martedì , 3 Dicembre 2024
  • IMPRESSIONISMO E AVANGUARDIE Donna e bambine (1961) di Picasso

  • IMPRESSIONISMO E AVANGUARDIE L’atleta (1901-1904) di Rodin

  • IMPRESSIONISMO E AVANGUARDIE Nella notte (1943) di Chagall

  • IMPRESSIONISMO E AVANGUARDIE Ritratto di Camille Roulin (1888) di van Gogh

  • IMPRESSIONISMO E AVANGUARDIE I grands Boulevards (1875) di Renoir

  • IMPRESSIONISMO E AVANGUARDIE Marina in Olanda (1872) di Manet

  • IMPRESSIONISMO E AVANGUARDIE Le Quartier du Four à Auvers-sur-Oise, (ca. 1873) di Paul Cézanne

  • IMPRESSIONISMO E AVANGUARDIE Ragazza con gorgiera rossa (ca.1896) di Renoir

Impressionismo e avanguardie – Palazzo Reale, Milano

Milano ospita i maggiori capolavori dal Philadelphia Museum of Art fino al 2 settembre 2018.

Per un lungo periodo, sei mesi, le sale di Palazzo Reale si trasformano in un piacevole e rilassante percorso che attraversa la storia dellarte. La mostra si inserisce nel progetto Musei del mondo a Palazzo Reale, inaugurato nel 2015.


La selezione di opere curata dagli specialisti del Philadelphia Museum è di altissimo livello. Sono opere che appartengono alla grande storia dellarte e costituiscono la sezione più grande di una raccolta museale con pochi eguali al mondo. Sala dopo sala vedrete scorrere le opere più rappresentative dei diversi movimenti artistici: dallimpressionismo, al post-impressionismo, alle avanguardie fino al surrealismo. La mostra inizia con un omaggio ad una grande donna coraggiosa dotata di molto talento, una brava pittrice nata a Philadelphia ma cresciuta artisticamente a Parigi: Mary Cassat. A chiuderla unopera fuori contesto Donna e bambine (1961) di Picasso. Un omaggio allartista con cui tutta larte del XX secolo, per i tanti cambiamenti di stile nel corso della sua lunga vita, deve confrontarsi. Stefano Zuffi, storico dell’arte e curatore della mostra insieme a Jennifer Thompson e Matthew Affron, ci racconta la mostra.

Stefano Zuffi – Il ponte giapponese (1895) di Monet

Opere mai viste a Milano raccontano la storia dei movimenti artistici nati a cavallo di due secoli e sono allo stesso tempo iconiche del percorso artistico dei pittori più amati.

Monet e il suo amore per l’acqua in tutte le sue forme nell’opera Nebbia mattutina, 1894. Monet e la sua Villa di Giverny con il giardino riconoscibile da chiunque, anche non esperto d’arte, e simbolo dell’impressionismo in Il ponte giapponese 1895.

IMPRESSIONISMO E AVANGUARDIE Monet a Giverny

Qui fu ospite anche Paul Cézanne, di cui possiamo ammirare in mostra un dipinto lasciato incompiuto. Sotto i nostri occhi il processo creativo dell’artista. La sua ricerca lo porta a scomporre il paesaggio secondo linee e forme geometriche.

I collezionisti americani avevano capito che Cézanne era il vero anello di congiunzione e di passaggio dagli impressionisti alle avanguardie. La sua costruzione dellimmagine non si basa sulla semplice impressione immediata, quanto piuttosto su una riflessione molto rigorosa.  Cézanne combina natura e composizione.

IMPRESSIONISMO E AVANGUARDIE Paesaggio invernale, Giverny, (1894) di Paul Cézanne

Un confronto tra Paul Gauguin e Vincent van Gogh, che per primi si staccano dall’impressionismo e propongono qualcosa di nuovo e più personale, è un passaggio obbligatorio nel percorso della mostra. L’arte di inizio novecento va verso una semplificazione dell’immagine, favorita dalla scoperta delle culture africane e polinesiane, e del messaggio. Tendenza rappresentata in mostra da Rousseau, detto il Doganiere, e dalle opere coloratissime dei protagonisti del movimento dei Fauves.

