Fino al 21 ottobre, alla National Portrait Gallery di Londra, la mostra dedicata a Michael Jackson e alla sua influenza sulla cultura e l’arte contemporanea
C’è tempo fino al 21 ottobre per visitare “Michael Jackson: On the Wall” alla National Portrait Gallery di Londra, una mostra storica che esplora il modo con cui l’icona del pop ha ispirato alcuni dei più importanti nomi del panorama dell’arte contemporanea.
L’esposizione, a cura del dottor Nicholas Cullinan, direttore della National Portrait Gallery, insieme a Lucy Dahlsen, abbraccia diverse generazioni di artisti ed è stata allestita per celebrare quello che sarebbe stato il 60esimo compleanno di Michael Jackson, il 29 agosto.
Dopo la tappa londinese, la mostra sarà al Grand Palais di Parigi da novembre 2018 a febbraio 2019, al Bundeskunsthalle di Bonn da marzo a luglio 2019 e infine all’Espoo Museum of Modern Art in Finlandia da agosto 2019 a gennaio 2020.
Jackson è una delle più influenti figure nella cultura pop a essere emersa nel XX secolo e la sua eredità continua ad essere vitale anche nel XXI secolo. La sua importanza nel campo della musica, dei video musicali, della danza, delle coreografie e della moda è ampiamente riconosciuta, ma il suo impatto sul mondo dell’arte contemporanea è tutta un’altra storia, per larghi tratti sconosciuta. La mostra “Michael Jackson: on the wall” si pone l’obiettivo di colmare il vuoto.
A quasi dieci anni dalla sua morte, avvenuta il 25 giugno 2009, il brand Michael Jackson è più vivo che mai: le vendite dei suoi dischi continuano a crescere, i suoi cortometraggi vengono ancora visti da milioni di persone, il numero dei suoi fan resta enorme, e fedele. Il suo impatto e la sua fama non mostrano segni di cedimento e ancora ci si interroga sulla sua portata di fenomeno sociale del secondo Novecento.
Ma oltre ad aver battuto tutti i record quanto ad album venduti, premi vinti, traguardi filantropici raggiunti e barriere culturali abbattute, Michael Jackson è anche il personaggio più rappresentato dell’arte contemporanea, da quando Andy Warhol usò per la prima volta la sua immagine nel 1982. La mostra alla National Portrait Gallery di Londra riunisce, per la prima volta, i lavori di quarantotto artisti che hanno scelto il cantante come soggetto, opere di collezioni pubbliche e private, insieme ad altre realizzate appositamente per l’occasione.
Da Andy Warhol a Rita Ackerman, da Njideka Akunyili Crosby ad Appau Jnr Boakye-Yiadom, “Michael Jackson: On the Wall” propone opere di artisti appartenenti a generazioni diverse, provenienti da diverse parti del mondo e realizzate con un’ampia gamma di tecniche. Quello che le unisce è solamente il soggetto.
La mostra si interroga non soltanto sul motivo per cui così tanti artisti contemporanei abbiano scelto Jackson come soggetto delle loro opere, esplorando il suo impatto e la sua influenza, ma anche sul perché continui ad essere così importante nel nostro immaginario culturale collettivo.
“Michael Jackson: On the Wall adotta un approccio completamente nuovo e alquanto radicale nell’esplorare l’impatto culturale di una figura unica nel panorama dell’arte contemporanea – ha spiegato il direttore della National Portrait Gallery di Londra, il dottor Nicholas Cullinan. – Tutti gli artisti inclusi nella mostra sono rimasti affascinati a loro modo da quello che Jackson ha rappresentato e da quello che ha inventato. È raro che ci sia qualcosa di nuovo da dire, su un personaggio tanto famoso, ma questo è uno di quei casi”.
La mostra apre nuovi orizzonti per la National Portrait Gallery data la natura del soggetto, e l’ampiezza e il profilo degli artisti invitati a partecipare. È un nuovo modo di pensare l’arte e l’identità, incoraggiando il dialogo tra i professionisti e la volontà del pubblico di confrontarsi con un argomento in modo multidisciplinare, immersivo, senza barriere di sorta.
Michael Jackson: On the Wall
28 giugno – 21 ottobre 2018
Tutti i giorni 10.00 – 18.00
Venerdì 10.00 – 21.00
National Portrait Gallery
St Martin’s Place | Londra