Dalla mostra alla The Lightbox di Woking sugli Impressionisti all’installazione video lunga 24 ore di Christian Marclay, 10 appuntamenti da non perdere nel Regno Unito a settembre
Settembre mese di rientri e nuovi inizi. Per chi vive nel Regno Unito, e per chi ha scelto proprio questo mese per concedersi un viaggio oltre Manica oppure una breve visita, la programmazione artistica è ricca e frizzante.
Dall’installazione video “The clock” di Christian Marclay, 24 ore di immagini televisive e cinematografiche di orologi, che la Tate Modern permette di vedere anche nella sua interezza, oltre i consueti orari di apertura della galleria, alla mostra al British Museum allestita da Ian Hislop che si concentra su storie di dissenso e sovversione dalla Mesopotamia del 1.300 a.C. alle elezioni presidenziali americane del 2016, ecco 10 appuntamenti da non perdere nel settembre inglese.
I Object: Ian Hislop’s search for dissent
British Museum, Londra, 6 settembre 2018 – 20 gennaio 2019
La mostra “I Object” riunisce oltre 100 reperti della collezione del British Museum, scelti dalla firma del magazine “Private Eye” Ian Hislop. La selezione si concentra su storie di dissenso, sovversione e satira, dalla Mesopotamia antica del 1300 a.C. alle elezioni presidenziali americane del 2016. Gli oggetti in mostra includono i graffiti su un mattone babilonese, una moneta edoardiana deturpata da una suffragetta con lo slogan “Voto alle donne” e un’opera scherzosa di Bansky, un uomo delle caverne che spinge un carrello della spesa dipinto sul cemento, che l’artista realizzò segretamente al British Museum nel 2005 e che impiegò tre giorni per essere scoperta.
Christian Marclay: The Clock
Tate Modern, Londra, 14 settembre 2018 – 20 gennaio 2019
L’installazione video di 24 ore di Christian Marclay ha affascinato il pubblico sin dal suo debutto al White Cube nel 2010. Dopo diversi anni di scrupolosa ricerca, Marclay ha messo insieme migliaia di immagini cinematografiche e televisive di orologi in un montaggio senza interruzioni che mostra il tempo in tempo reale. Oltre a essere un orologio funzionante, “The Clock” è un viaggio negli ultimi 100 anni di storia del cinema, declinato attraverso generi come il thriller, il western e la fantascienza. La Tate Modern ha programmato una serie di proiezioni di 24 ore fuori dai normali orari di apertura della galleria, per chi volesse vedere “The Clock” dall’inizio alla fine.
Impressionism: The Art of Life
The Lightbox, Woking, 29 settembre 2018 – 13 gennaio 2019
La mostra “The Art of Life”, allestita alla galleria Lightbox di Woking, racconta il modo con cui i pittori e gli scultori impressionisti, a partire dal 1860 fino all’inizio della Prima guerra mondiale, vedevano e rappresentavano il loro mondo e la loro quotidianità. Concentrandosi su quattro aree tematiche – maternità, tempo libero, lavoro e la casa – la mostra propone opere di scultori poco noti, come Dalou, insieme ad altre di artisti di fama mondiale come Paul Cézanne e Edgar Degas. Tra le opere più interessanti, la tranquilla scene dipinta Alfred Sisley, “14 July at Marly” (1875) e il dipinto a olio di Pierre-Auguste Renoir “A Woman Nursing a Child” (1894).
Space Shifters
Hayward Gallery, Londra, 26 settembre 2018 – 6 gennaio 2019
La mostra alla Hayward Gallery di Londra presenta sculture e installazioni di oltre 20 artisti internazionali, tra cui Yayoi Kusama, Anish Kapoor e Richard Wilson, che cercano di provocare nel pubblico forti reazioni psicologiche e fisiche e di alterare la percezione di ciò che ci circonda. Molte delle opere in mostra sono realizzate con materiali riflettenti o traslucidi, vetro e resina ad esempio, e le dimensioni sono tra le più diverse. Si spazia dalle sculture minimaliste e avanguardiste degli anni ‘60 agli interventi architettonici e alle commissioni dei giorni nostri, che rispondono allo stile brutalista della galleria londinese.
William Kentridge: Thick Time
The Whitworth, Manchester, 21 settembre 2018 – 3 marzo 2019
L’artista sudafricano William Kentridge Hon è famoso per i suoi disegni animati e video, che sono stati esibiti in giro per il mondo fin dagli anni ‘80. Questa mostra itinerante dei suoi lavori, che arriva a settembre alla galleria The Whitworth di Manchester, include disegni, arazzi, sculture, musiche e installazioni video su larga scala che interrogano i concetti di storia e di tempo. Da non perdere “O Sentimental Machine” (2015) e “The Refusal of Time” (2012), un lavoro multimediale e coinvolgente che esplora le tecnologia del cronometraggio, realizzata in collaborazione con il fisico di Harvard Peter Galison.
