Affacciato su Piazza Scala a Milano il Palazzo dell’Ex Banca Commerciale Italiana dell’Arch. Beltrami sede delle Gallerie d’Italia e la casa Museo Poldi Pezzoli di Via Manzoni, ospitano le 200 opere della mostra “Romanticismo”. Curata da Fernando Mazzocca si inserisce nel filone delle grandi mostre volute da Intesa San Paolo e vede coinvolte importanti istituzioni culturali nazionali e internazionali. Un appuntamento da segnare in agenda dal 26 ottobre 2018 al 17 marzo 2019
85 artisti, tra cui 13 scultori e 13 artisti stranieri, attraverso le loro opere esposte per grandi temi, raccontano l’esperienza artistica italiana negli anni che vanno dal Congresso di Vienna, 1815, all’Unità d’Italia, 1861. Si tratta spesso di dipinti apparsi nelle esposizioni di Milano all’Accademia di Brera. Le prime esposizioni moderne mai organizzate in Italia, in cui l’arte si apre a tutti. Molte opere provengono da collezioni private. Sculture e dipinti mai esposti prima sono usciti dalle loro case, dopo importanti restauri, unicamente per questa mostra. Tra le opere più importanti due ritratti straordinari di Hayez e un inedito assoluto. “Un nudo di una sensualità stravolgente che ci farà capire come il Romanticismo non sia legato solo ad una bellezza idealizzata ma anche a una bellezza molto carnale, per mano di un artista Hayez che sapeva capire le donne.” Fernando Mazzocca, curatore della mostra.
Tra gli artisti che vedremo in Italia per la prima volta Caspar David Friedrich, pittore romantico per eccellenza, e un suo grande capolavoro proveniente dall’Hermitage.
Nell’articolo alcune immagini di opere degli artisti coinvolti, in attesa di scoprire insieme a voi la Mostra!
La mostra nelle parole di chi l’ha resa possibile.
Giovanni Bazoli Presidente Emerito di Intesa Sanpaolo.
“Da anni Gallerie d’Italia apre al pubblico palazzi e collezioni per condividere la bellezza. Restaura e valorizza il patrimonio artistico insieme alla Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio di Milano, grazie al Programma restituzioni. Celebra i protagonisti e le stagioni che hanno reso unica la storia e l’arte italiani. Questa esposizione racconta un movimento, un’avventura creativa di cui Milano è stata un centro propulsore. Milano ha avuto una grande forza di attrazione su letterati, musicisti e artisti provenienti da ogni parte d’Italia.”
“Lo scopo di questo rilancio di un’attenzione al Romanticismo, un movimento che ha cambiato il modo di sentire e rappresentare la realtà del mondo occidentale, è quello di rispondere a una domanda che non ha ricevuto fino ad oggi una risposta adeguata. Come si è inserito il nostro paese nel grande movimento del Romanticismo? ”.
Gian Giacomo Attolico Trivulzio, nuovo presidente della Fondazione Artistica Poldi Pezzoli
“L’approccio scientifico e di ricerca di questa mostra ha ridato finalmente identità a soggetti sconosciuti, come è accaduto per un ritratto di Signora con tre bambini del Molteni proprietà della Famiglia Trivulzio. Gian Giacomo Poldi Pezzoli è stato un grande collezionista dell’ottocento. Gli inediti svelati al pubblico affiancheranno i grandi tesori che decorarono la sua casa oggi Museo pubblico. Un’occasione unica per immergersi nell’affascinante atmosfera di un Palazzo nobiliare del periodo romantico.”
Qual è stato il contribuito italiano al Romanticismo? Come si è fatto strada superando la tradizione classicista e arrivando a sostituirsi al gusto per l’antico così radicato nella nostra storia?
Se vogliamo una risposta dovremo andare a visitare la mostra. Alcune anticipazioni del curatore non potranno che stimolare ancora di più la nostra curiosità.
Fernando Mazzocca, curatore della mostra
“Il Romanticismo è il movimento che ha accompagnato il nostro paese verso la modernità alla ricerca di una nuova identità italiana e Milano ne è assoluta protagonista. Letteratura e musica hanno avuto un ruolo fondamentale in questo processo e questa mostra vuole rivendicare anche all’arte il suo contributo, così come teorizzato dal Mazzini nel suo saggio sulla cultura italiana. Con il Romanticismo le arti figurative hanno assistito al ribaltamento di quella che era stata la gerarchia dei generi, che vedeva al vertice la pittura storica e la pittura sacra mentre paesaggio e ritratto erano considerati generi minori.”
“In Europa l’epoca moderna si affaccia con le grandi rivoluzioni del 1848. In Italia il Romanticismo sopravvive fino all’Unità e sarà poi messo in discussione dal realismo che domina nei primi anni della nuova Nazione. L’Italia era tenuta in considerazione più per la scultura che per la pittura. Grazie ai cantieri del Duomo e dell’Arco della Pace è Milano nel periodo romantico il suo centro e i suoi scultori saranno chiamati a lavorare in tutto il mondo. Si parlerà di Scuola Milanese.” E la scultura romantica, abbandonati gli stilemi classici così radicati nella cultura italiana, si lascia conquistare dai personaggi della letteratura e della storia e travolgere dall’esigenza di rappresentare il reale”.
