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“Geometrie impossibili”: a Roma la mostra di Achille Perilli

Dal 18 giugno al 27 luglio 2019, ai Musei di San Salvatore in Lauro di Roma, la mostra dedicata alle geometrie impossibili dell’artista italiano Achille Perilli

Dopo ‘Forma 1’, dopo la pittura degli anni Cinquanta, l’idea della geometria irrazionale è stata una direzione di lavoro. Questo tipo di ricerca nasce con le avanguardie storiche, le radici sono nell’universo di Paul Klee o in quello del belga Georges Vantongerloo che si dissolveva con la geometria, oppure nei costruttivisti russi, da Tatlin a Lissitskij. Sono dei punti di riferimento. I miei punti di riferimento.

Così il pittore italiano Achille Perilli, nato a Roma il 28 gennaio del 1927, ha introdotto “Geometrie Impossibili”, la sua mostra che verrà inaugurata a Roma il 18 giugno, all’interno dei Musei di San Salvatore in Lauro, nel Complesso Monumentale del Pio Sodalizio dei Piceni.

La mostra è organizzata da Il Cigno GG Edizioni e curata da Luca Barsi, che conta un’esperienza di oltre trent’anni nell’arte moderna e contemporanea e ha un particolare interesse verso i movimenti artistici sorti dagli anni Cinquanta in avanti.

“Siamo contenti e onorati di poter ospitare una mostra così importante dopo l’esperienza vissuta all’Hermitage e il grande riconoscimento ricevuto da Perilli da parte dei russi, per l’innovativa forma di creatività geometrica – spiega Lorenzo Zichichi, presidente della casa editrice Il Cigno GG Edizioni. – Una mostra che ripercorre per intero la carriera del Maestro e si sofferma su alcune grandi tele che esprimono al meglio la geometria astratta dell’artista. I musei di San Salvatore in Lauro si confermano ancora una volta come luogo di eccellenza culturale”.

La mostra romana è la seconda tappa espositiva di un iter iniziato nel 2018 con il Museo Statale dell’Hermitage di San Pietroburgo e che, dopo Roma, proseguirà al Museo Estorick Collection of Modern Italian Art di Londra e in altre quattro sedi istituzionali italiane.

“Geometrie impossibili” indaga le esperienze artistiche e culturali di Achille Perilli, grande vecchio dell’arte italiana, e riporta alla luce – sei mesi dopo “Abstract Art in Italy”, l’esposizione dell’Hermitage – la grande mole di documenti che testimoniano i rapporti con grandi personalità del XX secolo, fino a ora gelosamente custoditi nel suo archivio personale.

“La pittura di Perilli – dice Luca Barsi, curatore della mostra romana – nasce come nuova configurazione dello spazio, apparentemente geometrica, ma in realtà sovvertitrice della prospettiva. Perilli si pone davanti alla geometria con lo stesso atteggiamento di un eretico: ne trasgredisce i dettami così come un eretico trasgredisce la norma come ragione di vita. Le costruzioni impossibili del Maestro galleggiano su un fondo monocromo, non uniforme e immutabile, ma modulato dai toni e dalle pennellate; un fondo che descrive l’ambiente nel quale la sua pittura si muove”.

In mostra a Roma sessanta lavori a tecnica mista su tela, scelti tra un’ampia rosa di opere realizzate indagando sulle infinite forma della geometria, dalle prime esperienze del 1968 fino alle ultime opere – “La teoria dell’assurdo” (2009), “Quadro per la Biennale di Venezia” (2010) – dove il colore, unito a una sapiente gestione delle masse e degli spazi, delinea un’ulteriore evoluzione del concetto di geometria e un ribaltamento della prospettiva dalla quale Perilli osserva e codifica la realtà.

Presenti anche opere di grandi dimensioni (3 metri per 2) che l’artista ha realizzato tra i primi anni Settanta e l’inizio degli anni Ottanta, capolavori come “Diable de dios” (1969), “Tutto Jing tutto Jang”, (1971), “Dialectique du hazard” (1979), “Dedans dehors” (1983).

 

Achille Perilli – Geometrie Impossibili

18 giugno – 27 luglio 2019

Musei di San Salvatore in Lauro
Piazza San Salvatore in Lauro, 15 | 00186 Roma

 

About Roberta Turillazzi

Giornalista per passione e professione dal 2015. Mamma e moglie giramondo, che attualmente vive a Londra. Lettrice a tempo pieno. Amo l'arte, il cinema, i libri e il calcio.

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