Joana Vasconcelos: Gateway
Jupiter Artland, Edimburgo, 12 maggio – 30 settembre 2018
Per chi ha amato la scultura “Royal Valkyrie” di Joana Vasconcelos, inclusa nella Summer Exhibition della Royal Academy of Arts, ci sono ancora un paio di settimane per visitare la mostra personale dell’artista portoghese, allestita alla galleria Jupiter Artland di Edimburgo, prima della sua chiusura. Famosa per le sculture surrealiste su larga scala, la Vasconcelos ha usato oggetti di uso domestico come posate e pentole di plastica per creare opere che affrontano tematiche socio-politiche, dalla violenza di genere all’immigrazione. Tra le opere più interessanti in mostra in Scozia, “Carmen Miranda” nei Ballroom Garden, una riproduzione su larga scala di una scarpa col tacco a spillo realizzata usando pentole e coperchi in acciaio inossidabile. “La scelta dei materiali – spiega l’artista – allude alle nozioni contrastanti di femminilità e genere”.
Making Art Matter: Clifford & Rosemary Ellis
Victoria Art Gallery, Bath, 8 settembre – 25 novembre 2018
Clifford Ellis è noto soprattutto per essere stato il direttore della pionieristica Bath Academy of Art, una delle più influenti scuole d’arte fuori Londra. Lui e la moglie Rosemary furono però anche grafici e illustratori di successo, e crearono copertine di libri, progetti grafici e poster, tra gli altri, per la Transport for London, la casa editrice Collins Publishers e la Shell. La mostra “Making Art Matter”, allestita a Bath, celebra i progetti audaci e brillanti realizzati durante questa partnership lunga 50 anni, insieme ad opere di artisti associati alla Bath Academy of Arts, inclusi Howard Hodgkin e Gillian Ayres.
Elmgreen & Dragset: This Is How We Bite Our Tongue
Whitechapel Gallery, Londra, 27 settembre 2018 – 13 gennaio 2019
Il duo di artisti formato da Michael Elmgreen e Ingar Dragset ha lavorato insieme per oltre vent’anni, esplorando le politiche sociali e sessuali, e quelle che loro considerano strutture di potere incorporare nel nostro quotidiano. Per la prima, grande mostra inerente i loro lavori nel Regno Unito, Elmgreen & Dragset hanno creato una nuova e coinvolgente installazione che occupa il piano terra della galleria londinese, affrontando i temi della gentrificazione (dall’inglese gentrification, l’insieme dei cambiamenti urbanistici e socio-culturali di un’area urbana, tradizionalmente popolare o abitata dalla classe operaia, risultanti dall’acquisto di immobili da parte di popolazione benestante) dell’Est End di Londra e della perdita di fiducia negli spazi pubblici. Insieme all’installazione sono in mostra alcune serie di emozionali sculture figurative, tra cui “Modern Moses” (2006), la figura di un neonato in una culla portatile, abbandonato di fronte a un bancomat, e “One Day” (2015), la scultura di un ragazzino che osserva un fucile esposto dentro una teca.
Sean Scully: Inside Outside
Yorkshire Sculpture Park, Wakefield, 29 settembre 2018 – 6 gennaio 2019
Due volte candidato alla vittoria del Premio Turner, Sean Scully è considerato uno dei più importanti pittori astrattisti al mondo. La mostra allo Yorkshire Sculpture Park di Wakefield riunisce importanti dipinti recenti su alluminio e lino con enormi sculture realizzate in acciaio e pietra – molte delle quali realizzate appositamente per la mostra -, tra cui “Wall of Light Cubed” (2018) e “Are You Looking At Me?” (2018). Le sculture sono disseminate sul vasto panorama storico del parco e all’interno delle gallerie d’arte. Un’esperienza coinvolgente da vivere a 360°.
At Altitude
Towner Art Gallery, Eastbourne, 2 giugno – 30 settembre 2018
La mostra “At Altitude”, alla Towner Art Gallery di Eastbourne, racconta il modo con cui i progressi nella tecnologia e i nuovi metodi di osservazione hanno trasformato la nostra percezione del pianeta Terra, e ispirato gli artisti negli ultimi 250 anni. La mostra si apre con “A Circular View from the Balloon at its Greatest Elevation”, un disegno di Chester realizzato nel 1785 e considerato una delle prime vedute aeree realistiche di sempre. Si passa poi rapidamente alle prime foto scattate dagli aerei, a Google Earth e alla moderna guerra dei droni, attraverso disegni, sculture, fotografie e video realizzate da artisti come Tacita Dean, Charles e Ray Eames, Kabir Hussain, Wolfgang Tillmans, Omer Fast.