengono dalla Pinacoteca Nazionale di Bologna e dal Petit Palais di Parigi. Il tradizionale appuntamento che Intesa organizza per le festività (sospeso nel 2020 per l’emergenza sanitaria) vede quindi raddoppiare l’offerta culturale con uno stimolante confronto tra due opere dello stesso autore, eseguite a distanza di circa un lustro, e presentate in un nuovo allestimento a cura dell’architetto Loredana Jacopino all’interno dell’Auditorium, scelto per permettere una maggior distanziamento visitatori.

 

Cima da Conegliano Madonna con il Bambino, veduta dell’allestimento

 

Gian Maria Gros-Pietro, Presidente Intesa Sanpaolo,  ha ricordato:“L’Ospite Illustre al grattacielo è un appuntamento ormai tradizionale che quest’anno siamo riusciti a riprendere dopo l’interruzione dell’anno scorso, un segno di fiducia sottolineato dai dipinti in mostra, che rinnovano il messaggio universale di speranza a partire dai valori della famiglia e della comunità. Sono valori che tutti sentiamo forti e che Intesa Sanpaolo vive nel suo operare quotidiano a supporto del Paese. In una situazione ancora non pienamente risolta, speriamo che il nuovo allestimento nell’Auditorium, che esalta la qualità delle opere garantendo piena tutela, sia apprezzato dai visitatori”.

L’iniziativa nasce nell’ambito delle attività ESG di Intesa Sanpaolo per la cultura e il welfare. Michele Coppola, Executive Director Arte Cultura e Beni Storici Intesa San Paolo, ha sottolineato come il tema della Madonna con Bambino, omaggio ai pittori veneti del Rinascimento, si ricollegHi in un percorso coerente con il precedente “Ospite Illustre” esposto al grattacielo a fine 2019 – inizio 2020, la Madonna di Alzano di Giovanni Bellini, in prestito dall’Accademia Carrara di Bergamo e alla mostra “Andrea Mantegna” allestita a Palazzo Madama, coprodotta con Fondazione Torino Musei. Giovanni Battista Cina di Conegliano ha guardato sicuramente alla lezione del grande maestro, conferendo ai suoi dipinti un tono del tutto personale, a partire da una precisa descrizione paesaggistica che permette persino di identificare ancora oggi alcuni luoghi geografici.

Cima da Conegliano Madonna con il Bambino, veduta dell’allestimento

 

In entrambi i dipinti esposti, realizzati intorno all’anno 1500, il pittore è riuscito a stabilire un equilibrio proprio tra le figure sacre e il paesaggio. L’opera oggi esposta alla Pinacoteca Nazionale di Bologna è la più antica ed è percorsa da simboli che si rifanno ad una lezione ancora legata al tardogotico: fu probabilmente dipinta intorno al 1595, quando Cima gestiva una bottega molto attiva, e si trovava già alla metà del Seicento nella chiesa bolognese di San Giovanni al Monte. Molte sono le allusioni alla futura morte del Cristo: la Vergine assorta regge il piccolo Gesù in piedi, con le piccole braccia incrociate sul torso ad evocare la posa del Vir Dolorum, mentre il parapetto su cui egli sta in piedi (pestando il velo come fosse un sudario) è un’allusione alla pietra dell’unzione, secondo la tradizione rossa per il sangue di Cristo e bianca per le lacrime della Madre. Dietro alle figure, il paesaggio può essere considerato il terzo protagonista del dipinto, soprattutto sul lato destro, dove si vede un primo villaggio fortificato e di seguito un altro ancora, arroccato sulle montagne lontane. Il quadro del Petit Palais di Parigi è invece più intimo e di impostazione più “classica”: la Vergine è seduta e il parapetto di marmo è divenuto una fascia decorativa meno preponderante nell’economia del dipinto (in entrambi in casi è sempre comunque da leggersi come una cesura invalicabile tra il mondo Sacro -la visione del fedele- e il mondo umano). La mano destra tiene saldamente il Bambino mentre la sinistra ne sfiora delicatamente il ventre. Il paesaggio, percorso da una luminosità più accentuata e diffusa, è di un’infinita varietà: i piani più lontani si estendono sul lato sinistro dove si riconoscono i profili delle amate Dolomiti, mentre sulla destra è una roccia scoscesa che lo spettatore deve idealmente attraversare per raggiungere una chiesa sull’altura, da dove si può immaginare un panorama che abbraccia tutta la valle circostante.

Da notare anche che i dipinti sono entrambi firmati, seppur con modalità differenti: Cima da Conegliano formava spesso le sue opere, e nel caso della versione di Bologna il nome, in corsivo e per esteso, è scritto sopra un piccolo cartiglio incollato sul parapetto in primo piano a destra (per permetterne anche un’immeditata lettura), con un occhio rivolto alla lezione alla fiamminga, mentre nel dipinto del Petit Palais è già  inciso sul parapetto in caratteri classici: IOANNES B., abbreviazione che in passato ad indotto la critica a ritenerlo possibile opera di Giovanni Bellini.

 

Cima da Conegliano, Madonna col Bambino, 1495 ca. Pinacoteca Nazionale di Bologna, dettaglio del cartiglio con la firma.

 

L’Ospite illustre è la rassegna curata e promossa da Intesa Sanpaolo che dal 2015 espone nei suoi musei delle Gallerie d’Italia e al grattacielo di Torino un’opera in prestito temporaneo da i musei italiani e stranieri: con questo appuntamento L’Ospite Illustre, realizzato dal Progetto Cultura della Banca, è giunto alla tredicesima edizione. L’impegno del Progetto Cultura di Intesa Sanpaolo culminerà con la prossima apertura della quarta sede delle Gallerie d’Italia in Piazza San Carlo, previsto per la primavera 2022.

Il catalogo della mostra è edito da Edizioni Gallerie d’Italia | Skira con testi di Neville Rowley, Cécile Maisonneuve e Giorgio Fossaluzza.

 

PER INFO

La mostra apre mercoledì 22 dicembre alle ore 16.00; di seguito gli orari per le giornate successive:

  • 15.00-20.00 lunedì-venerdì e 1° gennaio (ultimo ingresso ore 19.30)
  • 9.30-20.00 sabato-domenica e 6 gennaio (ultimo ingresso ore 19.30)
  • 9.30-13.00, il 24 e 31 dicembre (ultimo ingresso 12.30)

 

L’ingresso è gratuito con prenotazione obbligatoria sul sito di Intesa San Paolo

About Paola Stroppiana

Paola Stroppiana (Torino, 1974) è storica dell’arte, curatrice d’arte indipendente e organizzatrice di eventi. Si è laureata con lode in Storia dell’Arte Medioevale presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Torino, città dove ha gestito per più di dieci anni una galleria d'arte contemporanea. Collabora con diverse testate per cui scrive di arte e cultura. Si interessa a nuovi percorsi d’indagine come il gioiello d’artista e le ultime tendenze del collezionismo contemporaneo, argomenti sui quali ha tenuto conferenze presso l’Università degli Studi Aldo Moro di Bari, Il Museo Civico di Arte Antica e la Pinacoteca Agnelli di Torino, il Politecnico di Milano.

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