Non potevano mancare i primi lavori di due grandi figure come Henri Matisse e Picasso. Dal loro genio saranno influenzati i movimenti artistici dei primi decenni del novecento. Matisse affascinato dalla luce e dai colori, Picasso agli inizi della sua carriera quando sperimenta anche attraverso la scultura. In Il giullare (1905) esposto in mostra, è possibile vedere il lavoro a mani nude di Picasso sulla terracotta fissato dalla fusione in bronzo.

IMPRESSIONISMO E AVANGUARDIE Il giullare (1905) di Picasso

Le linee geometriche squadrate e la semplificazione delle forme dell’arte del primo ventennio del novecento, Il Bacio (1916) in pietra di Brancusi, trasmettono emozioni e sentimenti non meno delle prime opere impressioniste.

IMPRESSIONISMO E AVANGUARDIE Il Bacio (1916) di Brancusi

Presente anche un dipinto unico di Pierre Bonnard, Omaggio a Maillol (1917), per il formato e il soggetto così intimo, l’interno di casa sua.

IMPRESSIONISMO E AVANGUARDIE Omaggio a Maillol (1917) di Bonnard

Il desiderio di staccarsi dalla dolorosa realtà vissuta per rifugiarsi nei sogni è in mostra con i più grandi maestri del surrealismo: Salvador Dalí e Joan Mirò.
Tre opere sono di pittrici molto importanti nelle vicende dei movimenti artistici cui appartengono: Mary Cassatt, Berthe Morisot, Marie Laurencin.
E ancora opere di artisti come Braque, Klee, Sisley, Pissarro, de Vlaminck, Soutine, Dufy, Utrillo, Metzinger, Gleizes, Rouault.

Se questi artisti sono arrivati in America e in particolare a Philadelphia lo si deve alle scelte lungimiranti e coraggiose di alcuni collezionisti, che in tempi molto precoci hanno acquistato autentici capolavori.

La storia di questa mostra è sì la storia dellarte dallimpressionismo alle avanguardie, ma è anche la storia di persone che questarte l’hanno saputa amare, lhanno accolta, lhanno portata dallEuropa allAmerica, lhanno esposta nelle loro case e alla fine lhanno donata al Museo di Philadelphia rendendola patrimonio pubblico.

Ciascuno di loro ha comprato l’arte a lui contemporanea, spesso direttamente sul mercato artistico di Parigi, altre volte dalle filiali americane dei grandi galleristi parigini.

IMPRESSIONISMO E AVANGUARDIE Donna con collana di perle in un palchetto (1879) di Mary Cassatt

La mostra è organizzata in modo semplice. Le opere d’arte sono esposte in una sequenza cronologica continua, che va dagli anni ‘70 dell’ottocento agli anni ’20 del novecento.

Mary Cassat entra nel gruppo degli impressionisti grazie all’amicizia con Degas, inizia così a frequentare Manet, Pissarro, Monet. Tutti artisti che condividono con lei la prima sala della mostra dando il via al nostro percorso.

Il primo collezionista che incontriamo è proprio il fratello Alexander Cassat magnate delle ferrovie, che lei invita a Parigi per convincerlo a comprare nella galleria di Paul Durand-Ruel le opere dei suoi amici pittori. Diventeranno i grandi maestri dell’impressionismo, ma dai loro contemporanei erano considerati “artisti della domenica”.  Inizia così una febbre contagiosa tra i grandi industriali americani, in particolare di Philadelphia capitale culturale dell’America di fine ottocento, che iniziarono ad acquistare opere d’arte provenienti dalla Francia.

IMPRESSIONISMO E AVANGUARDIE – Samuel White

Siamo ai primi del ‘900 a Parigi. Samuel White collezionista, fotografo, culturista, importante esponente industriale di Philadelphia, incontra Rodin. Poserà per lui come figura di un atleta a riposo, Latleta (1901-1904). A Parigi nasce la sua passione per l’arte. Insieme alla moglie collezionerà opere che appartengono al periodo tra la fine dell’impressionismo e l’inizio delle avanguardie storiche, in particolare il cubismo.

Molto stretto il legame tra Marc Chagall e il collezionista Louis E. Stern, avvocato di origini russe come l’artista. Fuggito in America a causa delle persecuzioni naziste, non fa trasparire nelle sue opere gli orrori della seconda Guerra Mondiale. Dipinge invece Nella notte (1943), delicato e poetico, ricordando la sua prima notte di nozze con il grande amore di tutta la sua vita. Un inno all’amore e alla speranza.

