Un horror vacui di fiori, foglie e natura collocata ritmicamente sui muri in singoli sacchetti pieni d’acqua, a loro volta disposti a centinaia sulle quattro pareti: una stanza di un elegante palazzo dell’ottocento di Corso Galileo Ferraris diventa per qualche giorno una vertiginosa scatola magica, surreale eppur vero palcoscenico, naturale e artificiale allo stesso tempo.
È’ l’installazione site-specific Aqua botanica dell’artista spagnolo Pablo Mesa Capella (Malaga, 1982) scelta dal Gruppo Glebb & Metzger per celebrare i vent’anni di attività. Il Gruppo Glebb & Metzger, nato nel 1998, è formato dalla società Glebb & Metzger per la comunicazione d’impresa, Wacky Weapon per le strategie digital e unconventional, e Tandù, specializzata in app e web solution.
Negli spazi espostivi della sede del Gruppo si possono ammirare, fino al 25 maggio, le campane di vetro Natura Onirica che l’artista ha realizzato negli ultimi anni: veri e propri microcosmi, mix fra scultura e installazione, realizzati con elementi variegati, fotografie, conchiglie, soprammobili, insetti, piume, animali impagliati… Mesa Capella usa lo spazio delle campane di vetro, che rimandano alle wunderkammer, come palcoscenici in cui protagonisti sono uova, frutti, animali, ma anche personaggi ritagliati da fotografie d’epoca che sembrano riemergere dalla memoria grazio allo sguardo vivificante prima dell’artista-demiurgo e poi dello spettatore.
In occasione dell’inaugurazione di Aqua Botanica abbiamo incontrato l’artista : “Per l’installazione, volutamente chiamata con un nome latino, mi sono ispiro alle enciclopedie, agli erbari del ‘700 di epoca illuminista. Ho applicato questo spunto di ricerca al mio quotidiano, raccogliendo esemplari di piante e fiori che incontro nei miei percorsi di ogni giorno: è la mia “botanica quotidiana”. Ogni esemplare è stato posto in due elementi, l’acqua come simbolo di rigenerazione, da cui tutto ha origine, e la plastica, che è simbolo per eccellenza della manipolazione umana. Qui è rappresentato in forma poetica e visionaria il desiderio, impossibile, di voler trattener il Tempo…Tra una settimana queste rose avranno subito una trasformazione, tutto è sottoposto al mutare imposto dalle leggi della Natura, come noi stessi, che fra una settimana, nel rivedere questa stessa installazione, saremo diversi.
Abbiamo domandato a Luca Glebb Miroglio, fondatore e presidente di Glebb & Metzger, come sia nata questa “affinità elettiva” tra il gruppo e Pablo: “Noi siamo a tutti gli effetti un’impresa in cui il cui il nostro obbiettivo è di comunicare al meglio il nostro gruppo e i nostri clienti. Per celebrare i nostri primi vent’anni abbiamo deciso di scegliere un artista che ci rappresentasse, un’attitudine che è nelle nostre corde, in effetti scegliamo sempre artisti che un po’ ci rassomiglino nell’approccio del loro “fare arte”: lo storytelling di Pablo fa pensare molto alla comunicazione come mestiere. Pablo nasce come scenografo teatrale, il suo è un mondo fatto di palcoscenici, di tanti mondi teatrali. Sotto le cupole ci sono delle vere e proprie “messe in scena” raccontate attraverso minuti dettagli, che parlano di storie diverse con ironia e profondità. Con l’installazione Aqua botanica abbiamo ricreato un luogo dove il visitatore, in una solitudine che ha come sottofondo i soli suoni dell’acqua, si trova in una condizione di “immaginazione pura”, per cui può rappresentarsi tutti i mondi che desidera e riuscire a far emergere il proprio teatro personale, il proprio mondo interiore. Anche noi lavoriamo proprio sullo storytelling, sulla forza del racconto…ci piaceva poi rimandare ad una forte citazione della Natura, alla freschezza rigeneratrice della Primavera, e ai nostri primi vent’anni: non sono pochi, non sono tanti…sono freschi!
Nel periodo della mostra vi è la possibilità per i presenti di scaricare l’app “naturalmente curiosi”, da noi ideata per l’occasione, che dà la possibilità di giocare con le opere di Pablo in modo divertente e partecipativo: un’idea di comunicazione empatica, che include il visitatore nei percorsi creativi, così come è nello spirito del gruppo.”
La mostra è aperta al pubblico dal lunedì al venerdì dalle 9:30 alle 12:30 e dalle 15 alle 18, telefonando per prenotazione al numero 0115618236.
Per info
Corso Galileo Ferraris 31 Torino