giovedì , 26 Dicembre 2024

“Diane Arbus: in the beginning” alla Hayward Gallery

Diane Arbus, Jack Dracula at a bar, New London, Conn. (dettaglio) © Eredi di Diane Arbus, LLC. Tutti i diritti riservati. Concessione di Metropolitan Museum of Art, New York

Cento scatti esposti alla Hayward Gallery, che già nel 1974 aveva dedicato a Diane Arbus una grande retrospettiva, per raccontare gli inizi di una delle fotografe più importanti del XX secolo

Si è chiusa il 6 maggio alla Hayward Gallery di Londra “diane arbus: in the beginning”, la mostra dedicata a una delle più importanti e influenti fotografe del XX secolo, l’americana Diane Arbus (1923-1971).

Attraverso cento scatti – tra cui cinquanta mai esposti prima in Europa, tutti appartenenti al Diane Arbus Archive del Metropolitan Museum of Art di New York – è stato tracciato un percorso all’interno della prima parte della carriera della Arbus, quella che potremmo definire “di formazione”, tra il 1956 e il 1962, durante la quale la fotografa di origini russe sviluppò quello stile diretto e psicologicamente acuto che l’avrebbe poi resa famosa in seguito.

Diane Arbus, Lady on a bus, N.Y.C. 1957 © The Estate of Diane Arbus, LLC. All Rights Reserved

“Nel 1974 la Hayward è stata la prima galleria britannica a ospitare una grande retrospettiva dedicata ai lavori di Diane Arbus, quindi siamo davvero felici di poter nuovamente dedicare il giusto spazio a quella che è stata una delle artiste più importanti del XX secolo – ha spiegato Ralph Rugoff, direttore della Hayward Gallery. – La mostra si concentra sugli scatti chiave degli inizi della carriera della Arbus che sono quelli che mostrano in modo chiaro come la sua prospettiva unica si è formata e si è evoluta, e come è arrivata a realizzare le immagini per cui viene, giustamente, ricordata ancora oggi a livello mondiale”.

Di “diane arbus: in the beginning” fanno parte ritratti di individui che spaziano in tutto lo spettro della società americana. New York City fa da sfondo alla maggior parte degli scatti, dalla Fifth Avenue al Lower East Side, da Times Square a Coney Island. Creando alcune delle fotografie più interessanti del dopoguerra, Diane Arbus ha immortalato una sezione trasversale della vita urbana, includendo ritratti di coppie e bambini, abitanti solitari, artisti, spogliarelliste e travestiti.

La mostra londinese ha tracciato la crescita della fotografa, partendo dai suoi primi lavori realizzati con una macchina fotografica a 35mm fino a quelli di formato quadrato, formato che iniziò a utilizzare a partire dal 1962.

Diane Arbus, Female impersonator holding long gloves, Hempstead, L.I. 1959
© The Estate of Diane
Arbus, LLC. All Rights Reserved

La mostra ha documentato un periodo straordinariamente prolifico nella carriera dell’artista. Quasi la metà delle foto che la Arbus ha stampato durante la sua vita sono state realizzate in questi anni, eppure restano ancora oggi poco conosciute. Parliamo di scatti come “Boy stepping off the curb, N.Y.C. 1957–58”, “The Backwards Man in his hotel room, N.Y.C. 1961” e “Jack Dracula at a bar, New London, Conn. 1961”. Insieme a una serie di immagini che rappresentano film proiettati sugli schermi del teatro, queste foto mettono in luce il profondo e continuativo impatto della fotografia della Arbus sull’arte contemporanea.

La Arbus iniziò a interessarsi alla fotografia nei primi anni ‘40, quando ricevette una macchina fotografica in regalo dal marito, Allan. Nei quindici anni in cui si è dedicata alla moda, il suo lavoro “personale” è stato intermittente, ma nel 1956 numerò un rullino di pellicola 35 mm col numero uno, quasi a simboleggiare l’avvio definitivo della sua carriera artistica.

Nei sette anni successivi lo stile della Arbus si evolse parecchio, mentre interagiva in modo stretto con le persone e i soggetti scelti. Se molti dei fotografi attivi in quel periodo – Walker Evans, Garry Winogrand, Lee Friedlander – svolgevano spesso il ruolo di osservatori passivi, arrivando persino a nascondere le loro macchine fotografiche, gli scatti della Arbus sono animati dall’intensità del contatto diretto tra fotografa e soggetto.

