Il Progetto STORIE CONTEMPORANEE, a cura di Anna Cochetti, nello spazio Studio Ricerca e Documentazione di Via Poerio 16/B a Roma ospita “Grafemi”, fino al 21 dicembre 2018!
Un ciclo organico di opere in ceramica – nella forma di bassorilievi e sculture a parete, che declinano una narrazione astratta – appartenenti alla più recente fase di ricerca di Angela Palmarelli, a cura di Antonella Pesola, storica dell’arte, che così ne scrive: “I ‘segni’ di Angela Palmarelli diventano luogo in cui sorge la mediazione tra individuale e collettivo, tra soggettivo e oggettivo.”
Ed ancora, nell’ampio saggio in Catalogo:
“L’artista dopo cicli dove la ceramica diviene pittura, compie una sorta di lenta “purificazione” in cui l’immaginario ridotto progressivamente in un simbolo radicale, atavico, ancestrale, introduce l’elemento irriducibile al simbolico a partire dal simbolo stesso. L’immagine, in questa riduzione diviene il luogo del sé e la cifra espressiva dell’artista ed anche il suo destino.”
Catalogo in Mostra.
Angela Palmarelli, laureata in scienze naturali, ottiene una borsa di studio come paleontologa alla Sapienza di Roma. Sperimenta l’argilla nel laboratorio del padre e nel’ 90 decide di approfondire la conoscenza di questa materia attraverso l’insegnamento di Pia Dornbos e Sandra Davolio, artista e insegnante alla Kunstoj di Holbaek.. Dal ‘90 al ‘98 dedica all’attività didattica e tiene seminari su ” La forma nella ceramica contemporanea” presso lo studio “Pandora”, Sorano in Toscana e nel suo studio a Roma; espone in mostre collettive, tra cui Ceramica e scultura, Fortezza degli Orsini, Sorano, 97; Simbologie mediterranee, Fortezza da Basso di Firenze, ’98; La terra e il mare, Museo di Sciacca, ’99 e realizza con Pablo Ojeda l’installazione Movable altar for war and peace, Accademia Americana, Roma.
Nel 2000 collabora con gli artisti della galleria romana Il punto di svolta e con i musicisti di Musica Verticale Reflexioni, interazione tra suono e forma. Molteplici virtuali XXV, Teatro Sala Uno, Roma; partecipa a Sculpture with plastic, College of Arts di Edimburgo e avvia uno scambio culturale con artisti scandinavi: Incontro, Trondheim, Norvegia. Dopo alcuni anni riprende l’ attività artistica con From pottery to plastic, Museo archeologico, Tolfa, Terre delle risonanze frammenti, Casina delle Civette, Roma e le personali La scrittura della terra, Palazzo Eustachi, 2016 e Geoarcheografie, Museo archeologico del CAOS, Terni, 2017. Nel 2018 partecipa al BACC (Biennale Arte Ceramica Contemporanea) a Roma, le viene assegnato il primo premio per le arti visive nella Rassegna “S. Valentino Arte” Palazzo Primavera, Terni e nell’ottobre dello stesso anno partecipa alla rassegna di arte contemporanea Keramikos, Fondazione Carivit, Viterbo.