IMPRESSIONISMO E AVANGUARDIE Una sera di carnevale di Chagall

Docente di letteratura e traduttore della Divina Commedia lui, pianista lei, i due coniugi Louise e Walter Arensberg hanno un gusto particolarmente raffinato per l’arte stimolati nelle loro scelte da Marcel Duchamp. La sala dedicata alla collezione ci consente di entrare virtualmente tra le mura della loro casa. Uno a fianco all’altro capolavori del cubismo, Uomo con violino (1911-1912) di Picasso, e opere che ne segnano i primi passi. Nudi femminili a confronto, che mettono alla prova le nostre conoscenze della storia dell’arte. Il Nudo femminile seduto (1908-1909) di Picasso, uno dei primi in cui abbandona la rappresentazione naturale del corpo per forme squadrate che preannunciano il cubismo, realizzato un decennio prima della Bagnante (ca.1917-1918) di Renoir, che segue l’onda lunga dell’impressionismo.

I due coniugi sono stati tra i primi collezionisti ad essere sensibili alle origini dell’astrattismo. Cerchi in un cerchio (1923), di questo dipinto Kandinsky parla dicendo che “Questo è il quadro con cui ho iniziato a riflettere sulla figura del cerchio”.

IMPRESSIONISMO E AVANGUARDIE Cerchi in un cerchio (1923) di Kandinsky

Lallestimento
L’architetto Corrado Anselmi ha cercato di dilatare le sale già ampie di Palazzo Reale. Ha cercato di restituire l’atmosfera dei grandi musei americani, luoghi di relax dove poter passare il proprio tempo in modo piacevole senza ansietà o il rischio di cadere vittima della sindrome di Stendhal. Ampi spazi, luminosità, colori riposanti, opportunità di sedersi, opere molto distanziate tra loro e tutte dotate di una descrizione narrativa, quanto basta per collocarle nel tempo e nel percorso stilistico dell’artista.

La light designer Barbara Balestreri ha disegnato con le luci dei finti lucernai sul soffitto. Ha usato nelle sale una luce diffusa dando l’idea che la luce filtrasse dai lucernai. Un effetto molto distante dalle luci focalizzate sull’opera d’arte che siamo abituati a vedere nelle mostre.

Il parquet in legno rievoca i pavimenti di una casa, ricreando un contesto domestico nelle sale in cui sono esposte le collezioni private dei grandi industriali e collezionisti americani. La moquette, invece, annuncia al visitatore che sta entrando in uno spazio museale e, qui, i quadri esposti raccontano la storia dei movimenti artistici e delle avanguardie.

E così nelle sale di Palazzo Reale si alternano le storie dei collezionisti e degli artisti, raggruppati per temi o movimenti artistici con un focus sugli artisti che hanno influenzato generazioni di colleghi: la collezione Cassatt, i paesaggi, i ritratti, i volti, Van Gogh e Gauguin, la collezione White, la “Scuola di Parigi”, la collezione Stern, la collezione Arensberg, il Surrealismo.

 

Fino al 2 Settembre
IMPRESSIONISMO E AVANGUARDIE.
Capolavori dal Philadelphia Museum of Art

Una coproduzione a cura di Comune di Milano-Cultura e MondoMostre Skira

Palazzo Reale, Milano

Orari:

Lunedì 14.30 – 19.30
Martedì, mercoledì, venerdì e domenica 9.30 – 19.30
Giovedì e sabato 9.30 – 22.30
Ultimo ingresso un’ora prima della chiusura

www.palazzorealemilano.it
www.impressionismoeavanguardie.it

 

About Diana Cicognini

Diana. Dea cacciatrice! Il mio territorio è Milano, la mia preda l'Arte ... che racconto, scrivo, disegno e metto in mostra. Giornalista pubblicista, la mia Nikon mi accompagna sempre per testimoniare la bellezza e là dove il mio obiettivo fotografico non arriva...un grazie dichiarato ad artisti, gallerie ed uffici stampa che mi concedono "uno scatto" per le mie parole. Mi trovi su Instagram: @dianacicognini.contentcreator

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