Diane Arbus, Kid in a hooded jacket aiming a gun, N.Y.C. 1957 © The Estate of Diane
Arbus, LLC. All Rights Reserved

Questo scambio tra i due lati della macchina fotografica – tra chi viene visto e chi vede – solleva questioni esistenziali che si trasmettono alla fine anche a chi guarda poi gli scatti. La Arbus è sempre stata convinta di avere qualcosa di speciale da offrire al mondo, uno sguardo che gettava luce su alcuni dei suoi molti segreti. “Sento di avere un angolo di osservazione particolare sulle cose. Dirlo è un po’ imbarazzante, ma credo davvero che ci siano cose che nessuno vedrebbe, se io non le fotografassi”.

“diane arbus: in the beginning”, organizzata dal Metropolitan Museum of Art di New York e curata da Jeff L. Rosenheim del dipartimento di fotografia del museo newyorkese, è stata presentata per la prima volta al The Met Breuer nel 2016 ed è stata poi riadattata per la Hayward Gallery. Ogni foto era esposta su un pannello singolo e il pubblico era incoraggiato a creare il proprio percorso attraverso gli scatti, a muoversi liberamente, sperimentando incontri vis a vis con questi mondi intimi. L’approccio innovativo permette di avvicinarsi, per quanto possibile, al modo con cui la Arbus si approcciava al mondo, scattando foto.

Diane Arbus, Stripper with bare breasts sitting in her dressing room, Atlantic City, N.J. 1961
© The Estate of Diane
Arbus, LLC. All Rights Reserved

Tra gli scatti più interessanti in mostra, mai esposti prima in Europa, “Jack Dracula at a bar, New London, Conn. 1961”, “Taxicab driver at the wheel with two passengers, N.Y.C. 1956”, “Female impersonator holding long gloves, Hempstead, L.I. 1959” e “Man in hat, trunks, socks and shoes, Coney Island, N.Y. 1960”.

Nel 1962 la Arbus iniziò a lavorare con una macchina fotografica differente, una Rolleiflex, realizzando alcuni scatti iconici come “Child with a toy hand grenade in Central Park, N.Y.C. 1962”. La mostra londinese si chiudeva con una galleria separata dove erano esposte “A box of ten photographs”, il portfolio che la Arbus produsse nel 1970 e nel 1971, che comprende alcuni ritratti leggendari di formato quadrato, come “Identical twins, Roselle, N.J. 1967” e “A Jewish giant at home with his parents in the Bronx, N.Y. 1970”.

Ad eccezione di “A box of ten photographs”, sviluppate postume da Neil Selkirk, tutti gli scatti inclusi in “diane arbus: in the beginning” sono stati in origine sviluppati dall’artista stessa. La maggior parte di questi proviene dal Diane Arbus Archive, un notevole tesoro di fotografie, negativi e documenti donati nel 2007 al MOMA dalle figlie della Arbus, Doon e Amy. Altri provengono da collezioni private statunitensi, ma una scatola con dieci fotografie è stata data in prestito dal Victoria and Albert Museum di Londra.

Insieme alla mostra è stato pubblicato, dalla The Met and Yale University Press, un catalogo che contiene anche due interessanti saggi, “In the beginning” di Jeff L. Rosenheim e “Notes from the archive” di Karan Rinaldo, riproduzioni di fotografie, negativi, note e lettere.

 

diane arbus: in the beginning

13 febbraio – 6 maggio 2019
Tutti i giorni dalle 11.00 alle 19.00
Giovedì dalle 11.00 alle 21.00
Chiuso il martedì

Hayward Gallery Upper Galleries
Southbank Centre, Belvedere Road | London SE1 8XX

 

About Roberta Turillazzi

Giornalista per passione e professione dal 2015. Mamma e moglie giramondo, che attualmente vive a Londra. Lettrice a tempo pieno. Amo l'arte, il cinema, i libri e il calcio.

C'è anche questo...

Michelangelo antifascista a Bari (1964-1965) all’Ateneo di Bari una mostra-ricerca che ha acceso il dibattito

Proseguirà sino al 28 novembre la mostra “Michelangelo antifascista a Bari (1964-1965)”, ospitata nella Biblioteca …

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *