Si è chiusa il 27 luglio a Cividale di Friuli la mostra Archivio di Forme di Mauro Gentile
Si è chiusa il 27 di luglio la personale che la fondazione Auxilia ha dedicato al lavoro di Mauro Gentile: architetto, artista e scenografo formato allo IUAV. In mostra una ricerca paziente e attenta sulle forme, i materiali e la loro natura più profonda.
Una selezione di opere aventi come filo conduttore la carta che l’artista ricicla dal suo lavoro di architetto per ricreare contesti nuovi su cui dipingere e disegnare, oppure sculture realizzate come stratificazione di fogli sovrapposti a generare forme, o colata a completare elementi in laterizio o elementi lapidei di spolio.
Il disegno visto come estrema sintesi della ricerca pittorica costruita nel tempo, diventa un appunto costante delle riflessioni sull’aspetto psicologico e sociologico dell’essere umano contemporaneo, costruendo il tema di fondo del ciclo di lavori intitolati “Atlas”, “Mesa” e “Naòs”.
Sulle stesse tematiche la costruzione dei cicli scultorei denominati “Polis” (sulla molteplice natura dell’individuo nella sua dimensione fisica, spirituale e percepita dall’altro), “Naòs”,“Credo”,”Magister” (sul rapporto tra l’individuo ed il concetto di credo), “Ypnos-macchinascenica” (sul paragone tra sonno e macchina teatrale, insieme degli elementi funzionali affinché il sogno si possa manifestare).
“…Grafica, semiotica e desiderio di superare i limiti della realtà ma anche poesia sensibile e visiva sono gli elementi costitutivi delle opere. Attratto da ciò che è, come dice, “…inconoscibile…” lo conforta un metodo esecutivo molto rigoroso. Le forme sono oltrepassate da qualcosa d’infinito nascendo dall’organizzazione di un vuoto sempre diverso. Si muove consapevole tra il silenzio e la presenza.” Cit. Eliana Bevilacqua