“La mostra si articola come un grande romanzo in una serie di capitoli” 12 capitoli saranno ospitati alle Gallerie d’Italia, il corpo più consistente di opere, e 5 capitoli nelle sale ottocentesche del Museo Poldi Pezzoli, inclusa la nuova ala Franzini. Qui le opere del romanticismo italiano dialogheranno con gli oggetti d’arte della collezione permanente. Particolare rilievo sarà dato al paesaggio e al ritratto.
Paesaggio
Il fascino dell’Italia romantica vive per sempre in tutto il mondo nelle pagine di Stendhal, ma la pittura romantica ci restituisce immagini preziose. “Ho voluto far iniziare la mostra con un tema particolare, una sorta di prologo: la finestra. Sono le finestre degli studi degli artisti, una rappresentazione del loro rapporto con la realtà e con la natura. La realtà vista attraverso la finestra è rielaborata poi in studio dalla soggettività dell’artista.”
La natura diventa espressione di sentimenti ed emozioni, viene interiorizzata. Sono soprattutto gli artisti di Torino e Napoli ad aver contribuito alla diffusione di una nuova sensibilità nella pittura di paesaggio. Hanno rappresentato nella loro maestosità le Alpi “Cattedrali della terra. William Turner” e la bellezza della campagna intorno a Posillipo. Ma in mostra vedremo anche vedute della Sicilia e la campagna Lombarda, la cui bellezza era stata resa immortale dalle parole di Manzoni. Grandi opere messe a confronto con gli stranieri: l’inglese Turner tra Venezia e Mantova, il francese Corot nelle campagne dell’Italia centrale, l’austriaco von Amerling a Milano, il russo Brjullov tra Roma e Milano.
Ritratto
Il pittore romantico cerca di portare l’anima e il carattere dell’effigiato sulla tela. Protagonisti del ritratto romantico troveremo anche i bambini. L’evoluzione dell’identità italiana si svolgerà davanti ai nostri occhi dipinto dopo dipinto, con inediti e confronti di opere straordinari.
In mostra a confronto due ritratti di Manzoni, gli unici autorizzati dal grande maestro, insieme ai ritratti dei protagonisti dei Promessi Sposi il romanzo che ha unito la nazione attraverso la lingua così come Verdi ha fatto con la musica.
GLI ARTISTI
In mostra, i dipinti dei maggiori interpreti della pittura romantica.
Gli italiani: Francesco Hayez, Giuseppe Molteni, Giovanni Carnevali detto Il Piccio, Massimo d’Azeglio, Giovanni Migliara, Angelo Inganni, Giuseppe e Carlo Canella, Ippolito Caffi, Salvatore Fergola, Giacinto Gigante, Pitloo, Domenico e Girolamo Induno, Giovanni Battista De Gubernatis, Giuseppe Pietro Bagetti, Luigi Basiletti, Natale Schiavoni. Tra le sculture spiccano i lavori di tre straordinari maestri: Lorenzo Bartolini, Pietro Tenerani e Vincenzo Vela.
Gli stranieri attivi in Italia: Caspar David Friedrich, Franz Ludwig Catel, Jean-Baptiste Camille Corot, William Turner, Friedrich von Amerling, Ferdinand Georg Waldmüller, Karl Pavlovič Brjullov, Joseph Mallor, Sil’vestr Feodosievic Šcedrin, Franz Vervloet, Lancelot-Théodore Turpin de Crissé, Léopold Robert.
Costumi delle più famose opere ottocentesche messe in scena alla Scala (Nabucco, Anna Bolena indossato da Maria Callas, Lucia di Lammermoor) e video con spezzoni delle opere liriche e di film ispirati ad esse completeranno la scenografia della mostra.
I CAPITOLI DELLA MOSTRA
Gallerie d’Italia
– Il Paesaggio. Un nuovo sentimento della natura. Nove sottosezioni ci guidano alla scoperta dei diversi risvolti di questo soggetto: la visione interiorizzata dell’artista, le emozioni sconvolgenti dell’uomo romantico rappresentate dalla calma o dal furore degli elementi atmosferici, lo spettacolo imponente e inarrestabile della natura dalle Alpi alle cascate naturali, la prosperità e la varietà botanica della campagna Lombarda e Romana, i paesaggi notturni e gli effetti della luce, i paesaggi inventati .
– La veduta. Tra immagini urbane e architetture.
– Il riscatto dei miserabili. L’immagine del popolo.
– Il ritratto specchio dell’animo.
– Il nudo. L’anima e la carne.
– Manzoni e i personaggi dei promessi sposi.
– Pittura sacra. Una spiritualità interiore.
– La forza del destino. La pittura storica.
– La svolta romantica in scultura. La dimensione sentimentale del nudo e il confronto con la realtà.
Museo Poldi Pezzoli
– L’immagine dell’artista. Ritratti e autoritratti
– Vita e celebrazione degli uomini illustri
– Dante e i personaggi della commedia
– 1848. La rivoluzione
– Il genio preromantico di Giovanni Battista Gigola e la riscoperta dell’antica miniatura.
Romanticismo
Dal 26 ottobre 2018 al 17 marzo 2019.
Gallerie d’Italia
Piazza della Scala 6
Da martedì a domenica dalle 9:30 alle 19:30.
Giovedì dalle 9:30 alle 22:30.
www.gallerieditalia.com
Museo Poldi Pezzoli
Via Manzoni 12
Da mercoledì a lunedì dalle 10:00 alle 18:00.
Giovedì dalle 10:00 alle 22:30.
www.museopoldipezzoli.org
La mostra Romanticismo al Poldi Pezzoli di Milano Leggi l’articolo >>